La disinformazione pandemica contro Anthony Fauci è tornata

Lo scorso 3 giugno l’immunologo statunitense Anthony Fauci, che dal 1984 al 2022 ha ricoperto l’incarico di direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases (Niaid), è comparso di fronte alla sotto commissione della Camera statunitense sulla risposta pandemica alla Covid-19 degli Stati Uniti e sulle origini del nuovo coronavirus Sars-CoV-2.
L’immunologo, nel corso dell’audizione pubblica, è stato interrogato su diverse questioni, tra cui l’ipotesi della fuga da laboratorio, e soprattutto in merito alle regole di distanziamento sociale e all’uso delle mascherine per bambini. Secondo quanto circola sui social in quell’occasione, Fauci avrebbe confessato di essersi inventato quelle regole senza avere una base scientifica. Ma vediamo come sono andate realmente le cose.
Le parole che Fauci non ha mai detto
Marjorie Taylor Greene, una deputata repubblicana sostenitrice della teoria del complotto infondata QAnon e che da anni diffonde tesi cospirazioniste sulla pandemia di Covid-19 e su Fauci, è intervenuta durante l’audizione dicendo che Fauci avrebbe confessato di aver inventato le regole anti contagio nel corso dell’emergenza sanitaria legata alla pandemia.
La prova di Greene sarebbe un articolo del 2 giugno 2024 del quotidiano britannico Daily Mail intitolato “Il dottor Anthony Fauci confessa di aver ‘inventato’ regole covid tra cui il distanziamento sociale di 2 metri e le mascherine per i bambini”. Nell’articolo si legge che questa confessione sarebbe stata fatta da Fauci nel corso di un’altra audizione, questa volta a porte chiuse svoltasi a gennaio 2024, sempre davanti alla sotto commissione della Camera, la cui trascrizione è stata poi resa pubblica dai repubblicani a fine maggio 2024. Fauci, rispondendo a Greene, ha tuttavia smentito di aver confessato di aver inventato misure contro il contagio della Covid-19.
In effetti, il titolo del Daily Mail ha distorto le dichiarazioni rilasciati dall’immunologo nel corso dell’audizione di gennaio 2024. La trascrizione dell’intervento di Fauci dimostra che la sua testimonianza rilasciata a inizio anno è stata interpretata in modo non corretto. L’immunologo ha infatti precisato che le linee guida sul distanziamento sociale di 2 metri tra le persone erano state prese all'inizio della pandemia dai Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie infettive (CDC) – l’agenzia di salute pubblica statunitense – sulla base di studi scientifici condotti in passato. Questa informazione, tra l’altro, era presente già nel 2020 in un articolo pubblicato sulla rivista scientifica Science e intitolato “Reducing Transmission of SARS-CoV-2”.
La repubblicana ha poi accusato Fauci di aver costretto i bambini ad andare a scuola con la «museruola», riferendosi alle mascherine. Sulla questione, l’ex direttore del Niad ha spiegato che inizialmente «non esisteva nessuno studio che utilizzasse mascherine sui bambini. Non si poteva fare uno studio, bisognava rispondere a un’epidemia che uccideva dai 4000 ai 5000 americani al giorno». Tra l’altro, queste indicazioni erano state decise dai CDC e non da Fauci, come precisato da lui stesso. Sempre Fauci, nell’audizione di gennaio 2024, aveva dichiarato di credere che «in quel momento i CDC ritenessero che ciò fosse necessario, data la terribile situazione in cui ci trovavamo».
Sulle fondamenta scientifiche di questa decisione presa all’epoca, Renato Kfouri, specialista in malattie infettive pediatriche, sentito dai fact-checker brasiliani di Estadao, ha spiegato che nel caso di una malattia respiratoria come la Covid-19, qualsiasi metodo che metta distanza tra le persone e barriere respiratorie, come le mascherine, è efficace per contenere le infezioni. «Se la trasmissione avviene parlando, starnutendo e tossendo e si mette una maschera sulle persone e si aumenta la distanza tra loro, è ovvio che il rischio diminuisce. Questo lo si può vedere con un minimo di scienza applicata», ha concluso Kfouri.