L'anniversario

La lezione di Wargames, quarant'anni dopo

Hacker, pericolo di guerra nucleare, sicurezza, addirittura l’intelligenza artificiale: pochi film sono stati preveggenti come quello di John Badham
Stefano Olivari
08.06.2023 06:00

Pochi film sono stati più preveggenti di Wargames, uscito nel giugno di 40 anni fa negli Stati Uniti e diventato poi un culto in Europa, parlando dei pericoli e delle opportunità di internet 15 anni prima che internet diventasse un fenomeno di massa. Hacker, pericolo di guerra nucleare, sicurezza, addirittura l’intelligenza artificiale: nel film di John Badham (nell’eternità anche con La febbre del sabato sera), girato con i meravigliosi schemi del teen movie anni Ottanta, c’era tutto ed è anche per questo che è diventato un grande classico. 

La storia

Inutile ricordare la trama di un film così famoso, per i pochi che non la conoscessero c’è Wikipedia. Di sicuro il giovane hacker David, un Matthew Broderick perfetto, è un personaggio che fa scattare l’identificazione perché cercando qualcosa (vuole entrare nel sistema di un’azienda di videogiochi) soltanto per sfida capita da tutt’altra parte e cioè in un computer del NORAD programmato dall’ente aerospaziale per rispondere ad eventuali attacchi nucleari da parte dell’Unione Sovietica, prendendo in autonomia decisioni militari sulla base di informazioni raccolte qua e là e su simulazioni: se non è intelligenza artificiale questa, poco ci manca. L’equivoco in cui cade David è quello di considerare le simulazioni come videogiochi evoluti e dalla sua cameretta di Seattle ha la bella idea di simulare un attacco sovietico che viene però preso sul serio dal supercomputer WOPR e dai vertici militari in carne ed ossa, che quindi si preparano a lanciare contro il nemico missili reali. La fine del mondo sembra stia per arrivare, ma l’impegno di David, della fidanzata Jennifer e dell’immancabile scienziato, il professor Falken, riesce in extremis a tenere tutto in piedi. 

Ronald Reagan

I riferimenti storici di Wargames, WarGames per scrivelo all’americana, sono datati? Non è che la Russia di oggi faccia meno paura dell’Unione Sovietica del 1983, per tacere della Cina e dei tanti altri in grado di scatenare un’apocalisse nucleare o per lo meno di minacciarla. Di certo mai un film per ragazzi è stato preso così sul serio, con dibattiti giornalistici e politici: si può dire, visto che lo hanno detto senatori e deputati statunitensi, che Wargames abbia contribuito nel 1984 al Computer Fraud and Abuse Act, più volte rimaneggiato ed arrivato fino ai giorni nostri. Di più: Ronald Reagan, amico dei genitori di uno degli sceneggiatori, Lawrence Lasker, vide in anteprima il film e ne fu subito colpito, al punto che convocò i vertici militari perché lo rassicurassero sull’impossibilità dello scenario. Ecco, al di là delle forzature della storia, lo scenario stava in piedi e Reagan aveva avuto un’altra delle sue intuizioni: qualche mese dopo firmò la prima direttiva di un presidente americano riguardante la sicurezza informatica, di cui si parlava a malapena nelle riviste di settore. 

La Guerra Fredda

Di certo l’intento del film era pacifista ed infatti pur essendo stato prodotto negli anni Ottanta è un prodotto della cultura del decennio precedente: nel 1979, quando si iniziò a scriverlo, l’intento era di farne un manifesto contro la guerra e non a caso il personaggio dello scienziato, modellato sulla figura di Stephen Hawking, sarebbe dovuto essere interpretato da John Lennon, purtroppo morto un anno dopo. La scomparsa dell’ex Beatles fece venire ai produttori la pazza idea di coinvolgere Hawking, ma questi si rifiutò. Al marketing del film contribuì poi involontariamente anche l’URSS vera e propria, dove l’era Gorbaciov non era ancora iniziata, visto che il 26 settembre sempre del 1983 la guerra nucleare fu sfiorata sul serio: il sistema radar dei sovietici rivelò l’inizio di un 

attacco nucleare da parte degli Stati Uniti e soltanto la freddezza si Stanislav Petrov, tenente colonnello dell’aeronautica che si accorse dell’errore del computer, evitò un contrattacco e quindi la fine del mondo. 

La tecnologia

Noi spettatori dell’epoca guardavamo il modem di David-Broderick con la stessa curiosità delle scimmie di Kubrick per il monolite e di sicuro Wargames rimane una pietra miliare per quanto riguarda tecnologia e cinema. Il WOPR era infatti governato dal mitologico Apple II, cioè il computer che di fatto ha inventato la Apple come azienda, mentre le grafiche erano di un HP 9845C programmato in BASIC. Wargames colse lo spirito del tempo anche in questo senso, visto che sono innumerevoli le pellicole dell’epoca ad avere un computer importante almeno quanto gli attori: l’IBM 1620 di Brainstorm – Generazione elettronica, l’Atari 800 di Videodrome, il CDC 924 di Terminator, eccetera. Al di là del war dialing, cioè la composizione in automatico di numeri telefonici per trovare quello corrispondente ad un computer, curiosamente furono in pochi, almeno in Europa, a collegarsi alla rete telefonica con un modem anche soltanto per spirito di imitazione. Modem che a metà anni Ottanta in Italia e Canton Ticino assunse il nome di adattatore telematico e che fu anche pubblicizzato a DeeJay television, la trasmissione del pomeriggio su Italia 1, puntando su una fantomatica ‘banca dati di videogiochi’. Quell’oggetto grigio e pesantissimo non scaricò mai alcun videogioco, ma in compenso raggiungeva temperature davvero da guerra nucleare. Certo era un internet per smanettoni, non proprio intuitivo: il protocollo HTTP di Tim Berners-Lee sarebbe nato soltanto nel 1991, al CERN di Ginevra. 

Teen e tris

Al di là di tutto Wargames è un film per adolescenti, quel teen movie che negli anni Ottanta trovò le sue manifestazioni più alte. E non a caso la protagonista femminile è l’iconica Ally Sheedy, poi in Breakfast Club e St.Elmo’s Fire insieme ad altri del Brat Pack. Il film non poteva quindi che terminare con una sfida a Tris, il gioco per eccellenza dei ragazzi che non stavano attenti a scuola. Molti non stavano attenti nemmeno a Tris ed è per questo che ogni tanto qualcuno vinceva nonostante bastasse mettere il proprio segno nella casella centrale per bloccare qualsiasi tentativo di tris dell’avversario, che a sua volta poteva bloccare. Insomma, una situazione in cui è impossibile che ci sia un vincitore, a meno di distrazioni. “La miglior mossa possibile è non giocare”, si dice a ragione nel film. Per questo Wargames andrebbe proiettato obbligatoriamente in tutte le scuole del mondo, senza bisogno di minacce nucleari.

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