Energia

La bufala dura a morire della fiamma arancione dei fornelli

Negli ultimi giorni su Facebook è tornata a circolare una leggenda metropolitana: il gas miscelato con l'ossigeno abbasserebbe i costi di produzione
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Facta.News
29.09.2022 17:15

Negli ultimi giorni su Facebook è tornato a circolare un falso mito diffuso online da diversi anni che riguarda i fornelli delle nostre cucine. 

Stando a quanto riportato da alcuni utenti sul social network, la fiamma dei fornelli accessi tenderebbe al colore azzurro se è presente una corretta miscela e una temperatura attorno ai 1.500-1.700 °C. Al contrario, se il colore delle fiamme tende all’arancione o al rosso, il gas sarebbe miscelato con una dose maggiore di ossigeno e sarebbe in grado di raggiungere una temperatura di circa 900-1.200°C. In questo secondo caso, il consumo di gas necessario per scaldare le pietanze sarebbe maggiore ed aumenterebbe il costo delle bollette.

Ma come stanno davvero le cose? Scopriamolo insieme.

Il falso mito

Quella del gas miscelato con l’ossigeno per abbassare i costi di produzione è una leggenda metropolitana di vecchia data che affonda le sue radici nella pratica, ormai in disuso, di utilizzare l’aria propanata al posto del gas naturale. Si optava per questa soluzione perché il gas naturale, anni fa, era più difficile da distribuire nelle zone periferiche.

L’aria propanata è una miscela al 50 per cento di gas propano (risultato dei processi di raffinazione del petrolio) e di aria e le sue reti di distribuzione sono ad oggi quasi del tutto scomparse. 

SGR Luce Gas, impresa di distribuzione e sito specializzato in fonti energetiche, spiegava nel 2019 che «inserire aria nel gas sarebbe tecnicamente complicato e costoso» perché sarebbero necessari «grossi compressori». Questa opzione sarebbe, inoltre, molto pericolosa perché una miscela di aria e gas naturale è «esplosiva».

Come funzionano i fornelli

In Italia il gas quotidianamente utilizzato nella maggior parte delle abitazioni è il gas naturale, un combustibile fossile che non viene sottoposto ad alcun processo di raffinazione (da qui, «naturale») ed è estratto dal sottosuolo.

La diversa colorazione delle fiamme dei fornelli dipende dalla temperatura e composizione della fiamma. Come spiegato dai Vigili del fuoco, il colore blu indica una temperatura più alta (superiore ai 1400°C) e collegata alla combustione degli atomi di carbonio. Una fiamma più rossa (o arancione) è legata ad una maggiore presenza di ossigeno.

Come spiegato ancora da SGR, la variazione del colore è da ricondurre al processo di miscelazione del metano (principale componente del gas naturale) e dell’ossigeno che avviene, sì, ma solo all’interno del piano cottura. Una miscelazione ottimale dà come risultato una fiamma tendente all’azzurro, ma può capitare che la variazione di colore sia differente per la percentuale di ossigeno presente.

Inoltre, il colore della fiamma può variare anche per altri motivi, come ad esempio la pulizia del piano cottura o la presenza di impurità nei fornelli. La presenza di sale da cucina o tracce di detergenti possono influenzare il colore della fiamma.

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