La guerra fa crescere la fiducia dei cittadini europei nell'UE

La guerra alle porte rinsalda la fiducia dei cittadini nell'Unione europea. Stando all'ultima indagine di Eurobarometro il 65% degli europei vede infatti con favore l'appartenenza all'UE, il dato più alto dal 2007 ad oggi.
Più ci si avvicina alle frontiere orientali dell'Unione e più il dato sale. La fiducia nell'UE è infatti aumentata di 20 punti percentuali in Lituania e di 9 in Estonia; aumento record di 12 punti anche a Malta, forse guidato da un «effetto Metsola» dato che l'isola ha ora nella presidente del Parlamento europeo una rappresentante ai vertici delle istituzioni.
Ed è proprio la presidente dell'Eurocamera la prima ad esultare: «Con il drammatico ritorno della guerra nel nostro continente gli europei si sentono rassicurati dal far parte dell'Unione», ha commentato Roberta Metsola.
Se la fiducia sale, l'incertezza però si fa sentire. Quattro europei su dieci (40%) affermano di subire già l'impatto della crisi energetica e dell'inflazione sul proprio tenore di vita.
Nonostante le preoccupazioni si addensino il sondaggio commissionato dal Parlamento europeo mostra però che la bussola degli europei segna dritta verso la difesa dei propri valori: il 59% dei cittadini dell'UE considera infatti prioritaria la difesa di valori europei comuni, come la libertà e la democrazia, anche se ciò dovesse incidere negativamente sul costo della vita.
Crolla infine il dato relativo alla percezione della Russia nella mente degli europei. Solo il 10% degli intervistati ha una visione positiva della Federazione. La reputazione di Mosca subisce dunque un colpo drastico rispetto al già basso risultato del 30% ottenuto nel 2018.