La Cina e la pratica dello «ding zui»

Diversi colpevoli pagano dei sostituti per scontare le loro pene
Red. Online
Ats,AnsaeRed. Online
03.08.2012 17:19

SHANGHAI - Commettono reati e poi, per evitare il carcere, pagano qualcuno che confessi e sconti la pena al loro posto. La pratica del prendere il posto di un altro fingendosi colpevole è tuttora molto diffusa in Cina.

Tra i casi più noti quello accaduto nel 2009 quando il presidente di un ospedale che aveva ucciso delle persone durante un incidente stradale, per salvarsi, pagò il padre di un suo dipendente affinchè confessasse al suo posto. In un altro caso un uomo che aveva ucciso un motociclista mentre guidava senza patente e ubriaco, pagò un sostituto con la somma di 8.000 dollari. E ancora, quest'anno, il titolare di un'azienda di demolizioni che aveva fatto illegalmente distruggere una casa, offrì ad un barbone che sopravviveva scavando tra i detriti delle case abbandonate 31 dollari per ogni giorno di carcere che avrebbe trascorso in carcere al posto suo.

In Cina il fenomeno è talmente comune da avere anche un nome, "ding zui", dove ding significa "sostituto" e zui significa "crimine". L'uso di sostituti criminali in Cina è del resto molto antico, risale alla fine del 1800.

Ci sono testimonianze storiche di sostituzioni persino per pene di morte. In periodi di estrema carestia capitava infatti che un uomo fosse, in cambio di una cospicua somma di denaro, anche disposto a farsi uccidere per poter garantire la sopravvivenza dei figli.

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