La Croce Rossa attiva su più fronti per aiutare le vittime della guerra in Ucraina

Fin dallo scoppio della guerra in Ucraina, la Croce Rossa Svizzera (CRS) si è mobilitata su più fronti per fornire aiuti e sostegno alle vittime del conflitto: in loco e nei Paesi limitrofi per fornire alloggi, cure sanitarie e beni di prima necessità agli sfollati e in Svizzera per accogliere e assistere i profughi. «Grazie all'incredibile solidarietà della popolazione svizzera», l'associazione umanitaria è riuscita a raccogliere la somma record di 51 milioni di franchi per finanziare i suoi programmi, precisa, stilando un bilancio del suo operato nell'ultimo anno.
Dallo scorso marzo la CRS sostiene la Croce Rossa Ucraina nelle regioni di Ivano-Frankivsk e Ternopil e, da novembre, ha esteso l'impegno anche alla regione di Kirovograd, tutte zone in cui si sono riversate centinaia di migliaia di sfollati interni in fuga dalle regioni orientali del Paese. L'organizzazione svizzera ha allestito 25 alloggi collettivi e messo a disposizione circa 8.000 letti per le persone che non potevano essere accolte da familiari o amici, si legge in un comunicato odierno.
Altre 14.000 persone vulnerabili hanno ricevuto un aiuto in denaro per acquistare beni alimentari, prodotti per l'igiene o legna da ardere. L'assistenza comprende anche un servizio di cure a domicilio e la fornitura di materiale alle strutture sanitarie. La CRS inoltre aiuta la consorella ucraina a realizzare sistemi di raccolta fondi online.
In appoggio alle autorità svizzere
In Svizzera, l'associazione umanitaria ha messo a disposizione collaboratori e volontari per aiutare le autorità nazionali e cantonali nell'accoglienza dei profughi nei centri federali d'asilo e per i contatti con le famiglie ospitanti. In Ticino, Berna e Uri la CRS è stata incaricata di trovare un alloggio e assistere i profughi, che avevano bisogno di vestiti, viveri e buoni per l'acquisto di beni alimentari.
Per fornire ai profughi informazioni affidabili riguardanti alloggio, sostegno finanziario e assistenza medica è stata creata la piattaforma «HELPFUL» e le associazioni cantonali hanno organizzato corsi di lingua, incontri informali per conoscere la cultura svizzera e programmi di accompagnamento per aiutarli con questioni amministrative e nella ricerca di un alloggio o un impiego. In totale sono stati lanciati un centinaio di tali iniziative in tutta la Svizzera.
La CRS ha raccolto 51 milioni di franchi per gli aiuti alle persone colpite dal conflitto, «una somma senza precedenti che rispecchia la solidarietà e l'empatia generate dal conflitto», afferma la nota. Circa i tre quarti dei fondi, pari a 37,7 milioni di franchi, sono già stati utilizzati lo scorso anno. La somma restante permetterà alla CRS di proseguire il suo impegno. L'associazione prevede infatti che ci sarà bisogno di soccorsi sul posto ancora a lungo. «Più la guerra durerà, maggiore sarà la distruzione in Ucraina e quindi tanto più a lungo i profughi non potranno farvi ritorno». La CRS si prepara quindi a fornire un sostegno duraturo in Ucraina, nei Paesi partner e in Svizzera.