I precedenti

La Gioconda, una spada, un dipinto di Renoir: i furti del Louvre negli anni

Quanto successo ieri, nella capitale parigina, riaccende i riflettori sui sistemi di sicurezza del museo, ma anche sui colpi avvenuti in passato
©YOAN VALAT
Red. Online
20.10.2025 19:00

Parigi, dopo il colpo al Louvre avvenuto ieri, è ancora sotto shock. Il museo più grande al mondo è rimasto chiuso anche quest'oggi. La polizia è sulle tracce dei quattro malviventi fuggiti con otto gioielli della corona di Francia. Secondo gli ultimi aggiornamenti, in cima alla lista dei sospettati per il furto, c'è la criminalità organizzata. Ma mentre le indagini, proseguono, senza sosta, molti continuano a chiedersi come sia stato possibile compiere un furto del genere in pieno giorno proprio al Louvre.

Il museo, tuttavia, nel corso della sua storia, è stato vittima di numerosi altri furti, alcuni altrettanto spettacolari. Proviamo a ripercorrere i più famosi, da inizio '900 a oggi. 

1911

Uno dei furti più famosi del Louvre risale al 1911: anno in cui Vincenzo Peruggia rubò la Gioconda. L'uomo, immigrato italiano, aveva lavorato per un breve periodo come decoratore nel museo parigino, dove aveva costruito cornici e teche. L'11 agosto del 1991, indossò la sua vecchia divisa ed entrò al Louvre senza alcuna difficoltà. Una volta all'interno, riuscì ad agire indisturbato, senza destare alcun sospetto: recatosi nel Salon Carré, dove all'epoca era esposto il dipinto di Leonardo da Vinci, lo sottrasse senza alcuna difficoltà. Nascose la Gioconda sotto il cappotto, ed uscì senza dare nell'occhio. Ai tempi, infatti, non esistevano allarmi e le misure di sicurezza erano piuttosto deboli. 

Inoltre, in quel periodo, capitava spesso che i quadri venissero rimossi per motivi di conservazione o per essere fotografati. Proprio per questo, nessuno denunciò la scomparsa della Gioconda per oltre 24 ore. Se ne accorse, molte ore dopo, un ricco mecenate che si recò al Salon Carré per lavorare a un altro dipinto della galleria.

Per anni, nessuno riuscì a trovare il ladro. Peruggia, secondo alcune fonti, tenne nascosta la Monna Lisa per mesi sotto il pavimento della sua stanza da letto. Secondo altre versioni, invece, la appese addirittura sopra al tavolo della cucina. 

Solo due anni dopo, nel 1913, l'uomo venne arrestato quando provò a vendere il quadro a un antiquario di Firenze, che tuttavia si recò all'appuntamento in compagnia dell'allora direttore degli Uffizi. Nel giugno di quello stesso anno, Peruggia venne condannato a qualche mese di carcere: la pena fu particolarmente leggera sia perché al ladro fu riconosciuta l'attenuante dell'infermità mentale, e sia perché il processo si svolse in Italia. Molti cittadini, infatti, interpretarono il furto di Peruggia come «un gesto patriottico». 

Anni 40

Circa trent'anni dopo, nel corso della Seconda Guerra Mondiale, il Louvre fu vittima di numerosi altri furti. Parigi rimase infatti sotto la dominazione nazista dal 14 giugno 1940 al 24 agosto1944: in quegli anni, furono diverse le opere sottratte al museo. Tra queste, l'Immacolata Concezione dei Venerabili di Bartolomé Esteban Murillo. 

1966

Anni dopo la fine della guerra, nel 1966, vennero rubati antichi gioielli appartenuti al Louvre, proprio nel momento in cui stavano tornando in Francia, dopo essere stati prestati a un museo della Virginia. Tuttavia, vennero ritrovati in una borsa della spesa a New York, poco dopo. 

1976

Dieci anni dopo, nel 1976, si verificarono ben due furti. Nel primo, risalente al mese di gennaio, i ladri rubarono un dipinto fiammingo. A dicembre, invece, un gruppo di ladri riuscì a scappare con una spada ricoperta di pietre preziose, appartenuta al re di Francia Carlo X. In quell'occasione, la banda riuscì a entrare al secondo piano del museo, sfruttando un'impalcatura utilizzata dagli operai per i lavori di pulizia. 

1983

Negli anni '80, precisamente nel 1983, dal Louvre vennero sottratti alcuni pezzi di un'armatura rinascimentale, rispettivamente un elmo e una corazza del 16. secolo. Molti anni dopo, nel 2021, due pezzi dell'armatura furono ritrovati a Bordeaux, grazie a un esperto d'arte che li riconobbe durante la valutazione di una collezione privata. 

1990

All'inizio degli anni '90, venne rubato un dipinto di Pierre-Auguste Renoir, tra i più celebri pittori impressionisti. L'opera venne tagliata, staccata dalla cornice e sottratta da una galleria al terzo piano del Louvre. Quello stesso giorno, sparirono anche 12 gioielli dell'Antica Roma e altri dipinti. 

1998

Otto anni dopo il furto del quadro di Renoir, se ne verificò uno simile con un dipinto di Jean-Baptiste Camille Corot. Fino ad oggi, non è mai stato ritrovato.