Stati Uniti

La fusione nucleare ora è realtà

Il test realizzato la settimana scorsa «ha prodotto più energia con la fusione di quella dei laser utilizzati» per provocare la reazione stessa
© KEYSTONE (Damien Jemison/Lawrence Livermore National Laboratory via AP)
Ats
13.12.2022 16:17

La segretaria del Dipartimento americano per l'energia Jennifer Granholm ha annunciato la svolta degli USA sulla fusione nucleare, dopo la produzione per la prima volta nella Storia in un laboratorio della California di una reazione che genera più energia di quella necessaria per innescarla. La notizia era già trapelata sui media ieri.

«Questo è un risultato storico per i ricercatori e lo staff della National Ignition Facility che hanno dedicato le loro carriere a vedere l'innesco per fusione diventare realtà, e questo punto di svolta sprigionerà altre scoperte», ha detto.

Da parte sua Jill Hruby, sottosegretaria per la sicurezza nucleare, ha affermato che gli USA hanno intrapreso «i primi passi verso una fonte di energia pulita che potrebbe rivoluzionare il mondo».

Mentre Marvin Adams, vice amministratore per i programmi di difesa della National Nuclear Security Administration, ha fornito una descrizione dell'esperimento: tenendo in mano un cilindro, ha spiegato che dentro c'era una piccola capsula sferica con un diametro pari a metà di quello di una palla da basket e che 192 raggi di altrettanti laser sono entrati dalle due estremità del cilindro colpendone la parete interna e depositando energia.

Questo, ha sottolineato, è accaduto in meno tempo di quello impiegato dai raggi ad avanzare di 10 piedi (304 cm), quindi in modo super veloce. I raggi X dalla parete hanno colpito la capsula sferica e il carburante da fusione nella capsula è stato iniettato, quindi la reazione di fusione è iniziata.

Tutto questo, ha precisato, era già successo, 100 volte prima. Ma la scorsa settimana, per la prima volta, questo esperimento è stato progettato in modo tale che il combustibile di fusione rimanesse abbastanza caldo, abbastanza denso e abbastanza in circolazione da accendersi, producendo più energia di quella che i laser avevano depositato, circa due mega joule in circa tre mega joule in uscita, un guadagno di 1,5. La produzione di energia ha richiesto meno tempo di quanto ne occorra per percorrere un pollice (2,54 cm).

Kim Budil, direttrice del Lawrence Livermore National Laboratory, che dipende dal Dipartimento dell'energia, dove è stato condotto il test ha spiegato che ci vorranno decenni per arrivare all'uso commerciale dell'energia pulita da fusione nucleare. «Ci sono ostacoli molti significativi, non solo a livello scientifico ma tecnologico», ha premesso.

«Questa è stata l'accensione, una volta, di una capsula ma per ottenere l'energia commerciale da fusione c'è bisogno di molte cose. Bisogna - ha spiegato - essere in grado di produrre molti eventi di accensione per fusione per minuto e bisogna avere un robusto sistema di elementi di trasmissione per realizzarli».

La ricercatrice prevede che «con sforzi e investimenti concertati, e alcuni decenni di ricerca sulle tecnologie necessarie, saremo nella posizione di costruire una centrale elettrica».