La pipì per strada del cucciolo finisce al Consiglio di Stato

GINEVRA - Il Consiglio di Stato ginevrino dovrà occuparsi di una vicenda che vede quale protagonista un cane, la cui proprietaria è stata multata per aver permesso al compagno a quattro zampe di fare la pipì per strada. Il Gran consiglio ha deciso oggi di trasmettere al governo una petizione firmata da più di 3300 persone.
La decisione è stata presa all'unanimità, meno un voto e tre astenuti. L'esecutivo cantonale dispone ora di sei mesi per presentare un rapporto sulla questione.
Nel novembre 2016, la proprietaria di un cagnolino era stata punita con una multa di 350 franchi (200 franchi più 150 franchi di spese) per aver consentito all'animale di fare la pipì nello spazio pubblico. In seguito ad un ricorso, la multa è stata diminuita, ma la vertenza è tuttora nelle mani della giustizia.
Ritenendo la punizione illegale, il Movimento di difesa dei proprietari di cani di Ginevra (MDPCG) ha lanciato una petizione, che ha riunito rapidamente 3302 firme manoscritte, nonché 2035 firme elettroniche.
La petizione chiede di chiarire la situazione legale. Attualmente, la legge ginevrina sui cani precisa che il proprietario deve raccogliere le deiezioni del suo animale, una disposizione interpretata generalmente nel senso degli escrementi solidi.