La Spagna tira un sospiro di sollievo: ripristinata circa il 99% della fornitura di elettricità

Dopo il massiccio blackout che ieri ha colpito il Paese (e anche Portogallo e Francia), la Spagna si sta pian piano rialzando e la situazione sta progressivamente tornando alla normalità. Già, perché quelli a cui si è assistito lunedì sono stati «scenari surreali» per usare le parole di alcuni ticinesi che hanno dipinto per noi la situazione a Barcellona e Madrid. Ora, invece, è stata ripristinata il 99,16% della fornitura di elettricità. A comunicarlo è Red Eléctrica e il dato fa riferimento alle 6.00 di questa mattina.
Detto della situazione attuale, la sfida sarà adesso riuscire a rimettere in moto tutti i servizi che hanno subito interruzioni. Per quanto riguarda i trasporti pubblici, spiega El País, una volta tornata l'elettricità si prevede che i servizi ferroviari a lunga e media percorrenza saranno in grado di coprire tutte le tratte programmate. Anche i treni pendolari che non hanno circolato durante la notte dovrebbero poter riprendere la loro regolare attività. Renfe ha annunciato che a Madrid i Cercanías (treni locali) funzioneranno al 50% della loro capacità, mentre in Catalogna le Rodalies (linee regionali) sono ancora ferme. Le stazioni principali di più di quindici città, compresi i centri più popolosi del Paese, sono rimaste aperte tutta la notte per i cittadini che non avevano modo di tornare a casa. La metropolitana di Madrid ha riaperto alle 8.00, tranne una linea, mentre tre linee di Barcellona saranno chiuse.
Negli aeroporti, la capacità operativa è stata ridotta del 20% e si sono verificati ritardi dovuti alle difficoltà incontrate da alcuni equipaggi nel raggiungere i propri aerei.
Con parte dei trasporti pubblici paralizzati, l'unica soluzione per spostarsi sono stati gli autobus e i mezzi privati. Ciò ha però fatto sì che le strade venissero prese d'assalto e si creassero grandi ingorghi. Proprio perché si prevede che problemi negli spostamenti persistano ancora oggi, il Ministero del Lavoro ha ricordato alle persone che quando ci sono cause indipendenti dalla loro volontà che impediscono loro di recarsi al lavoro, la legge prevede un congedo retribuito. Molte sono comunque le aziende che dovrebbero riprendere la propria attività nella giornata odierna.
Si indagano le cause del blackout
Intanto si continua a indagare sulle cause all'origine della massiccia interruzione di elettricità. Il Governo spagnolo ha fatto sapere di non escludere alcuna ipotesi.
«Non è mai accaduta la scomparsa improvvisa di 15 gigawatt di potenza in un periodo così breve, che ha provocato una caduta allo zero del sistema elettrico» nella penisola iberica, ha spiegato nella tarda serata di ieri il presidente del governo spagnolo Pedro Sanchez.
Sanchez ha confermato che gli specialisti continuano a indagare le cause «ancora da determinare» del blackout e ha ribadito che non si «esclude nessuna ipotesi, nessuna possibilità» sull'origine di una situazione «senza precedenti».
Da valutare, oltre alle cause del blackout, anche le sue ripercussioni economiche. I danni, in questo senso, variano a seconda della zona, dato che in alcune aree il ripristino dell'energia elettrica ha richiesto poco più di un'ora, mentre in altre ci è voluto tutto il giorno.
Anche il Portogallo torna alla normalità
Non è comunque solo la Spagna a tirare un sospiro di sollievo. Anche in Portogallo la situazione è tornata alla normalità. «Tutte le sottostazioni del servizio nazionale dei trasporti sono state ristabilite», ha spiegato un portavoce della Rete Elettrica Nazionale, assicurando che attualmente il sistema di trasporti «è stato perfettamente ristabilito».
Restano tuttavia alcuni disagi proprio nei trasporti. Gli aeroporti devono ancora smaltire tutti i voli sospesi nelle ultime ore, mentre la metropolitana di Lisbona è ancora chiusa, come riportano i media nazionali. Il Consiglio dei ministri, presieduto dal premier Luís Montenegro, si riunirà questa mattina per continuare a seguire da vicino la situazione.