Trasporti

La Galleria di base del Ceneri cambia proprietario

Questa notte è avvenuto il passaggio giuridico da AlpTransit Gottardo SA alle FFS - Si chiude il cantiere del secolo
Giona Carcano
01.09.2020 10:15

Il cantiere del secolo è praticamente concluso. Nella notte, alle 24.00 in punto, AlpTransit ha consegnato la Galleria di base del Ceneri alle Ferrovie federali svizzere. Un passaggio giuridico, formale. Sì. Ma carico di significato. In pratica, con il trasferimento della responsabilità dal costruttore al gestore, la Svizzera dei trasporti su rotaia mette la parola fine a uno dei capitoli più intensi, dibattuti e costosi della sua storia: la realizzazione di una ferrovia di pianura attraverso le Alpi grazie a tre blocchi principali. Il Lötschberg, il San Gottardo e, appunto, il Ceneri.

Il giro del mondo

A Camorino, dunque al portale nord della galleria di 15,4 chilometri, ieri si sono incontrati i rappresentanti dell’Ufficio federale dei trasporti, di AlpTransit Gottardo SA e delle FFS in vista del passaggio di consegne. Lì attorno, alcuni operai stavano facendo delle misurazioni, altri sistemavano dei tombini. Gli ultimi dettagli prima dell’inaugurazione ufficiale di venerdì. Non c’è più il fervore di un tempo. L’area è già stata in gran parte smantellata, rimangono attive solamente alcune unità di cantiere. Poca roba rispetto al passato. Dieter Schwank, CEO di AlpTransit, spiega nel dettaglio cosa è successo negli ultimi mesi. «Dal completamento della tecnica ferroviaria, sotto il Ceneri abbiamo effettuato circa 2.000 corse di prova, per un totale di circa 40.000 chilometri percorsi», spiega. «In pratica, è come se avessimo compiuto il giro del mondo. Giunti oramai al termine di questi test, posso dire al collega Daniel Salzmann (Capo progetti asse nord-sud del San Gottardo delle FFS, ndr) che l’opera funziona. Ora sarà responsabilità del gestore organizzare le prossime tappe e trovare l’orario più efficiente possibile». Le corse di prova (con treni senza passeggeri né merci) sono scattate lo scorso primo marzo e sono servite per controllare il perfetto funzionamento di tutti gli impianti e i sistemi della nuova galleria del Ceneri. A causa della pandemia, come ricorda ancora Schwank, la fase di test - necessaria per ottenere tutte le autorizzazioni da parte dell’Ufficio federale dei trasporti - è stata interrotta per circa quattro settimane, per riprendere il 20 aprile. Ma i tempi sono comunque stati rispettati «anche grazie al grande supporto delle FFS sia in termini di corse di prova sia per lavori di manutenzione nella galleria».

Il record

Il primo maggio ha poi segnato un’altra pietra miliare nella storia della Galleria di base del Ceneri. «Dalla Germania, dalle Deutsche Bahn, è arrivato un treno speciale ICE-S ed è rimasto per circa cinque settimane» racconta Schwank. «Con questo convoglio è stato possibile controllare tutti i sistemi interni ed effettuare corse ad alta velocità». In quel periodo è quindi stata toccata la velocità massima di 275 chilometri. Una prova obbligatoria per legge e superata a pieni voti.

Ma negli ultimi sei mesi non sono stati testati solamente meccanismi e velocità. In giugno, infatti, si sono svolti i cosiddetti «big test», concepiti per verificare i sistemi di sicurezza, di evacuazione e di comunicazione. Il tutto, ancora una volta, per ottenere il via libera alla messa in esercizio da parte dell’Ufficio federale dei trasporti.

L’integrazione

Da oggi, come detto, il Ceneri sarà di esclusiva competenza del gestore. Tuttavia da qui al 13 dicembre, quando il primo treno commerciale attraverserà la nuova galleria, le FFS avranno moltissimo lavoro da fare. Un’altra serie di test, un’altra serie di verifiche per portare gradualmente a regime il colosso sotto la montagna. «In totale sono previste 4.000–5.000 corse di treni regolari con viaggiatori o merci a bordo» puntualizza Daniel Salzmann. «Il nostro compito principale sarà quello di integrare la Galleria di base del Ceneri nel sistema ferroviario delle FFS. Per questo da oggi, e per i prossimi tre mesi, le parole chiave saranno ‘‘esercitarsi, esercitarsi ed esercitarsi ancora’’. A livello di organico, infine, abbiamo formato circa 3.100 persone (personale FFS e collaboratori esterni, ndr)».

La (piccola) festa

Spazio poi al fitto programma in vista di venerdì. Giovedì si incontreranno a Locarno Simonetta Sommaruga e le delegazioni dei ministri dei trasporti dei Paesi vicini per discutere di traffico merci ferroviario transalpino, treni viaggiatori internazionali e politica dei trasporti rispettosa dell’ambiente. Venerdì mattina, infine, l’inaugurazione vera e propria alla presenza della presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga, del consigliere federale Ignazio Cassis e del presidente del Consiglio di Stato ticinese Norman Gobbi. Dopo il taglio del nastro da parte di Sommaruga, un treno merci farà la sua prima corsa ufficiale attraverso la galleria. A causa della pandemia, gli oltre 600 invitati previsti inizialmente sono stati ridotti a un centinaio. Da notare che, sempre a causa della COVID-19, lo spettacolo della compagnia Finzi Pasca è stato annullato.

Il CEO Dieter Schwank: "Il lavoro di AlpTransit non è ancora concluso"

Il passaggio del Ceneri da AlpTransit alle FFS segna una tappa storica. L’ultima grande opera ferroviaria è stata completata, da oggi toccherà ad altri il compito di gestirla. Quale significato dare a questo momento?

«Si prova una grande gioia al termine di questi lunghi anni di lavoro. Condivido questa emozione con tutti i collaboratori di AlpTransit. Siamo giunti alla fine di un cammino, e devo dire che la soddisfazione è grande: il Ceneri è stato consegnato nei tempi previsti rispettando i costi».

È stato detto che al termine delle ispezioni congiunte FFS-ATG nella galleria sono stati riscontrati alcuni difetti. Di cosa si tratta?

«Si tratta di difetti minori. È un po’ come quando si compra o si affitta un appartamento: i nuovi proprietari trovano sempre alcuni difetti. Lo stesso vale per un’opera di grandi dimensioni come la Galleria di base del Ceneri. I difetti verranno risolti, ma come detto non pregiudicano in alcun modo il buon funzionamento del tunnel».

Ora che l’ultimo tunnel è stato consegnato, cosa succederà ad AlpTransit Gottardo SA?

«Avrà il compito di riqualificare le aree di cantiere a Vezia, Sigirino e Camorino. Questo tipo di lavoro ci impegnerà durante tutto il corso del prossimo anno. Sempre nel 2021, ma a livello amministrativo, chiuderemo tutte le fatture con tutte le ditte subappaltatrici e completeremo la documentazione dell’opera per l’archivio delle FFS. AlpTransit ‘‘sparirà’’ fra la fine del 2022 e l’inizio del 2023, quando verrà liquidata e fusa con le FFS».

Più in generale, che cosa rappresenta il Ceneri in ottica di rete dei trasporti su rotaia?

«Il Ceneri completa la nuova ferrovia transalpina. Ne beneficeranno il traffico nazionale e internazionale, ma anche la rete regionale per i collegamenti fra Lugano, Locarno e Bellinzona. La ‘‘Città Ticino’’ può davvero partire».