La Camera Usa pubblica nuovi documenti sul caso Epstein

La Commissione di vigilanza della Camera degli Stati Uniti ha pubblicato ulteriori documenti sul caso Epstein, tra cui le deposizioni parlamentari a porte chiuse di tre ex procuratori generali (Bill Barr, Alberto Gonzalez e Jeff Sessions) e altre due pagine del «birthday book» per i 50 anni del defunto finanziere pedofilo.
Una è una pagina intitolata «Indice» che elenca alcuni collaboratori del libro, tra cui l'ex presidente Bill Clinton e l'avvocato Alan Dershowitz; l'altra è una lettera dell'attrice Coco Brown, che chiama Epstein «Un Degenerato» e gli augura buon compleanno.
Barr ha affermato, tra le altre cose, di aver compreso le potenziali ragioni per cui alcuni documenti e materiali su Epstein non sono ancora stati resi pubblici. «Il principio generale è che, se si hanno prove sufficienti per incriminare qualcuno, si rendono pubbliche tali prove durante il processo, ma non si aprono i fascicoli», ha detto Barr ai legislatori, secondo la trascrizione.
«Quindi capisco perché ci sia riluttanza a farlo. E, come ho detto, il procuratore generale deve trovare un equilibrio», ha aggiunto. Barr ha anche ricordato di aver avuto due conversazioni con Trump riguardo a Epstein. Una avvenne dopo l'apparente suicidio di Epstein nel 2019, quando Barr affermò di aver detto a Trump qualcosa del tipo «preparati a questo» e che il suo team avrebbe indagato.
Epstein fu menzionato anche in un'altra discussione - con diverse persone - relativa alle notizie del giorno, ma Barr non ricordava il momento esatto. «Il presidente disse qualcosa del tipo che aveva rotto con Epstein molto tempo fa e che lo aveva addirittura cacciato da Mar-a-Lago», ha detto Barr, sempre secondo la trascrizione.
Gonzalez e Sessions invece hanno negato di avere alcuna conoscenza rilevante per l'indagine della commissione sull'inchiesta del governo federale nei confronti di Epstein e della sua complice, Ghislaine Maxwell.