Stati Uniti

La storia della foto falsa con l’esplosione vicino al Pentagono

Pubblicata per la prima volta nella mattina di lunedì 22 maggio, in breve tempo l’immagine è stata condivisa da migliaia di persone, provocando addirittura un calo del mercato azionario statunitense
Facta.News
25.05.2023 19:45

Da giorni sta circolando su Twitter l’immagine di quella che sembra un’esplosione vicino al Pentagono, la sede a Washington del Dipartimento della difesa degli Stati Uniti. Pubblicata per la prima volta nella mattina di lunedì 22 maggio, in breve tempo l’immagine è stata condivisa da migliaia di persone, provocando addirittura un calo del mercato azionario statunitense.

La foto è però falsa. Non c’è stata nessuna esplosione vicino al Pentagono: l’immagine è stata infatti creata con un programma di intelligenza artificiale. 

Chi ha diffuso la foto

Secondo il Washington Post, l’immagine è stata pubblicata per la prima volta dal profilo Twitter «Bloomberg Feed», dotato della spunta blu (su questo dettaglio ci torneremo meglio più avanti). Nella foto si vede una grande nuvola di fumo nero accanto a un edificio che assomiglia il Pentagono. Il testo che accompagna l’immagine sostiene proprio che la scena sia stata ripresa a Washington, vicino alla sede del Dipartimento della difesa degli Stati Uniti.

Nei minuti successivi vari profili con migliaia di follower hanno ricondiviso il tweet originario. Tra questi c’è stato anche quello di RT, un’emittente televisiva finanziata dal governo russo (che poi ha cancellato il tweet).

Il fatto che «Bloomberg Feed» avesse la spunta blu ha quasi certamente tratto in inganno molte persone. Prima che Elon Musk acquistasse Twitter, questo simbolo certificava che un profilo sul social network, come quelli di un personaggio famoso o di un media importante, fosse certificato e verificato in modo indipendente. Adesso la spunta blu può averla chiunque: basta pagare un abbonamento mensile, che consente di avere anche altre funzionalità. È probabile quindi che in molti abbiano pensato che il profilo «Bloomberg Feed» fosse collegato a Bloomberg, una delle agenzia di stampa internazionale più conosciute al mondo. Il profilo «Bloomberg Feed» è stato poi rimosso da Twitter dopo la pubblicazione della foto falsa.

Le prime smentite

In poco tempo l’immagine è stata condivisa molte volte, ma c’è chi si è subito accorto che qualcosa non tornava. I vigili del fuoco della contea di Arlington, che confina con Washington, hanno dichiarato su Twitter che non c’erano «esplosioni o incidenti in corso nella o vicino alla riserva del Pentagono» e che non c’erano «pericoli immediati». 

Il portavoce del Dipartimento della difesa Phillip Ventura ha confermato a Reuters che la notizia dell’esplosione era falsa. Nick Waters, esperto di scienza forense digitale che lavora per il sito investigativo Bellingcat, ha chiarito che l’immagine era stata creata con un programma di intelligenza artificiale. Nella foto c’erano infatti errori che lasciavano intuire che non era reale. E l’immagine che stava circolando era l’unica della presunta esplosione: un fatto molto insolito, vista la portata di un evento simile se fosse stato vero.

Problemi e conseguenze

Questo caso mostra quali siano i potenziali rischi causati dalle immagini create con i programmi di intelligenza artificiale. 

Sam Gregory, direttore esecutivo dell’organizzazione per i diritti umani Witness, ha puntualizzato al Washington Post che immagini di questo tipo non devono essere necessariamente perfette per avere un impatto così forte. Spesso le persone non badano ai dettagli e condividono una notizia, una foto o un video perché vogliono credere a quei contenuti.

Chi verifica le notizie, anche se seguito da un pubblico vasto, non riesce comunque a raggiungere nell’immediato tutte le persone che hanno condiviso o visto la foto falsa. Christian Dorsey, presidente del Consiglio della contea di Arlington, ha infatti precisato che il numero di follower sui social della sua regione «impallidisce rispetto ad alcuni degli account di social media più popolari».

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