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«Altri 48 militari russi saranno processati per crimini di guerra» – Segui il live

Levi's e Starbucks lasciano la Russia - «Mosca ha perso in 3 mesi tanti soldati quanti in 9 anni in Afghanistan» – Mosca: «Pronti a riprendere i colloqui con segnali costruttivi» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«Altri 48 militari russi saranno processati per crimini di guerra» – Segui il live
Red. Online
23.05.2022 06:26
22:02
22:02
Zelensky: «Solo un incontro tra me e Putin può far finire la guerra»

«Non accetto nessun incontro con mediatori russi, ma solo con il presidente Vladimir Putin, e la questione sul tavolo deve essere una sola: far finire la guerra». Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky, citato dall'agenzia Ukrinform.

«Senza di lui non si prendono decisioni e dobbiamo esserne ben consapevoli - ha aggiunto Zelensky -. E se stiamo parlando di una decisione per porre fine alla guerra, senza di lui questa decisione non sarà presa».

20:21
20:21
«Altri 48 militari russi saranno processati per crimini di guerra»

Altri 48 militari russi saranno processati per crimini di guerra in Ucraina. Lo ha detto la procuratrice generale ucraina, Iryna Venediktova, in collegamento a Davos, ripresa dal Guardian.

«Sospetti sono stati segnalati su 49 individui che abbiamo cominciato a perseguire per crimini di guerra», ha detto la procuratrice, considerando anche il primo soldato russo condannato oggi all'ergastolo da un tribunale di Kiev.

Le autorità ucraine hanno una lista di circa 600 sospetti per crimini di guerra, di cui due casi che riguardano tre persone sono già approdati in tribunale, ha detto.

17:54
17:54
Levi's lascia il mercato russo

Levi Strauss ha deciso di lasciare il mercato russo dopo 29 anni di presenza nel Paese. Lo fa sapere la Tass aggiungendo che la storica marca made in USA ha interrotto le spedizioni dei suoi prodotti e sta cercando un acquirente per le sue attività di vendita al dettaglio in Russia. Una fonte ha dichiarato ai media russi che la turca Fiba Holding A.S. sarebbe un potenziale acquirente.

16:04
16:04
Starbucks saluta la Russia

Starbucks uscirà completamente dalla Russia dopo la sospensione delle attività lo scorso marzo. Il colosso delle caffetterie ha indicato ai suoi dipendenti che pagherà ai suoi 2000 lavoratori in Russia gli stipendi per sei mesi e li aiuterà nella transizione. Lo riporta l'agenzia di stampa statunitense Bloomberg.

15:48
15:48
Berlino: «Nessun Recovery per la ricostruzione»

«Misure come il Next Generation EU» per la ricostruzione dell'Ucraina «non saranno supportate dal governo tedesco». Lo ha detto il ministro delle Finanze tedesco, Christian Lindner, arrivando all'Eurogruppo.

«Al momento la preoccupazione» maggiore per l'Ucraina «è la liquidità» e per questo «il G7 ha concordato un pacchetto per garantire» una risposta «alle esigenze» di Kiev, «raccogliendo 9,5 miliardi di dollari per aiuti finanziari a breve termine», ha indicato Lindner.

Sul lungo termine, «la Germania è aperta a discutere» ulteriori aiuti ma, ha precisato, non sosterrà l'emissione di nuovo debito comune.

14:42
14:42
In fila per il nuovo francobollo patriottico

Stamattina a Kiev, davanti al quartier generale di Ukrposhta, le poste ucraine, oltre 500 persone si sono messe in fila per il nuovo francobollo patriottico. Il nuovo francobollo è in vendita da oggi in 1.500 filiali di Ukrposhta. La data di lancio non è stata scelta a caso: il francobollo raffigura l'affondamento dell'incrociatore «Moskva», avvenuto proprio 40 giorni fa.

Ogni ucraino potrà acquistare 2 blocchi da 3 francobolli. Come farà il collezionista Igor arrivato davanti alla sede di Ukrposhta, alle 8 del mattino. Aveva già comprato il primo francobollo patriottico, lanciato dalle poste ucraine, che raffigura un soldato ucraino mentre manda «a quel paese» la nave russa che aveva attaccato l'isola dei Serpenti, il primo giorno dell'invasione dell'Ucraina, il 24 febbraio. Adesso Igor vuole riempire la sua collezione con questo nuovo francobollo. «Oggi sono trascorsi 40 giorni da quando la Moskva è stata affondata. È il giorno dei marines ucraini, il giorno degli eroi», ha detto Igor.

Nei prossimi giorni gli ucraini troveranno sul mercato un altro francobollo patriottico. Si chiama «Buonasera, veniamo dall'Ucraina». Il 35% degli ucraini lo ha preferito rispetto ad altre proposte, votandolo in un sondaggio fatto da Ukrposhta, sui social e su Diia, applicazione che riunisce carte d'identità, passaporti, licenze, registri di vaccinazione, registrazioni, assicurazioni, rimborsi sanitari, prestazioni sociali. Ancora non è stato svelato cosa raffigurerà il nuovo francobollo. Il secondo classificato tra i temi di grande interesse è il cane anti-mine Patron, che ha ricevuto il 28% dei voti: un risultato che ha spinto Ukrposhta a mettere in cantiere un francobollo con l'ormai famoso Jack Russell, simbolo dell'Ucraina.

14:41
14:41
4.600 civili uccisi

«La Russia ha ucciso almeno 4.600 civili in Ucraina dal 24 febbraio, inclusi 232 bambini». Lo riferisce la procuratrice generale ucraina, Iryna Venediktova, citata dal Kyiv Independent, sottolineando che il bilancio non tiene conto dei dati dei territori occupati dai russi.

14:41
14:41
«Putin voleva conquistare l'Ucraina in tre giorni»

«La Russia aveva un piano... aveva valutato che avrebbe potuto prendere il controllo del nostro Paese in tre giorni, ma questo non è accaduto grazie alla nostra resistenza»: lo ha detto oggi la prima viceministra degli Esteri ucraina, Emine Dzhaparova, durante una conferenza alla Fondazione Luigi Einaudi.

«Tutto ciò che sta accadendo richiede un'attenzione speciale da parte del blocco economico del governo, sforzi speciali, e in generale, voglio sottolineare, questi sforzi producono un effetto positivo», ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin durante un incontro con il leader bielorusso Alexander Lukashenko.

14:08
14:08
«Piano di pace solo con integrità territoriale-sovranità»

«Qualsiasi piano di pace che non preveda la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina non è un piano sostenibile»: lo ha detto oggi la prima viceministra degli Esteri ucraina, Emine Dzhaparova, durante una conferenza in corso alla Fondazione Luigi Einaudi rispondendo ad una domanda sul piano di pace presentato dall'Italia.

«So che si è discusso» del piano italiano per la pace in Ucraina, ha detto la viceministra rispondendo a una domanda su questo tema senza entrare nei dettagli. «Accogliamo con favore qualsiasi iniziativa che possa portare la pace», ha aggiunto sottolineando che «l'integrità territoriale e la sovranità non possono essere negoziate».

E poi, parlando più in generale, ha affermato: «Qualsiasi piano che possa prevedere confini diversi (da quelli attuali), qualsiasi piano di pace che non preveda la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina, non è un piano sostenibile».

13:33
13:33
«L'economia russa sta resistendo abbastanza bene alle sanzioni»

«L'economia russa resiste abbastanza bene al colpo di sanzioni». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin nella conferenza stampa a Sochi con il presidente Aleksander Lukashenko, come riporta Interfax.

La transizione al pagamento del gas con i rubli rafforzerà la valuta russa, ha aggiunto Putin.

13:31
13:31
Varsavia rescinde il contratto con la Russia sul gasdotto Yamal

Varsavia ha rescisso il contratto per la fornitura di gas dalla Russia e l'accordo per la realizzazione di sistemi di gasdotti per il transito del gas russo attraverso il territorio polacco firmato il 25 agosto 1993. Lo ha annunciato su twitter la ministra polacca per l'ambiente, Anna Moskwa.

«La Polonia - scrive la ministra - denuncia l'accordo intergovernativo sul gas del 1993 relativo a Yamal. L'aggressione russa contro l'Ucraina ha confermato l'esattezza della determinazione del governo polacco a diventare completamente indipendente dal gas russo. Abbiamo sempre saputo che Gazprom non era un partner affidabile».

La settimana scorsa il colosso energetico russo aveva annunciato lo stop dell'invio di gas naturale attraverso la sezione polacca del gasdotto Yamal-Europa in risposta alle sanzioni occidentali imposte contro la Russia.

13:29
13:29
«Vogliamo entrare nell'UE dalla porta principale»

«Sono qui per sostenere l'ingresso dell'Ucraina nell'Unione europea e noi vogliamo entrare dalla porta principale, non dal retro»: lo ha detto oggi la prima viceministra degli Esteri ucraina, Emine Dzhaparova, durante una conferenza in corso alla Fondazione Luigi Einaudi.

13:27
13:27
Ucraina: un oligarca filorusso accusa l'ex presidente Poroshenko

L'oligarca filorusso Viktor Medvedchuk, considerato vicino al presidente russo Vladimir Putin, ha testimoniato contro l'ex presidente ucraino Petro Poroshenko, parlando del ruolo di quest'ultimo nel business del carbone e nella gestione dell'oleodotto Samara-Western. Lo riporta l'agenzia Unian.

Medvedchuk è stato catturato il mese scorso in un blitz degli 007 di Kiev, che hanno diffuso oggi il video di suo interrogatorio. Sospettato di alto tradimento e sostegno al terrorismo, Medvedchuk ha parlato di un piano per ritirare parte del principale oleodotto Samara-Western dalla proprietà statale con l'obiettivo di aumentarvi le quantità di carburante diesel trasportate.

«Affinché questo oleodotto diventasse proprietà privata, e in effetti proprietà dello stesso Poroshenko, è stato necessario eseguire una serie di azioni ... I tribunali, l'ufficio del pubblico ministero, il Comitato antimonopolio, il Fondo per il demanio - ha detto Medvedchuk -, tutti hanno preso le decisioni, ovviamente, necessarie per gli interessi personali del presidente Poroshenko».

Inoltre, l'oligarca filorusso ha testimoniato nel cosiddetto «caso del carbone», in cui - sempre a suo dire - sarebbe coinvolto anche il quinto presidente ucraino Poroshenko.

12:39
12:39
«Non possiamo discutere la possibilità di scambio»

«Non possiamo discutere la possibilità di scambio» dell'oligarca filorusso Medvedchuk, che «non è un militare, con coloro che hanno lasciato l'Azovstal». Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, secondo quanto riportano le agenzie russe Tass e Interfax.

«Credo che tutto ciò che non contraddica il buon senso sia possibile», ha aggiunto dal canto suo il viceministro degli Esteri russo Andrei Rudenko rispondendo ad una domanda sulla possibilità di uno scambio dei prigionieri dell'Azovstal. Lo riporta la Tass.

«Non rientra nella mia area di responsabilità. Ci sono discussioni, probabilmente, e tutte queste cose sono in discussione», ha proseguito Rudenko.

12:27
12:27
Chiesto l'ergastolo per il soldato russo accusato di crimini di guerra

Il soldato russo Vadim Shishimarin, 21 anni, è stato giudicato colpevole nel primo processo a Kiev per crimini di guerra ed è stato condannato all'ergastolo per aver ucciso un civile disarmato pochi giorni dopo l'inizio dell'invasione russa. Lo annuncia la Bbc.

Il tribunale di Kiev, spiegano i media ucraini, ha trovato prove contro Shishimarin e ha concluso che l'omicidio era premeditato.

La corte ha respinto le argomentazioni della difesa secondo cui il soldato avrebbe eseguito l'ordine perché era stato impartito da un altro militare. Il tribunale inoltre non considera sincero il rimorso dell'imputato.

In precedenza Mosca si era detta preoccupata per la situazione del soldato russo. «Naturalmente siamo preoccupati per la sorte del nostro cittadino. Purtroppo non siamo in grado di difendere i suoi interessi sul campo. Questo è dovuto alla mancanza di fatto di operazioni delle nostre istituzioni [in Ucraina]. Ma questo non significa che smetteremo di considerare i modi per continuare i nostri sforzi attraverso altri canali», ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov.

12:15
12:15
«Mariupol sotto l'acqua, sembra Venezia»

A causa delle piogge, Mariupol, nella regione dell'ucraina orientale di Donetsk, si è trasformata in una «Venezia» e la ptomaina si diffonde nella città insieme all'acqua piovana: è il campanello dall'allarme lanciato oggi dal sindaco Petr Andryushchenko sul suo canale Telegram. Lo riporta l'agenzia si stampa Unian.

Ogni temporale avvicina la minaccia di un'epidemia e gli occupanti russi continuano a ignorare i problemi sanitari, sono solo impegnati a creare «belle foto» per dimostrare che «la vita è migliorata», ha avvertito Andryushchenko, secondo il quale è necessario continuare a evacuare le persone dalla città.

«...Prevedibilmente, le piogge hanno trasformato la città in una Venezia - ha scritto il sindaco -. Le fognature sono intasate, l'acqua piovana si diffonde in tutta la città insieme ai rifiuti, con la conseguente loro decomposizione e la ptomaina. La minaccia di un'epidemia diventa realtà con ogni temporale ...».

12:07
12:07
Budapest: «Prima la nostra sicurezza energetica»

«Prima dobbiamo parlare delle risposte alle preoccupazioni strategiche dell'Ungheria in termini di sicurezza energetica e poi possiamo passare alle sanzioni». Lo ha detto Judit Varga, ministra della giustizia ungherese, a Bruxelles per il consiglio affari generali.

«Il nostro paese non ha sbocco al mare e le nostre raffinerie sono tarate per ricevere il petrolio russo: questi sono fatti e nel periodo di transizione serve la garanzia dell'approvvigionamento energetico», ha sottolineato rimandando alla dichiarazione del summit di Versailles, dove si è detto che «le preoccupazioni di ogni paese devono essere considerate».

11:34
11:34
«Putin è uno zar, in Russia 20 anni di potere assoluto»

Il leader russo Vladimir Putin «è stato uno zar per vent'anni, ma isolato. Il cerchio intorno a lui ha paura a informarlo» e «vive in una bolla, non vive in una vita normale. Vive come Giove e la decisione di attaccare il mio paese è conseguenza di questi 20 anni di potere assoluto, democrazia è solo un ornamento». Lo ha dichiarato la prima viceministra degli Esteri ucraina Emine Dzhaparova durante una lectio magistralis per l'inaugurazione del biennio accademico 2021/2023 del Master in giornalismo dell'università Luiss di Roma.

11:33
11:33
Mosca: «Pronti a riprendere i colloqui se Kiev costruttiva»

Mosca è pronta a riprendere i negoziati con Kiev non appena l'Ucraina mostrerà segnali costruttivi. Lo ha detto il viceministro degli Esteri russo, Andrey Rudenko, secondo quanto riporta l'Interfax.

Oggi parliamo di negoziati e vi ricordo che sono iniziati molto presto«, e quando i russi »non sono riusciti a ottenere l'obiettivo iniziale, cioè il controllo del Paese in tre giorni, hanno iniziato a negoziare. Ma capiamo che la Russia non vuole portare avanti i negoziati perché altrimenti non ci avrebbero aggredito«, ha dichiarato dal canto suo la viceministra degli Esteri ucraina Emine Dzhaparova durante una lectio magistralis per l'inaugurazione del biennio accademico 2021/2023 del Master in giornalismo dell'università Luiss di Roma. »Oggi pensiamo di prendere in considerazione diverse risoluzioni di pace, che non devono però costare l'integrità territoriale del nostro Paese. Questa è una cosa che non può essere discuss«. Noi siamo pronti a qualunque sforzo e pensiamo che gli sforzi diplomatici debbano andare avanti», ha aggiunto.

11:31
11:31
«Processeremo tutti i prigionieri dell'Azovstal»

Tutti i prigionieri dell'Azovstal detenuti nel Donetsk saranno processati lì da un tribunale. Lo annuncia il capo dell'autoproclamata Repubblica di Donestsk Pushilin, come riporta Interfax.

In precedenza, le forze russe avevano iniziato le operazioni di sminamento dell'acciaieria Azovstal a Mariupol: lo ha reso noto il ministero della Difesa in un comunicato, secondo quanto riporta l'agenzia Interfax.

«I genieri russi stanno effettuando ricognizioni ingegneristiche e bonificando i terreni dell'acciaieria Azovstal a Mariupol da ordigni esplosivi», ha affermato il ministero sottolineando che oltre 100 ordigni esplosivi sono stati distrutti negli ultimi due giorni.

11:28
11:28
«Parlare di date sull'ingresso nell'UE è chiudere le porte»

«Crediamo che non sia corretto nominare date» sull'ingresso dell'Ucraina in Unione europea. «È un processo di cui siamo consapevoli, che tra la precandidatura e diventare membro è un percorso, siamo pronti a questo, ma con questo tipo di messaggi sulle date sembra di chiudere le porte, sembra un fallimento di quanto abbiamo fatto finora, pagando il prezzo più alto per questo». Lo ha dichiarato la viceministra degli Esteri ucraina Emine Dzhaparova, a margine di una lectio magistralis per l'inaugurazione del biennio accademico 2021/2023 del Master in giornalismo dell'università Luiss di Roma.

«Dico sempre che il nostro Paese non sta cercando un ingresso dal retro per entrare in Unione europea. Lo stiamo facendo dal 2014» e «se c'è la volontà politica troveremo sempre una strada», ha detto la viceministra.

«Quello che non era possibile quattro mesi fa è possibile oggi. La Svezia e la Finlandia nella Nato è possibile oggi e non era possibile quattro mesi fa» e «l'Ucraina come stato candidato» nell'Ue «è possibile oggi. Abbiamo presentato il questionario e abbiamo risposto a tutte le domande» ed «entro la fine giugno ci sarà un incontro del Consiglio dove i leader europei definiranno il nostro futuro. In Ucraina probabilmente il principale sentimento è che stanno combattendo non solo per noi, ma per tutti. Si deve comprendere nelle capitali europee che la pace in Europa è possibile perché l'Ucraina contiene questa guerra, questa aggressione», ha sottolineato.

10:47
10:47
248 attacchi a strutture sanitarie, 75 morti

Sono 248 gli attacchi contro le strutture sanitarie ucraine sferrati dalle forze russe dall'inizio dell'invasione il 24 febbraio scorso al 19 maggio: lo ha reso noto oggi in un tweet l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). L'Oms ha precisato che in questi attacchi sono morte 75 persone e altre 59 sono rimaste ferite. "L'assistenza sanitaria non dovrebbe mai essere un obiettivo", commenta l'organizzazione nel messaggio.

10:32
10:32
Al via le operazioni di sminamento dell'acciaieria

Le forze russe hanno iniziato le operazioni di sminamento dell'acciaieria Azovstal a Mariupol: lo ha reso noto il ministero della Difesa in un comunicato, secondo quanto riporta l'agenzia Interfax. «I genieri russi stanno effettuando ricognizioni ingegneristiche e bonificando i terreni dell'acciaieria Azovstal a Mariupol da ordigni esplosivi», ha affermato il ministero sottolineando che oltre 100 ordigni esplosivi sono stati distrutti negli ultimi due giorni.

10:29
10:29
Missione interreligiosa a Kiev per chiedere la pace

Una delegazione di responsabili religiosi di differenti fedi si recherà a Kiev «in un intervento d'urgenza per contribuire ad arrestare l'aggressione contro l'Ucraina e i bombardamenti contro le città ucraine, pregando per una pace giusta». I responsabili religiosi si ritroveranno a Varsavia, Polonia, e faranno un viaggio di 14 ore in autobus per arrivare a Kiev, Ucraina, domani 24 maggio, per ritornare a Varsavia il 26 di maggio. La delegazione prevede inoltre di «chiedere alle autorità russe di accogliere a Mosca una prossima veglia di preghiera per una pace giusta».

Lo scorso mese di marzo, Vitali Klitschko, sindaco di Kiev, capitale assediata dell'Ucraina, ha lanciato un appello ai responsabili religiosi invitandoli a recarsi a Kiev. I responsabili religiosi di diversi Paesi hanno risposto all'appello di Klitschko. Più di una dozzina di rappresentanti delle principali religioni mondiali arriveranno a Kiev martedì 24 maggio. Il programma prevede: preghiera, accompagnamento pastorale e distribuzione di aiuti umanitari oltre ad incontri con operatori di pace, responsabili religiosi e leader politici. La delegazione prevede di tenere funzioni pubbliche di preghiera all'aperto, nelle giornate di martedì e mercoledì a Kiev, «per esprimere la solidarietà con il popolo ucraino, accrescere gli aiuti umanitari e aprire delle vie per una pace nella giustizia».

Nella delegazione ci sono, tra gli altri, Jo Bailey Wells, vescovo anglicano di Dorking, Regno Unito, rappresentante della Chiesa d'Inghilterra e sostenuta dall'arcivescovo di Canterbury; l'Imam Yahya Pallavicini, presidente del Coreis (Comunità Religiosa Islamica-Italia) e coordinatore di Eulema, il Majlis dei Leader Musulmani Europei; suor Sheila Kinsey, co-segretaria della Commissione Giustizia, Pace e Integrità della Creazione dell'Unione dei Superiori Generali e dell'Unione Internazionale delle Superiore Generali della Chiesa Cattolica.

10:28
10:28
100 ucraini uccisi ogni giorno

Da un minimo di 50 a un massimo di 100 ucraini muoiono ogni giorno sul fronte orientale della guerra contro la Russia: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un apparente riferimento alle vittime militari dell'invasione. Lo riporta il Guardian.

I combattimenti più pesanti, sottolinea il giornale, si concentrano adesso intorno alle città di Severodonetsk e Lysychansk, nel Lugansk (est), una delle due regioni del Donbass.

Intanto, proprio a Severodonetsk, i russi stanno facendo «terra bruciata, distruggendo deliberatamente la città». Lo denuncia il governatore regionale Sergei Gaidai affermando che Mosca sta riposizionando lì le forze che si sono ritirate dalla regione di Kharkiv, altre coinvolte nell'assedio di Mariupol, le milizie separatiste filorusse e persino le truppe appena mobilitate dalla Siberia per concentrarsi nell'est dell'Ucraina.

Gaidai ha avvertito che le forze russe hanno distrutto tutti i ponti, tranne uno, attraverso il fiume Siversky Donets e che Severedonetsk è quasi tagliata fuori.

09:56
09:56
Missili su villaggio regione Sumy

Le truppe russe hanno colpito nella notte la città di Bilopillya nella regione di Sumy lanciando missili dalla Russia: 11 case sono state danneggiate ma nessuno è rimasto ucciso. Lo riferisce Dmytro Zhyvytskyi, il capo militare di Sumy su Telegram, come riporta Ukrinform. «Per tutta la notte il nemico ha sparato sulla pacifica città di Bilopillya e dintorni. I russi hanno sparato missili dal loro territorio, e c'è stato un attacco aereo», ha detto Zhyvytskyi.

08:39
08:39
29.200 soldati russi uccisi dall'inizio della guerra

Sono almeno 29.200 i soldati russi uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione tre mesi fa: lo rende noto l'esercito di Kiev. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l'esercito indica che dopo 88 giorni di conflitto si registrano anche 204 caccia, 170 elicotteri e 476 droni abbattuti.

Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 1.293 carri armati russi, 604 pezzi di artiglieria, 3.166 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 110 missili da crociera, 201 lanciamissili, 13 navi, 2.206 tra veicoli e autocisterne per il trasporto del carburante, 93 unità di difesa antiaerea e 43 unità di equipaggiamenti speciali.

08:38
08:38
Ieri sera bombardata regione Dnipropetrovsk

Le forze russe hanno bombardato ieri sera il distretto di Kryvyi Rih, nella regione orientale di Dnipropetrovsk: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Valentyn Reznichenko, secondo quanto riporta l'agenzia Ukrinform.

«La scorsa notte c'è stato un allarme aereo senza fine. Nella maggior parte dei distretti è andato tutto bene. Nel distretto di Kryvyi Rih hanno bombardando di nuovo. Il nemico ha colpito due volte la comunità di Apostolove con (lanciamissili multipli, ndr) Uragan MLRS », ha scritto Reznichenko.

Per il momento non si segnalano vittime o feriti.

08:36
08:36
Perdite russe come in 9 anni in Afghanistan

Il bilancio delle vittime tra le truppe russe in Ucraina nei primi tre mesi dell'invasione del Paese è simile a quello registrato dall'allora Unione Sovietica durante i suoi nove anni di guerra in Afghanistan: lo scrive l'intelligence britannica nel suo aggiornamento sulla situazione in Ucraina nel rapporto pubblicato oggi dal ministero della Difesa su Twitter.

Londra non fa una stima dei soldati morti ma evidenza che «l'elevato tasso di vittime» è dovuto a una serie di fattori, tra cui una copertura aerea limitata, una mancanza di flessibilità e un approccio di comando che rafforza i fallimenti e induce a ripetere gli errori. E le perdite, sottolinea, continuano ad aumentare nell'offensiva del Donbass.

Questo continuo amento dei morti tra le file dell'esercito, conclude l'intelligence, potrebbe portare ad una crescente insoddisfazione da parte della popolazione russa, oltre alla sua volontà di esprimerla in pubblico.

07:43
07:43
150 corpi sotto le macerie a Kharkiv

Oltre 150 corpi sono stati trovati dal servizio di emergenza statale ucraino sotto le macerie nella città di Kharkiv (est) dall'inizio dell'invasione russa: lo ha reso noto il vice capo del servizio, Anatolii Torianyk, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Finora, ha aggiunto Torianyk, 98 persone sono state tratte in salvo.

07:10
07:10
Addestratori dalla Nuova Zelanda

Il primo ministro neozelandese Jacinda Ardern ha dichiarato oggi che il suo Paese dispiegherà altri 30 membri delle sue forze di difesa nel Regno Unito per supportare l'addestramento dell'esercito ucraino. «I soldati rimarranno di stanza nel Regno Unito fino alla fine di luglio», ha detto la Ardern citata dalla CNN. Addestreranno i militari ucraini su come usare la pistola leggera L-119, ha aggiunto la premier della Nuova Zelanda.

06:27
06:27
Il punto alle 06.00

La fregata russa Admiral Makarov ha lasciato Sebastopoli e si dirige verso le posizioni nel Mar Nero. Lo rende noto l'esercito ucraino, citato dal Kyiv Independent. Il comando operativo Sud ritiene che tale spostamento aumenti la probabilità di attacchi missilistici contro l'Ucraina.

«Il numero di persone costrette a fuggire da conflitti, violenze, violazioni dei diritti umani e persecuzioni ha superato per la prima volta la vertiginosa soglia dei 100 milioni, spinto dalla guerra in Ucraina e da altri conflitti mortali», afferma l'Unhcr in un comunicato pubblicato oggi sul sito internet della stessa agenzia Onu. «La cifra di 100 milioni è sorprendente, preoccupante e fa riflettere. È una cifra che non avrebbe mai dovuto essere raggiunta - commenta l'alto commissario Filippo Grandi -. Questo dovrebbe servire come un campanello d'allarme per risolvere e prevenire conflitti distruttivi, porre fine alla persecuzione e affrontare le cause profonde che costringono persone innocenti a fuggire dalle loro case».

Le relazioni ucraino-polacche poggiano «finalmente su basi completamente chiare e sincere, senza alcun litigio o vecchio conflitto»: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo ultimo video-discorso, dopo aver accolto ieri a Kiev il suo omologo polacco Andrzej Duda. In riconoscimento di una legge in Polonia che offre agli ucraini le stesse opportunità dei polacchi, Zelensky ha affermato che l'Ucraina sta preparando un disegno di legge simile per i polacchi. «Possano i cittadini polacchi non dover mai usare una legge del genere - ha detto il presidente ucraino. Ma mostriamo così la nostra gratitudine e il nostro rispetto. E voglio anche che faccia parte della nostra nuova politica di vicinato. Dobbiamo risolvere le controversie e rimuovere il peso del passato dalle nostre attuali relazioni con tutti i vicini dell'Ucraina che ci rispettano e non sono occupanti del nostro Stato». Zelensky ha anche affermato che la nuova decisione di introdurre controlli doganali congiunti con la Polonia sta «rivoluzionando» il confine dei paesi ed è un passo verso l'ingresso dell'Ucraina nell'Ue. «Ciò accelererà notevolmente le procedure di frontiera. Eliminerà la maggior parte dei rischi di corruzione. Ma è anche l'inizio della nostra integrazione nello spazio doganale comune dell'Unione Europea. Questo è un vero processo storico».

In una lettera aperta pubblicata ieri sera il primo ministro britannico Boris Johnson ha detto ai bambini ucraini che dovrebbero essere «immensamente orgogliosi» di sé stessi, con il loro Paese che affronta da tre mesi l'invasione della Russia con lo sfollamento di milioni di rifugiati all'interno dell'Ucraina e all'estero. «Molti di voi - scrive Johnson - hanno visto o sperimentato cose che nessun bambino dovrebbe vedere. Eppure tutti i giorni i bambini ucraini insegnano a tutti noi cosa significa essere forti e dignitosi, a testa alta nei momenti più difficili. Non mi viene in mente alcun modello migliore per bambini e adulti in qualunque luogo». Il primo ministro britannico ha affermato che «l'assenza di bambini e giovani per le strade e nei parchi» che ha visto quando il presidente ucraino Volodymyr Zelensky lo ha accompagnato il mese scorso in giro per Kiev lo ha reso «molto triste». Ai bambini ucraini Johnson ha detto dunque: «Non siete soli. Potete essere separati dai vostri amici a casa, ma ne avete milioni di altri in tutto il mondo. Qui nel Regno Unito».

Il Wall Street Journal ha rivelato che funzionari militari e diplomatici USA stanno valutando la possibilità di inviare forze speciali a protezione dell'ambasciata americana a Kiev, che ha appena riaperto. La proposta non è ancora stata presentata al presidente americano Joe Biden, sottolineano le fonti. Se la decisione dovesse essere presa, la presenza di truppe Usa in Ucraina segnerebbe un'escalation rispetto alla promessa iniziale di Biden che nessun soldato americano avrebbe messo piede in Ucraina.