La tragedia del Lokomotiv Yaroslavl

MOSCA - Quasi l'intera squadra di hockey del Lokomotiv Yaroslavl è scomparsa nell'incidente aereo avvenuto nella zona dell'aeroporto di Yaroslavl, in Russia, per il quale sono stati proclamati tre giorni di lutto nazionale. Un dramma che ha suscitato profonda commozione in tutto il Paese e fra i tifosi di tutto il mondo. I morti sono 43, due i sopravvissuti, uno è il giocatore Alexandr Galimov, che era stato dato inizialmente per morto. Tutti viaggiavano su uno Yakovlev Yak-42, un trireattore prima di proprietà delle Tatarstan Airlines e poi ceduto a una società di voli charter. La squadra stava volando verso Minsk per l'inizio del campionato russo. Per René Fasel, oggi presidente della Federazione internazionale di hockey su ghiaccio, quella scritta ieri è stata la pagina più nera della storia di questo sport.Nel Lokomotiv Yaroslavl, squadra della massima divisione di cui era coach Brad McCrimmon erano attivi pure cinque stranieri: il portiere svedese ed ex campione olimpico Stefan Liv, i cechi Josef Vasicek, Jan Marek e Karel Rachunek e lo slovacco Pavol Demitra. La squadra di Yaroslav è tra le più note della Russia. Nello scorso campionato, conclusosi in aprile, era giunta al terzo posto, ma negli ultimi anni ha vinto il titolo in tre occasioni: nel 1997, nel 2002 e nel 2003. La notizia si è diffusa mentre il primo incontro di campionato della nuova stagione era in corso. Il match è stato sospeso, e poco dopo le autorità sportive hanno annunciato di aver sospeso anche il campionato.