La decisione

La COMCO multa sette concessionari VW in Ticino

La Commissione della concorrenza ha multato sette rivenditori di veicoli per un importo totale di circa 44 milioni di franchi – L'obiettivo del cartello illecito era ridurre la concorrenza e mantenere i prezzi di vendita elevati – AMAG ha comunicato la sua presa di posizione, accettando il provvedimento
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Red. Online
30.06.2022 07:38

La Commissione della concorrenza (COMCO) ha inflitto una multa di 44 milioni di franchi a sette concessionari Volkswagen del gruppo AMAG in Ticino. L'accusa nei loro confronti è di aver costituito un cartello illecito tra il 2006 e il 2018 per per mantenere alti i prezzi nella vendita di veicoli nuovi a clienti privati e pubblici.

I sanzionati - AMAG Automobili e Motori SA e i concessionari Autoronchetti Sagl, Garage Karpf & Co, Garage 3 Valli, Garage Carrozzeria Maffeis, Garage Nessi, Garage Weber-Monacao e Tognetti Auto - si sono accordati sull'insieme delle attività di vendita in Ticino, precisa una nota odierna della COMCO.

Quest'ultima aggiunge che i rivenditori hanno concluso accordi sugli appalti pubblici, coordinato la politica dei prezzi per la vendita di veicoli nuovi a privati e si sono ripartiti il Ticino in zone di attività.

Nel sanzionare le imprese coinvolte nel cartello, la COMCO precisa di aver tenuto conto della gravità e del tipo di infrazione, del ruolo svolto dalle singole parti al procedimento e il loro grado di partecipazione nell'ambito delle varie componenti del cartello.

In questo contesto, è stata in particolare considerata la posizione di forza del gruppo AMAG, sottolinea il comunicato, aggiungendo che gran parte della sanzione è a suo carico. Contro la decisione è possibile interporre ricorso presso il Tribunale amministrativo federale (TAF).

«Comportamento inaccettabile»

In una nota, AMAG afferma di accettare a sanzione, specificando che «alcuni responsabili dei garage AMAG hanno tenuto in passato un comportamento inaccettabile nel Canton Ticino». L'importatore di auto afferma di aver adottato misure a livello di personale e di organizzazione per garantire che i principi di una corretta condotta aziendale siano coerentemente applicati in tutti i settori.

Amag aggiunge che il regolatore non ha riscontrato alcun pregiudizio finanziario ai clienti. L'importo della multa è stato calcolato sulla base del fatturato e di altri fattori e non è stato correlato ad alcun danno.

La COMCO ha aperto l'inchiesta nel giugno 2018 e l'ha estesa nel dicembre dell'anno successivo ad altri concessionari ticinesi delle marche del Gruppo Volkswagen in Ticino visto l'emergere di nuovi fatti risalenti al 2006.

In seguito alle indagini della COMCO, sono stati licenziati un membro della direzione di AMAG responsabile del mercato ticinese e il direttore commerciale. Sandro Schwager, responsabile delle vendite per la regione di Sciaffusa/Winterthur, ha assunto la direzione di AMAG in Ticino nel febbraio 2020.

AMAG accetta il provvedimento della COMCO

AMAG accetta il provvedimento emesso in data odierna dalla Commissione della concorrenza (COMCO). La presa di posizione del Gruppo è stata trasmessa questa mattina tramite comunicato stampa.
«Nell’ambito dell’indagine «Concessionari Volkswagen», la COMCO ha sanzionato accordi di concorrenza da parte di operatori di mercato nel Canton Ticino per gli anni 2006-2018. In passato, singoli dirigenti dei garage di AMAG hanno tenuto comportamenti inaccettabili nel Canton Ticino. AMAG ha adottato provvedimenti a livello di organizzazione e di personale al fine di applicare coerentemente i principi volti a garantire un’attività commerciale corretta in tutti i settori».

La COMCO ha avviato l’indagine nell’estate del 2018. AMAG ha assicurato la sua piena collaborazione alle autorità della concorrenza per consentire di indagare in modo approfondito sulle pratiche nel Canton Ticino e individuare nonché attuare tempestivamente le misure necessarie, si legge nel comunicato. «La COMCO ha previsto una multa per gli accordi finalizzati a limitare la concorrenza. La COMCO, tuttavia, non ha stabilito che i clienti abbiano effettivamente subito un danno finanziario. L’ammontare della multa è stato calcolato in base al fatturato e ad altri fattori; non vi è quindi alcuna relazione con un eventuale danno», prosegue la nota.

«Singoli dirigenti nel Canton Ticino hanno violato disposizioni e principi che si applicavano a tutto il gruppo AMAG e che valgono tuttora. Purtroppo, in Ticino in passato evidentemente non abbiamo sempre agito in maniera corretta dal punto di vista legale ed etico. E di questo mi scuso», ha affermato Mathias Gabler, Managing Director di AMAG Automobili e Motori SA, che da maggio 2018 è alla guida dei garage di AMAG.

A causa di questi episodi, il gruppo AMAG ha adottato provvedimenti a livello di organizzazione e di personale. Ha ulteriormente rafforzato i controlli interni e messo in piedi un programma completo per la compliance, che prevede, tra le altre cose, corsi di formazione obbligatori per il personale nell’ambito del diritto dei cartelli.

Nel gruppo AMAG vige una rigorosa politica di tolleranza zero nei confronti delle violazioni del diritto in materia di concorrenza, prosegue il comunicato. AMAG si aspetta che il management fornisca il buon esempio, sempre e senza riserve. I principi alla base di un’attività commerciale corretta sono uno dei temi più importanti della responsabilità dirigenziale.

Helmut Ruhl, CEO del gruppo AMAG, ha affermato: «Mi spiace molto che singoli dirigenti di AMAG non abbiano rispettato i nostri valori, le nostre direttive e disposizioni. Dal personale AMAG e dai nostri partner mi aspetto sempre una conduzione eticamente e legalmente corretta. Per questo negli ultimi anni abbiamo continuato a investire molto nell’organizzazione e nei processi. Il Canton Ticino per noi è importante, desideriamo offrire alla nostra clientela servizi all’avanguardia».

Tognetti Auto chiede scusa ai clienti

Tognetti Auto ha inviato oggi una lettera di scuse alla clientela, firmata da Michele Tognetti, che pubblichiamo integralmente qui di seguito:

Chiediamo scusa, senza se e senza ma. La Commissione federale per la concorrenza (COMCO) ha comunicato la notizia di una conciliazione raggiunta in seguito al mancato rispetto di un articolo della Legge federale sui cartelli che riguarda anche Tognetti Auto. In passato abbiamo infatti intrattenuto rapporti con Amag e con altri concessionari Volkswagen in Ticino, scambi d’informazioni proibiti e quindi sanzionati dall’articolo 5 della legge sopra menzionata.

Ci scusiamo pertanto con la clientela per questo comportamento e con determinazione ci impegniamo affinché non venga ripetuto in futuro.

Ne è garanzia il cambio generazionale ai vertici dell’azienda. Mia figlia Alice ha infatti assunto la direzione della Tognetti Auto SA nel 2018, subito dopo l’apertura dell’inchiesta. Inchiesta – alla quale abbiamo pienamente partecipato e collaborato – che si è conclusa con una conciliazione.

Oggi e in futuro sarà compito della nuova direzione mettere in pratica la condotta concordata con la COMCO, garantendo così alla clientela la massima trasparenza e la conformità della nostra attività alle leggi vigenti. Sarà nostra premura continuare ad operare in base a quei valori aziendali che hanno contraddistinto la nostra attività sin dal 1935, quando mio padre Ernesto Tognetti fondò la ditta a Locarno.

Principi che ci hanno storicamente contraddistinti – formulati in un nuovo codice di condotta, in vigore dal 1° gennaio 2019 e consultabile sul nostro sito internet www.tognetti.ch – basati sulla responsabilità sociale (occupiamo quasi 100 collaboratori, tra cui diversi apprendisti), sul rispetto, sull’integrità, sull’eccellenza e sulla passione per il nostro lavoro.