Stabio

La corsia che renderà via Gaggiolo più scorrevole

L’obiettivo è velocizzare il trasporto pubblico affinché rispetti gli orari, il progetto potrà però portare benefici a tutti gli utenti della strada – Lungo l’asse del Gaggiolo il Cantone pianifica di realizzare una carreggiata dedicata ai bus, ma anche a chi condivide l’automobile
© CdT/Chiara Zocchetti
Lidia Travaini
27.05.2025 06:00

Qual è il tratto stradale del Mendrisiotto che si congestiona più spesso e dal cui traffico è impossibile sfuggire? Se dovessimo porre questa domanda a chi nel Distretto vive o lavora la risposta individuerebbe spesso e volentieri una via ben precisa: la strada che porta al valico del Gaggiolo, a Stabio (che in parte si chiama via Gaggiolo e in parte via Cantonale). E se dovessimo dire agli stessi abitanti e lavoratori del Mendrisiotto che presto transitare in quella via sarà più semplice? In quanti ci crederebbero?

«Velocizzare»

A proporre la soluzione al centro di questo progetto è il Dipartimento del territorio, per la precisione la sua Sezione amministrativa immobiliare. Una soluzione che ha come obiettivo la velocizzazione del trasporto pubblico sull’asse del Gaggiolo, in direzione dell’Italia, ma che potrebbe «velocizzare» anche la vita di altri. Restando in tema di obiettivi, l’intervento è tra e misure previste dal PAM3 (Programma di agglomerato di terza generazione), un programma di cui «la riduzione del traffico individuale motorizzato e il conseguente trasferimento di quote di mobilità verso il trasporto pubblico e la mobilità lenta costituiscono i punti cardine», si premette nella relazione tecnica allegata al progetto in pubblicazione.

Ma come saranno raggiunti questi obiettivi sull’asse del Gaggiolo? Soprattutto per mezzo della creazione di una corsia dedicata al trasporto pubblico (ma anche al car pooling, per veicoli con almeno 3 occupanti) lungo quell’asse, dall’altezza della stazione FFS (quindi dall’incrocio con via Falcette), fino alla dogana del Gaggiolo. Un tratto di circa 2,5 chilometri, percorso da una sola linea del trasporto pubblico: la 523. «I principali problemi riscontrati per questa linea riguardano i ritardi accumulati durante il collegamento tra Mendrisio e la dogana del Gaggiolo durante l’ora di punta della sera», si legge nella documentazione spiegando che al mattino, quando i veicoli viaggiano dal Gaggiolo verso Mendrisio il flusso è «più scorrevole» in quanto «il traffico viene "filtrato" all’origine dalla dogana». Inoltre, una parte dei veicoli esce dall’asse principale per dirigersi verso le zone lavorative di Stabio. Parlando di numeri, quelli dei veicoli che circolano lungo via Gaggiolo durante la giornata (tra le 5 e le 20) sono mediamente di 1.000-1.100 all’ora. «Per tali motivi, gli interventi proposti sono orientati all’inserimento di corsie bus in direzione dell’Italia», espone il DT.

Corsie, fermate e marciapiedi

Il progetto non prevede solo la realizzazione di una corsia dedicata (non continua). Ne fanno parte più interventi, per questo la porzione di strada è stata divisa in segmenti.

Iniziamo dalla corsia per il trasporto pubblico (e per il car pooling), che sarà creata sfruttando il più possibile il campo stradale esistente (sono previsti alcuni espropri, per 300.000 franchi circa). Una corsia preferenziale di 470 metri sarà creata innanzitutto in prossimità della dogana. Un’ulteriore corsia apposita di 780 metri sarà poi realizzata poco dopo, in zona industriale. Qui la strada accoglierà tre corsie di larghezza sostanzialmente identica: circa 3,3 metri, più un marciapiede. Ulteriori 380 metri di carreggiata dedicata saranno creati all’altezza del nucleo di Stabio, anche in questo caso si prevedono tre corsie e un marciapiede. Altri interventi concernono le fermate per i bus: sono previsti sia l’adeguamento delle fermate esistenti, sia la creazione di nuovi stop. Tutte le progettazioni sono concepite per essere compatibili con le esigenze dei portatori di disabilità. Ultimi, ma non per importanza, i marciapiedi: anche in questo caso sono all’orizzonte ottimizzazioni e nuove opere.

I costi stimati per completare i progetti sono di oltre 4,7 milioni di franchi. Contributi sono previsti sia da parte della Confederazione, sia dai Comuni della CRTM.

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