La falsa notizia del «matrimonio gay» tra bambini delle elementari

Negli ultimi giorni la redazione di Facta news ha ricevuto diverse segnalazioni che chiedevano di verificare la notizia secondo cui in una scuola elementare in provincia di Bologna sarebbe stato simulato un “matrimonio gay” tra due bambini.
Si tratta di un caso di cronaca che risale al 2017, smentito dalle maestre e dalla dirigente scolastica, ma che continua comunque a circolare online. Ecco che cosa sappiamo.
La notizia
Il 26 maggio 2017 il sito web del quotidiano Il Giornale aveva pubblicato la notizia di un presunto «matrimonio omosessuale benedetto dalle maestre» celebrato «in una terza elementare dell’Istituto Comprensivo di San Pietro in Casale», in provincia di Bologna.
L’articolo, nella sua versione originale, non conteneva delle testimonianze dirette ma la denuncia anonima di un’esponente del gruppo #insiemepossiamo, «nato per combattere la diffusione delle teorie gender nelle scuole locali», spiegava l’autore dell’articolo.
La redazione di Facta news non ha trovato online informazioni sul gruppo, che potrebbe quindi essere un’iniziativa privata o oggi non più esistente.
La smentita e il seguito
Pochi giorni dopo la notizia, erano arrivate le smentite di due insegnanti e della dirigente scolastica. Le insegnanti avevano parlato di un episodio «totalmente inventato» e «al di fuori di ogni possibile attività e/o progetto didattico al quale ci atteniamo nel solco dei programmi e delle direttive ministeriali e di Istituto». Posizione simile anche quella della dirigente Elena Accorsi, che aveva chiesto a Il Giornale di rettificare l’articolo.
L'episodio si era qui concluso, senza che fosse emersa alcuna ulteriore prova di quanto accaduto o eventuali denunce da parte dei genitori, il che sembra confermare che si trattasse di una notizia falsa. Non è chiaro perché la falsa notizia ha ripreso a circolare negli ultimi giorni.
Inviare segnalazioni a Facta news o al Corriere del Ticino
Imbattersi in notizia senza sapere se è possibile fidarsi o meno può succedere quotidianamente, e servizi come la testata di debunking Facta news o la rubrica CdtCheck gestita dalla redazione di Facta per il Corriere del Ticino sono utili proprio in questi casi.
Inviare una richiesta di verifica è molto semplice (e del tutto gratuito!).
Il Corriere del Ticino ha un indirizzo e-mail che, tra le altre cose, raccoglie anche le segnalazioni degli utenti ([email protected]) e un numero WhatsApp (079 596 64 11) a cui è possibile inviare le proprie segnalazioni, siano esse link, video, audio, immagini o testi. Le richieste lì inviate verranno condivise con la redazione di Facta news che le analizzerà e verificherà per voi.