La rete internazionale che può trasformare pure la città di Lugano

«La riflessione è chiara - dice al CdT il sindaco di Lugano Michele Foletti - il Ticino è il cantone con la percentuale di anziani e l’aspettativa di vita più alte della Svizzera: fare rete, valutare buone pratiche che possano garantire qualità di vita migliore, costruire una serie di opportunità per chi vive più a lungo sono occasioni che non possiamo lasciarci sfuggire. Anche per questo, molto semplicemente, Lugano ha scelto di aderire al progetto Cities of Longevity».
I passaggi di questa iniziativa istituzionale sono stati delegati al Dicastero della socialità, che se n’è occupato in dettaglio. «Il tema è evidentemente molto importante - spiega Lorenzo Quadri, consigliere nazionale della Lega e municipale della città - l’aumento dell’età riguarda anche Lugano, che ha però il vantaggio di disporre da anni di centri di competenza specifici ed è in grado di formulare proposte di gestione del tema anziani anche a livello cantonale».
Ogni nuova proposta, ogni innovazione, sottolinea Quadri, va presa in considerazione: «il settore anziani costa 300 milioni all’anno al cantone, sono cifre importanti per un comparto che deve cambiare marcia, correndo altrimenti il rischio di essere presto finanziariamente insostenibile».
Ovviamente, il punto focale non è soltanto una razionalizzazione della spesa, quanto «saper leggere la società che cambia, offrire un cambiamento di paradigma sociale. Cosa che non può fare unicamente la politica. I segnali sono evidenti - insiste il municipale luganese - il successo dell’iniziativa popolare sulla 13.ma AVS è stato un dato forte, sul quale bisognerebbe riflettere e del quale avere piena consapevolezza».
Insomma, la popolazione invecchia e si deve prenderne atto. E la rete internazionale delle Cities of Longevity, con le differenti esperienze e le molte pratiche messe in atto, «sarà utile per costruire nuove politiche da applicare in modo semplice e concreto, in modo da rendere la città sempre più vivibile e fruibile. Da tutti - sottolinea ancora Lorenzo Quadri - e non soltanto da chi è più anziano. Quind: adattamento delle infrastrutture per la mobilità, forme di monitoraggio dei servizi e cose più semplici come una maggiore illuminazione, più spazi. Tutto ciò che viene incontro a una qualità di vita migliore».
