La vita di un ticinese nel Grande Nord

L'avventurosa storia di Régis Rouge, da Gravesano alla Lapponia
Red. Online
25.04.2012 06:00

ROVANIEMI - Da Gravesano a Helsinki, poi a Oulu, in seguito a Rovaniemi. Dal centro-sud dell?Europa all?estremo nord – sempre più a nord! – del continente, accompagnato da un amore sconfinato per la Finlandia e da notevoli capacità di adattamento. Questa è la storia di un cittadino ticinese oggi 38.enne, Régis Rouge-Oikarinen («Ho deciso di portare anche il nome di mia moglie per rispetto verso la sua famiglia») cresciuto in Ticino, appunto a Gravesano, e che una volta terminati gli studi all?Università di Friburgo con una laurea in geografia, ha deciso di emigrare a settentrione, tanto da diventare, a oggi, il ticinese e addirittura uno dei cittadini svizzeri in assoluto più all?estremo (Rovaniemi, tanto per intenderci, si trova due chilometri più a nord rispetto a Fairbanks, in Alaska). Régis nel Paese che ama si occupa di sviluppare relazioni transfrontaliere, in particolare con la Federazione russa ma anche con Norvegia, Svezia e Islanda. Nella sua funzione attuale di capo-ricerca del progetto «ThinkBarents» all?Università della Lapponia, il ticinese ha il compito di potenziare il dialogo e la collaborazione tra le comunità della regione artica europea. E dal prossimo giugno si sposterà se possibile ancora più all?estremo nord, nella piccola cittadina di Kemijärvi, dove assumerà la funzione di capo-progetto con l?obiettivo ambizioso di realizzare un comprensorio turistico tra la Lapponia orientale e la penisola di Kola. Il lavoro ha portato Régis a viaggiare moltissimo in zone sperdute e a conoscere realtà di cui noi sappiamo poco o nulla. «Ormai ho lasciato il Ticino 13 anni fa e nel frattempo sono diventato cittadino finlandese: vivere nel circolo polare artico è dunque diventata la normalità, una piacevolissima normalità perché amo questa regione e mi sento praticamente a casa. Non escludo tuttavia che in Norvegia, più a nord di me, possano soggiornare, ma solo per brevi periodi, studenti ?Erasmus? o ricercatori ticinesi. Per quel che riguarda il mio per così dire primato, sono a conoscenza del fatto che ci sono due cittadini svizzeri che vivono stabilmente nel circolo polare artico in Finlandia e ancora più a nord rispetto al sottoscritto: a Ivalo risiede per esempio una signora svizzero-tedesca di nome Renate Winter che di professione fa la massaggiatrice, a Inari è accertata la presenza di un nostro connazionale che vive però da eremita. Ma non posso escludere che, prima o poi, mi possa ritrovare più a nord persino rispetto a loro?».