La visita di Hu Jintao negli USA

PECHINO / WASHINGTON - Il presidente cinese Hu Jintao è partito oggi da Pechino per la sua seconda visita di Stato negli Usa, che gli analisti considerano la più importante compiuta da un leader cinese negli ultimi 30 anni, per il peso economico, diplomatico e militare raggiunto dalla Cina. Ma a rappresentarla potrebbe essere il leader più debole dell'era comunista. Il fatto che Hu Jintao sia negli ultimi due anni del suo mandato - gli succederà il suo attuale vice Xi Jinping - e che sia il primo leader cinese ad essere un «primo tra gli eguali» e non un «monarca assoluto» come i suoi predecessori Deng Xiaoping e Mao Zedong rendono improbabile che il presidente si renda protagonista di grandi svolte politiche.I mezzi d'informazione cinesi - ha sottolineato il sito web sino-americano Boxun - hanno già cominciato a dare più risalto alle attività di Xi che a quelle di Hu. Ai diritti umani ha dato un forte rilievo il segretario di Stato Hillary Clinton che, in un discorso tenuto venerdì scorso, ha sostenuto che «più a lungo la Cina reprime le libertà...più a lungo la sedia vuota a Oslo (per la consegna del premio Nobel per la pace al dissidente detenuto Liu Xiaobo) rimarrà il simbolo del potenziale non realizzato e delle promesse non mantenute da un grande paese».