Guerra in Ucraina

Chi è Viktor Medvedchuk, traditore di Kiev

È fuggito dagli arresti domiciliari quando la Russia ha invaso l'Ucraina, ma i servizi speciali lo hanno riacciuffato – E il Cremlino l'ha scaricato malamente
Jenny Covelli
17.04.2022 06:44

Martedì 12 aprile. Sui profili ufficiali delle autorità ucraine viene diffusa la foto di un uomo in tuta mimetica seduto e ammanettato, i capelli arruffati, lo sguardo nel vuoto. Un trofeo. Sì, perché quell'uomo è Viktor Medvedchuk, il traditore numero uno. Deputato e leader dell'opposizione filorussa, era ritenuto tra i possibili candidati alla guida di un governo fantoccio qualora Mosca fosse riuscita a conquistare Kiev. Ma è stato arrestato con un'operazione speciale dell'intelligence ucraina, mentre era latitante dai primi giorni dell'invasione dopo essere fuggito dagli arresti domiciliari, che stava scontando con l'accusa di alto tradimento. Il motivo? Avere sostenuto le forze separatiste nel Donbass, fino a curare ufficiosamente gli interessi di Putin nel Paese. Un vero e proprio «nemico interno», come lo definirebbero gli stessi russi.

Chi è Medvedchuk?

È il Kyiv Independent a stilarne un profilo. Viktor Medvedchuk è un membro del parlamento ucraino, co-leader del partito di opposizione pro-Cremlino «Opposition Plaform - For Life». Dai primi anni 2000, ha goduto di strette relazioni con Vladimir Putin e Dmitry Medvedev, ex presidente e primo ministro della Russia. Nel 2004, Medvedchuk ha chiesto alla moglie di Putin e a Medvedev di battezzare sua figlia, madrina e padrino. Insieme, compaiono in alcuni video ripresi nel 2012 nella residenza di Medvedchuk in Crimea.

Quell'anno, Medvedchuk ha fondato il gruppo «Scelta Ucraina» che sostiene: la trasformazione dell'Ucraina in una federazione (grazie alla quale le regioni meridionali e orientali, diventando autonome, potrebbero finire nell'orbita di Putin), il russo come seconda lingua di Stato, l'unione all'Unione doganale guidata dalla Russia.

© EPA/Presidential Office telegram channel
© EPA/Presidential Office telegram channel

Qual è stato il suo ruolo in Ucraina?

Medvedchuk, oggi 67.enne, ha goduto di buone relazioni con la maggior parte dei presidenti ucraini, compreso PetroPorošenko. Si trovava in buoni rapporti anche con Julija Tymošenko, quando era primo ministro. E proprio grazie agli stretti legami con le autorità, sin dagli anni Novanta, è riuscito a costruirsi un impero commerciale: energia, alimentari, acciaio, media. È proprietario di tre canali televisivi di propaganda filo-russa: 112, NewsOne e ZIK. Si parla di una fortuna di oltre 620 milioni di dollari che lo rendevano il 12. uomo più ricco dell'Ucraina.

Ma quando, nel 2019, è stato eletto presidente Volodymyr Zelensky, le cose sono cambiate. Il Consiglio di sicurezza e difesa nazionale gli ha inflitto importanti sanzioni. I tre canali televisivi sono stati chiusi. E nel maggio del 2021 Medvedchuk è stato posto agli arresti domiciliari, accusato di «alto tradimento» per aver sostenuto le truppe separatiste nel Donbass e di «tentato saccheggio delle risorse naturali della Crimea».

Nessun traditore sfuggirà alla punizione e sarà ritenuto responsabile ai sensi della legge ucraina
Ivan Bakanov, presidente Servizio di sicurezza (SBU)

Il Cremlino l'ha scaricato

All'arresto dell'oligarca Viktor Medvedchuk, Zelensky ha deciso di sfidare Mosca utilizzando proprio «l'uomo di Putin a Kiev»: «Propongo uno scambio tra questo vostro uomo e gli uomini e donne ucraini detenuti». Ma il Cremlino ha scelto la vita dell'abbandono e ha deciso di prendere le distanze. «Non ha mai avuto relazioni dietro le quinte con la Russia», ha dichiarato il portavoce Dmitry Peskov. Medvedchuk era un semplice simpatizzante. «Le sue opinioni a favore della costruzione di relazioni normali, reciprocamente vantaggiose e di partenariato tra Ucraina e Russia sono ben note. Questa sua posizione - ha affermato Mosca - è sempre stata aperta». Per poi scaricarlo malamente: «Se fosse stato legato alla Russia, avrebbe potuto lasciare il territorio ucraino prima dell'operazione militare speciale. Come possiamo vedere, invece, non l'ha fatto».

Traditore e sanzionato

La notizia dell'arresto di Viktor Medvedchuk è giunta nello stesso giorno in cui Kiev ha confermato di avere stilato un elenco di 100 «traditori». L'Agenzia Nazionale per la Prevenzione della Corruzione e l'ONG Honest Movement hanno inserito nel registro 73 politici, 13 funzionari delle forze dell'ordine, 13 media e un giudice. Presunti collaborazionisti indagati sulla base della legge approvata dal Parlamento di Kiev il 3 marzo che criminalizza la «collaborazione con l'invasore russo». Un tribunale dell'Ucraina ha nel frattempo sequestrato 154 beni di proprietà della famiglia dell'oligarca ucraino filo-Putin, tra cui 32 appartamenti, 30 appezzamenti di terreno, 26 auto, 23 case, 17 posti auto e uno yacht a motore. Medvedchuk è pure finito nell'ultima lista di sanzioni britanniche.

L'appello della moglie

In una conferenza stampa tenuta a Mosca ieri, Oksana Marchenko, la moglie di Viktor Medvedchuk, ha detto che al momento non vi è alcuna notizia su dove si trovi il marito, e per questo «è impossibile fornirgli un'assistenza legale appropriata e una supervisione medica». Marchenko ha confermato di essersi rivolta al presidente turco Recep Tayyip Erdogan perché interceda a favore del marito. «Mi sono rivolta a lui perché è l'unico politico indipendente in Europa. E ha aggiunto che Medvedchuk non avrebbe lascaito il territorio ucraino «nemmeno per un giorno» dall'inizio dell'invasione russa, resistendo alle insistenze della stessa moglie che voleva convincerlo a lasciare il Paese.

© AP Photo/Alexander Zemlianichenko
© AP Photo/Alexander Zemlianichenko
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