L'accusa di Zelensky: «Soldati cinesi in Ucraina, è una grave escalation»

Dopo i soldati nordcoreani, quelli cinesi. Sono pesanti le accuse del leader di Kiev Volodymyr Zelensky, secondo cui almeno 155 cittadini cinesi starebbero combattendo a fianco dell'esercito russo, radunato al confine orientale ucraino in vista di una possibile grande offensiva primaverile.
Mercoledì sera, nel suo discorso serale, Zelensky ha affermato che un numero significativo di cittadini cinesi è coinvolto nell’invasione avviata dal presidente russo Vladimir Putin nel febbraio del 2022.
Il capo di Stato ucraino ha chiesto il sostegno degli Stati Uniti e degli alleati europei, aggiungendo che è necessario «rispondere con fermezza», in quanto il coinvolgimento di soldati cinesi nel conflitto rappresenta una grave escalation. Se il governo di Pechino fosse coinvolto nel dispiegamento delle truppe, la Cina diventerebbe il secondo Paese, dopo la Corea del Nord, a inviare personale militare per aiutare la Russia nel suo tentativo di conquistare l'Ucraina. Pyongyang, secondo fonti di intelligence sudcoreane e ucraine, avrebbe inviato circa tra gli 11 mila e i 12 mila soldati per respingere l’offensiva delle truppe ucraine nella regione russa di Kursk. Le accuse di Zelensky arrivano proprio mentre la tensione tra Stati Uniti e Cina è alle stelle a causa di una guerra commerciale fatta di dazi e controdazi.
La portavoce del Dipartimento di Stato USA Tammy Bruce ha definito «inquietante» la presenza di soldati cinesi impegnati a combattere insieme ai russi, commentando la notizia diffusa da Zelensky relativa alla cattura da parte delle sue truppe di due cittadini cinesi che stavano combattendo con un'unità russa nella regione di Donetsk. «Siamo a conoscenza delle segnalazioni secondo cui l'Ucraina avrebbe catturato due cittadini cinesi che combattevano per conto della Russia in Ucraina», ha riferito Tammy Bruce ai giornalisti, sottolineando come sia altrettanto inquietante il coinvolgimento diretto della Corea del Nord nella guerra. Bruce ha poi condannato la posizione di Pechino rispetto al conflitto: «La Cina è uno dei principali sostenitori della Russia nella guerra in Ucraina. La Cina fornisce quasi l'80% dei beni a duplice uso (civile e militare, ndr) di cui la Russia ha bisogno per sostenere la guerra».
Secondo Zelensky, le truppe ucraine avrebbero affrontato 6 soldati cinesi vicino ai villaggi di Tarasivka e Bilohorivka, nella regione di Donetsk. Due combattenti sarebbero stati catturati e fatti prigionieri dai Servizi di sicurezza ucraini. Ci sarebbe dunque una sostanziale differenza di impiego delle truppe da parte di Mosca: finora i soldati nordcoreani hanno sempre combattuto contro l'Ucraina sul suolo russo, mentre i combattenti cinesi sarebbero stati fatticatturati in territorio ucraino.
Il ministro degli Esteri Andriy Sybiga ha fatto sapere che Kiev ha convocato l'incaricato d'affari di Pechino in Ucraina per condannare quanto avvenuto e chiedere conto dei due cinesi detenuti dall'intelligence di Kiev.
La Cina, da quando è scattata l’operazione militare speciale di Putin, è stata una partner strategica fondamentale per Mosca, in quanto ha mantenuto viva l’economia russa colpita dalle sanzioni attraverso intensi scambi commerciali. Di fatto, il Paese asiatico è diventato uno dei principali acquirenti del petrolio russo, nonché il principale fornitore di beni a duplice uso per Mosca, permettendo di eludere le restrizioni internazionali.
I funzionari cinesi, dal canto loro, hanno definito «totalmente infondate» le accuse di Zelensky sulla presenza di oltre 150 soldati del Dragone. Senza fornire alcuna prova, il leader di Kiev ha denunciato come i funzionari cinesi fossero a conoscenza della campagna russa per reclutare mercenari del Paese asiatico, senza però puntare il dito direttamente contro il governo di Pechino.
Zelensky ha sottolineato come l'Ucraina sia a conoscenza dei cognomi, dei numeri di passaporto e dei dati personali di 155 cittadini cinesi che combattono per l'esercito russo, evidenziando che presumibilmente i combattenti asiatici sono «molti di più». Riferendosi ai due presunti soldati catturati, il presidente ucraino ha spiegato che «sono più loquaci dei prigionieri nordcoreani», avanzando un paragone con i due combattenti di Pyongyang fatti prigionieri lo scorso gennaio.
Secondo il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Lin Jian, Pechino ha sempre chiesto ai cittadini cinesi di tenersi alla larga da qualunque conflitto armato e di non farsi coinvolgere in alcuna guerra. Lin ha inoltre esortato le parti interessate ad astenersi dal rilasciare dichiarazioni «irresponsabili», aggiungendo che Pechino non è parte in causa nella guerra, avendo inoltre «promosso attivamente la risoluzione pacifica della crisi».
«Non posso fare commenti su questa informazione», ha invece dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, riferendosi alla presunta presenza di combattenti cinesi in Ucraina. Zelensky ha accusato la Russia di aver «trascinato la Cina in questa guerra», mentre per Mosca il Paese del Dragone è semplicemente un «partner, amico e compagno. La Cina ha sempre assunto una posizione molto equilibrata, quindi Zelensky sbaglia», ha sentenziato il portavoce di Putin.