La regina Elisabetta torna al lavoro

LONDRA - Per la prima volta nei suoi 60 anni di regno, la regina Elisabetta firmerà un documento, in qualità di capo del Commonwealth, a sostegno della parità di diritti e contro la discriminazione di genere. Un testo che, sebbene non contenga riferimenti espliciti ai diritti degli omosessuali, è considerato uno "spartiacque" verso il loro riconoscimento. Sarà la prima uscita pubblica della sovrana dopo il suo ricovero in ospedale, di sole 24 ore, il primo da dieci anni e dovuto ai sintomi di gastroenterite che hanno anche imposto alla regina di cancellare per alcuni giorni tutti i suoi impegni pubblici, compreso un viaggio a Roma, dove si sarebbe dovuta recare mercoledì e giovedì scorsi su invito del capo dello Stato italiano Giorgio Napolitano.
L'evento, un appuntamento ufficiale, avrà luogo lunedì presso la rappresentanza del Commonwealth su Pall Mall nel centro di Londra. La regina apporrà la sua firma sotto il testo approvato dai 54 Paesi che compongono il Commonwealth e che recita: "Ci opponiamo implacabilmente a tutte le forme di discriminazione, che affondino le loro radici in genere, razza, colore, fede, convinzioni politiche o altro" poi pronuncerà anche un discorso a sostegno del documento. Buckingham Palace ricorda tuttavia che il "gesto" della regina, come del resto il suo ruolo richiede, è del tutto "apolitico". Resta però un segnale. Sebbene non ancora sufficiente secondo gli attivisti per la difesa dei diritti dei gay che lamentano il fatto che non contenga riferimenti espliciti ai diritti degli omosessuali.