«La seconda conferenza di pace va fatta con la Russia»

"Una seconda conferenza di pace deve essere fatta, e deve essere fatta in presenza della Russia, senza quale non sarebbe possibile. Ma non solo, ci vuole anche un grosso sostegno da parte di tutte le potenze anche del sud altrimenti non si riuscirebbe ad arrivare allo scopo finale. Anche su questo abbiamo una comunione di intenti molto chiara". Lo ha detto il ministro degli esteri Ignazio Cassis, in conferenza stampa con il suo omologo italiano Antonio Tajani all'Ambasciata di Svizzera in Italia a Roma, a margine del Forum per il dialogo tra Svizzera e Italia.
"L'anno prossimo un'altra ragione di presenza in Italia sarà la conferenza per la ricostruzione dell'Ucraina qui a Roma a luglio. Ho salutato l'impegno dell'Italia in questo ambito con la speranza che magari addirittura da oggi a quella data ci sia un cessate il fuoco e allora sì, far ripartire una ricostruzione che assomigli a un nuovo piano Marshall", ha aggiunto.
Dal canto suo, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha definito "eccellenti le relazioni" tra Italia e Svizzera, celebrando il proprio "rapporto personale" con Cassis durante il punto stampa. "Abbiamo lavorato tanto con Cassis sulle relazioni Italia-Svizzera che erano già eccellenti, e c'è anche un rapporto personale tra me e lui - ha detto Tajani - L'ho invitato ad essere speaker alla riunione annuale degli ambasciatori d'Italia come ospite straniero".
"Il Governo ha deciso di organizzare la giornata dell'italofonia affinché l'Italia sia ponte di pace e di dialogo - ha detto Tajani - Puntiamo a riunire i Paesi in cui l'italiano è la lingua ufficiale, come la Svizzera, con i Paesi con grandissime comunità di origini italiane come Argentina, Brasile e i Balcani". "Anche Ignazio è favorevole all'iniziativa" ha affermato, aggiungendo di essere speranzoso di poter in futuro celebrare la giornata anche in Svizzera "perché è giusto farlo insieme", trattandosi della seconda più grande comunità di italofoni del mondo.
A proposito dei colloqui delle ultime ore tra Svizzera e Ue sulla libertà di circolazione, il ministro degli Esteri italiano ha dichiarato di volere aiutare le due parti a "trovare un accordo nel più breve tempo possibile, magari festeggiando il nuovo anno con un accordo già firmato".