La critica del Guardian: «Uno dei politici più controversi d'Europa»

Silvio Berlusconi è stato uno dei politici più controversi d'Europa, con una carriera segnata da scandali sessuali e di corruzione. È quanto si legge sul Guardian online, il quotidiano progressista che non risparmia critiche all'ex presidente del Consiglio neanche da morto.
È «meglio conosciuto per la sua permanente abbronzatura, le gaffe, le feste in stile 'bunga bunga' e l'ego smisurato», si legge nell'articolo a firma di Jon Henley, corrispondente per l'Europa del giornale britannico. Dopo aver percorso la carriera di Berlusconi lungo la recente storia italiana, l'ex premier viene paragonato a Donald Trump. Come l'ex presidente Usa, «entrambi hanno iniziato come magnati immobiliari, sono diventati star dei media e sono passati alla politica. Entrambi hanno deciso di minare le istituzioni consolidate del loro Paese, compresa la stampa e la magistratura». E ancora: «Respinti dalle rispettive istituzioni liberali, entrambi hanno risposto - nonostante la loro grande ricchezza - con la tattica populista di presentarsi come la vera voce del popolo contro un'élite fuori dalla realtà e corrotta».
Secondo il Guardian, la vera eredità di Berlusconi non sarà tanto rappresentata dagli scandali o da una certa volgarità ma dalla perdita di fiducia dell'elettorato italiano nella propria classe politica, che ha portato all'emergere di una nuova generazione di esponenti populisti di estrema destra ancor più radicali.