Locarno

La voce ascoltata dei quartieri in una città che guarda al 2040

Conclusa la prima fase della consultazione pubblica sul Programma d’azione comunale (PAC) che ha visto un’ampia partecipazione di cittadini - Nicola Pini: «Raccolte preziose indicazioni che serviranno a noi e ai pianificatori»
© CdT/ Chiara Zocchetti
Mauro Giacometti
01.12.2023 23:00

I quartieri hanno voce in capitolo per immaginare una Locarno con orizzonte 2040. È questa la considerazione che emerge dopo il giro d’orizzonte organizzato dal Municipio nell’ambito dell’elaborazione del Programma d’azione comunale (PAC) che definirà il futuro non solo territoriale e pianificatorio, ma anche socio-economico della città. «Il ciclo di sei serate pubbliche nell’ambito del «processo partecipativo» si è rivelato un successo - si legge in una nota di Palazzo Marcacci -. Tutto il materiale raccolto durante questi preziosi incontri – tra sogni, spunti, proposte e anche critiche costruttive – verrà ora catalogato e messo a disposizione dei gruppi interdisciplinari di specialisti che, attraverso dei mandati di studio paralleli, lavoreranno insieme al Municipio e al collegio di esperti per tradurre in progetti e misure concrete sia le idee dei cittadini, sia quelle dell’autorità comunale», si sottolinea.

Il ciclo di incontri

«È stata un’esperienza di certo impegnativa, ma ne è valsa assolutamente la pena», evidenzia il capodicastero Sviluppo economico e territoriale Nicola Pini, il quale – assieme all’ingegnere André Engelhardt, direttore della Divisione urbanistica e infrastrutture – ha moderato il ciclo di incontri. Un ciclo che, grazie alla fondamentale collaborazione delle associazioni di quartiere e delle Pro locali, ha potuto toccare l’intero territorio cittadino, con un focus specifico per ogni singolo appuntamento. Il «tour» del processo partecipativo sul presente e futuro di Locarno ha toccato dunque Bré-Cardada-Locarno Monti, Rusca-Saleggi-Campagna, Città Vecchia, Piano di Magadino e Solduno. «Ogni serata ha registrato una massiccia partecipazione da parte della popolazione. Tutti abitanti che, dimostrando un sincero attaccamento per la città in cui vivono, hanno deciso di investire due ore abbondanti del loro tempo in modo da contribuire a migliorare Locarno in un orizzonte 2040. Le idee, gli spunti, le proposte concrete, ma anche i sogni e le critiche che sono emersi si sono dimostrati davvero variegati quanto pregiati. Una dimostrazione della bontà dell’operazione, che ha voluto chiedere direttamente a chi quotidianamente vive la città cosa funziona e cosa invece manca», precisa il municipale.

Gruppi interdisciplinari

Tutto il materiale raccolto nei quartieri confluirà in un dossier che  verrà messo a disposizione dei gruppi interdisciplinari di specialisti che insieme al Municipio e al collegio di esperti dovrà tradurre concretamente ciò che è emerso. Saranno tre i gruppi interdisciplinari, composti da architetto, architetto paesaggista, urbanista pianificatore, specialista in mobilità, specialista ambientale e specialista in tematiche socio-economiche che saranno chiamati ad esprimere visioni e suggestioni da concretizzare. Gruppi interdisciplinari e collegio di esperti che, ci dice Pini, avranno anche una connotazione equilibrata per quanto riguarda la composizione di genere. Una richiesta di parità di trattamento tra uomini e donne nell’edilizia e nella pianificazione del territorio peraltro emersa in una serata che ha visto protagoniste Rete Donna-SIA, gruppo di architette e ingegnere neo-costituito in Ticino. «È forse vero che in passato nelle giurie l’equilibrio di genere è stato lontano dall’ideale, ma la sensibilità del Municipio di Locarno è sempre più presente. Ad esempio nel Collegio di esperti del mandato di studi in parallelo relativo al Programma di azione comunale (PAC) appena avviato, tra membri e consulenti siamo riusciti ad arrivare a una percentuale del 50% (7 donne su 14 persone). Fra queste anche una rappresentante di LARES, l’associazione che si occupa di promuovere una pianificazione del territorio in un prospettiva di genere: l’attenzione non è solo quindi nella forma, vale a dire la rappresentanza nei gremi, ma anche nella sostanza, per le donne tutte», precisa Pini.

Sondaggio sempre aperto

Tornando al processo partecipativo, agli abitanti di Locarno, e anche a chi magari lavora in città o comunque spesso la frequenta, il Municipio chiede però ancora un piccolo sforzo collaborativo nell’ambito del PAC . Uno sforzo che si traduce nel partecipare a un sondaggio (anonimo), creato a supporto delle serate partecipative, grazie al quale ognuno può ulteriormente esprimersi. Sul sito www.locarno.ch/pac si trovano tutte le informazioni relative al Programma d’azione comunale e al sondaggio. Il sondaggio (disponibile sia in italiano, sia in tedesco) può essere compilato online o richiesto in forma cartacea alla Cancelleria comunale.