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«L'acqua della diga continua a raffreddare Zaporizhzhia»

Lo ha detto l'AIEA in una nota, confutando quanto precedentemente affermato dall'operatore – Intanto la controffensiva è partita – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«L'acqua della diga continua a raffreddare Zaporizhzhia»
Red. Online
08.06.2023 07:16
22:03
22:03
«L'acqua della diga continua a raffreddare Zaporizhzhia»

La centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, la più grande centrale atomica d'Europa, continua a ricevere acqua dal bacino idrico dopo che la diga Kakhovka è stata danneggiata. «La centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia continua a pompare acqua di raffreddamento dal bacino idrico di Kakhovka», ha dichiarato l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA) in una nota, confutando l'affermazione dell'operatore della diga secondo cui il bacino idrico non potrebbe più fornire acqua.

19:01
19:01
La diga non può più raffreddare i reattori di Zaporizhzhia

Il bacino della diga di Kakhovka non può più fornire acqua sufficiente per raffreddare i reattori della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Lo ha riferito l'operatore della diga distrutta in un attacco nel sud dell'Ucraina.

L'amministratore delegato di Ukrhydroenergo, Igor Syrota, ha affermato che il livello dell'acqua è «al di sotto del punto critico di 12,7 metri», il che significa che non può più rifornire «i bacini della centrale nucleare di Zaporizhzhia per raffreddare l'impianto».

19:00
19:00
Pesanti battaglie in quattro direzioni, forte resistenza

«Pesanti battaglie sono in corso in quattro direzioni, in cui si combatte per ogni metro di terreno»: lo fa sapere lo Stato maggiore militare ucraino in un comunicato emesso alle 18.00 locali (le 17.00 in Svizzera), citato da Ukrinform.

«L'8 giugno, nel 470mo giorno di una guerra su vasta scala, i combattimenti più pesanti continuano nelle direzioni di Lyman, Bakhmut, Avdiivka e Marinka, dove le unità russe stanno concentrando i loro sforzi».

Per quanto riguarda le aree citate nel comunicato, «nella direzione di Lyman, durante il giorno, il nemico ha condotto operazioni offensive infruttuose», si legge, mentre «in direzione di Bakhmut, il nemico ha cercato di migliorare la situazione tattica e ha condotto operazioni offensive in direzione di Ivanovsk, ma non ha avuto successo».

In direzione di Avdiivka «il nemico ha compiuto tentativi infruttuosi di avanzare vicino agli insediamenti di Severnoye e Opytnoe, infliggendo attacchi aerei sull'area di Avdiivka e bombardamenti di artiglieria nella zona degli insediamenti di Novokalinovo, Avdiivka, Thin, Pervomayskoye, Karlovka».

Infine, «in direzione di Marinka, i difensori ucraini hanno respinto tutti gli attacchi nemici nell'area della città. Il nemico ha subito perdite, ma ha compiuto bombardamenti di artiglieria nelle aree di Marinka, Pobeda e Novomikhailovka».

Da parte sua Serhiy Cherevaty, portavoce del gruppo orientale delle forze armate dell'Ucraina, ha dichiarato, citato da Ukrinform, che le forze di difesa ucraine «sono avanzate di 1'600 metri sui fianchi meridionale e settentrionale» di Bakhmut, dove i russi «stanno resistendo ferocemente con l'artiglieria».

18:38
18:38
Kiev chiede all'Europa di aumentare le forniture di elettricità

L'Ucraina chiede all'Europa di «aumentare in modo significativo» le sue forniture di elettricità dopo gli attacchi russi «alle infrastrutture energetiche del paese» e la distruzione della diga di Kakhovka. Lo ha detto il ministro ucraino dell'energia, German Galushchenko, parlando all'AFP a margine di un incontro a Versailles dell'Agenzia internazionale dell'energia (AIE).

«Chiediamo all'Europa di aumentare» il tetto delle importazioni di elettricità per portarlo a 2 gigawatt invece dell'attuale 1 gigawatt, ha detto Galushchenko.

Questi ha anche spiegato che a seguito della distruzione della diga, la centrale nucleare di Zaporizhzhia non presenta «nessun rischio imminente in questa fase», ma richiede di essere «monitorata».

A una domanda sulla sicurezza dell'impianto, il ministro ha confermato che il livello dell'acqua del suo bacino di raffreddamento dipende da quello del bacino idrico della diga di Kakhovka, ma «non vediamo alcun rischio imminente in questa fase».

Attualmente il bacino di raffreddamento ha un'altezza di «16,6 metri» e «il livello critico è a 12,7 metri» per poter alimentare i circuiti di raffreddamento dell'impianto. «Un rischio esiste, ma non ora», ha spiegato Galushchenko, riferendosi alle temperature estive e all'evaporazione.

17:28
17:28
Russi sulla difensiva a Zaporizhzhia

Sulla linea «di Zaporizhzhia, nell'area di Orichova, il nemico è attivamente sulla difensiva». Lo scrive su Telegram la viceministra alla difesa ucraina Hanna Malyar, sottolineando che sono in corso combattimenti anche nel sud dell'Ucraina, dove «le battaglie continuano per Velika Novosilka, in direzione di Novopalivsk», nell'oblast di Donetsk.

Sempre secondo la viceministra, le forze ucraine stanno pure conducendo «operazioni attive» in direzione di Bakhmut (est), dove «il nemico sta tentando senza successo di passare all'offensiva».

«I combattimenti continuano. In alcuni punti, il nemico cerca di passare all'offensiva, ma senza successo. Il nemico sta effettuando attacchi aerei e bombardamenti nelle direzioni di Kupyansk e Shakhtarsk. Sulle direzioni Avdiyiv e Lyman, il nemico ha tentato di avanzare, ma senza successo. I combattimenti continuano su Marinsky. I nostri difensori hanno respinto numerosi attacchi del nemico», ha scritto su telegram.

15:47
15:47
«È iniziata la controffensiva»

«La tanto attesa controffensiva dell'esercito ucraino contro le forze di occupazione russe è iniziata, aprendo una fase della guerra volta a ripristinare la sovranità territoriale dell'Ucraina e a mantenere il sostegno occidentale nella guerra». Lo scrive il «Washington Post» citando quattro fonti militari ucraine secondo cui le truppe di Kiev hanno intensificato i loro attacchi in prima linea nel sud-est del paese.

Due funzionari ucraini, tra cui una fonte vicina al presidente Volodymyr Zelensky, hanno confermato ad Abc News che è in corso una fase attiva della controffensiva ucraina.

15:07
15:07
Un morto e due feriti per un attacco russo su Kherson

Almeno una persona è morta e due sono rimaste ferite a seguito dei bombardamenti russi sulla città di Kherson colpita da gravi inondazioni dopo la distruzione della diga di Khakovka. Lo riferisce l'ufficio del procuratore generale dell'omonima regione su Telegram.

«Un civile è stato ucciso in città a causa di attacchi mirati da parte degli occupanti durante le misure di evacuazione. Altre due persone sono rimaste ferite. I dati sono in fase di verifica», hanno riferito le autorità, aggiungendo che anche in uno dei villaggi vicini, «quattro residenti locali sono rimasti feriti dai bombardamenti».

14:45
14:45
Zelensky visita le zone allagate di Mykolaiv

Dopo Kherson, il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky ha visitato la regione di Mykolaiv, anch'essa colpita dalle inondazioni provocate dalla distruzione della diga di Kakhovka.

«Regione di Mykolaiv. Abbiamo visitato la principale stazione di pompaggio della gestione dei canali del fiume Inhulets, allagata a causa della distruzione della diga Kakhovka. Le persone sono state evacuate dagli insediamenti allagati. Sul posto i soccorritori e le autorità. Stiamo fornendo alle persone acqua potabile e cibo essenziale», ha riferito Zelensky su Twitter.

14:40
14:40
«Con le inondazioni a rischio milioni di tonnellate di raccolti»

L'Ucraina potrebbe perdere diverse milioni di tonnellate di raccolti a causa delle inondazioni causate dalla distruzione della diga di Kakhovka nel sud del paese. Lo ha affermato oggi il ministero dell'Agricoltura ucraino, citato dal Guardian.

«Senza una fonte di approvvigionamento idrico, è impossibile coltivare ortaggi. Cereali e semi oleosi saranno coltivati utilizzando un modello estensivo con basse rese», ha riferito il ministero in una nota, aggiungendo che la distruzione della diga inonderà decine di migliaia di ettari di terreno agricolo nel sud dell'Ucraina e potrebbe trasformare almeno 500.000 ettari di terra senza irrigazione in «deserti».

Secondo il ministero, il terreno allagato richiederà una valutazione agroecologica completa delle condizioni del suolo e nella maggior parte dei casi dovranno essere applicati speciali metodi di ripristino del suolo.

14:31
14:31
«I russi hanno armi cinesi, Kadyrov le mostra in video»

Le forze russe avrebbero ricevuto armi di fabbricazione cinese, secondo l'emittente ucraina Rbc e il sito ucraino Defense Express. Lo dimostrerebbe un video, la cui pubblicazione il 6 giugno è attribuita a Ramzan Kadyrov.

Il video mostra il comandante delle truppe speciali cecene esibire un lotto di autoblindate militari «China Tiger», di cui se ne vedono otto, ricevuti dalla sua unità militare Akhmat.

I siti precisano che non è chiaro come i veicoli di produzione cinesi siano arrivati nella Federazione russa, precisando che potrebbero essere stati consegnati attraverso Paesi terzi, forse anche senza il consenso o la conoscenza di Pechino, che ufficialmente non fornisce armi a Mosca.

È «la prima volta che attrezzature cinesi sono state registrate al servizio delle truppe russe», scrive Rbc, sottolineando che l'autenticità del video è tuttavia ancora da verificare. «I veicoli corazzati "China Tiger" prodotti da Shaanxi Baoji Special Vehicles sono stati avvistati per la prima volta nella Federazione Russa» scrive a sua volta Defense Express.

Le macchine sono state viste in uno dei video pubblicati da Kadyrov su Telegram, che mostra le nuove armi e attrezzature militari acquistate per le esigenze dei «Kadyrov».

Le unità di Ramzan Kadyrov fanno formalmente parte della Guardia Russa e del Ministero degli Affari Interni della Federazione Russa. Le forze speciali cecene Akhmat hanno partecipato attivamente alla guerra in Ucraina sin dall'inizio dell'invasione su vasta scala.

13:58
13:58
Zelensky nega il coinvolgimento Kiev nella distruzione di Nord Stream

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha negato il coinvolgimento del suo governo nel sabotaggio ai gasdotti sottomarini Nord Stream 1 e 2, che portavano gas russo alla Germania e all'Europa attraverso il Baltico, saltati in aria in un sabotaggio dai contorni ancora oscuri nel settembre del 2022.

«Io sono il presidente e di conseguenza do io gli ordini. Niente del genere è stato compiuto dall'Ucraina. Non agirei mai in quel modo», ha affermato Zelensky in dichiarazioni rese all'editore tedesco Axel Springer citate da Al Jazeera.

Il leader ucraino ha inteso così rispondere ad un articolo del Washington Post di martedì in cui si affermava che i servizi d'intelligence USA avrebbero ricevuto indicazioni da quelli tedeschi e di altri Paesi europei circa un presunto piano di attacco militare ai gasdotti russi risalente ad almeno tre mesi prima delle esplosioni di settembre.

12:56
12:56
«Niente truppe NATO in Ucraina durante la guerra»

«I Paesi della NATO non introdurranno truppe nel territorio dell'Ucraina fino alla fine della guerra». Lo ha dichiarato ministro degli Esteri Dmytro Kuleba, citato da Rbc Ucraina.

«Fino alla fine del conflitto armato sul territorio dell'Ucraina, i Paesi stranieri non introdurranno le loro truppe nel territorio del nostro Paese», ha detto Kuleba, sottolineando che dopo che l'Ucraina sarà diventata membro dell'Alleanza, brigate ucraine saranno dispiegate in altri Paesi per la loro difesa.

La precisazione giunge dopo che l'ex segretario generale NATO Anders Rasmussen ha evocato la possibilità che alcuni Paesi dell'Alleanza decidano di schierare truppe sul terreno in Ucraina se i suoi stati membri non forniranno a Kiev significative garanzie di sicurezza al vertice di Vilnius dell'11 e 12 luglio.

10:58
10:58
Zelensky partecipa a una riunione operativa nel Kherson

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, annuncia di aver preso parte a una riunione operativa con i responsabili locali nella regione alluvionata di Kherson. Lo scrive lo stesso Zelensky sul suo canale Telegram, nel quale posta un filmato della riunione e filmati aerei della città capoluogo della regione allagata.

«Sono stati discussi molti problemi importanti: la situazione sul posto, l'evacuazione della popolazione dalle zone a pericolo di inondazione, l'eliminazione dell'emergenza causata dall'esplosione della diga e l'organizzazione degli aiuti vitali nelle aree allagate, oltre alle possibilità di ripristinare l'ecosistema della regione e alla valutazione della situazione operativa militare», scrive Zelensky su Telegram.

«È importante calcolare i danni e allocare i fondi per risarcire i residenti colpiti dal disastro e sviluppare un programma per compensare o trasferire le aziende nella regione di Kherson», conclude il leader ucraino.

«A Kherson, ho visitato un punto di guado dove la gente viene evacuata dalle aree inondate. Il nostro compito è di proteggere le vite e di aiutare la gente il più possibile. Ringrazio i soccorritori e i volontari! Ringrazio tutti coloro che sono coinvolti in questo compito».

In un filmato postato si vede Zelensky che stringe la mano ad alcuni soccorritori e scene di salvataggi di civili su battellini e gommoni.

10:20
10:20
«Diversi raid russi, due cannonate sui quartieri di Kherson»

«Nella giornata di ieri, malgrado le estese inondazioni, i russi hanno compiuto 34 bombardamenti, lanciato 193 proiettili di mortaio, colpi di cannone, razzi Grad e attacchi di droni, e ha anche sparato due proiettili d'artiglieria contro quartieri residenziali popolati della città di Kherson, in parte sommersa dalle acque del Dnipro».

È quanto afferma il governatore dell'Oblast ucraina di Kherson, Oleksandr Prokudin, in un messaggio mattutino sul suo canale Telegram, che aggiunge che non ci sono morti o feriti fra i civili.

08:42
08:42
«Dopo il crollo della diga cruciale l'integrità di Zaporizhzhia»

«È essenziale mantenere l'integrità del bacino di raffreddamento della centrale e del canale di scarico della centrale nucleare di Zaporizhzhia. È fondamentale che l'impianto disponga di acqua sufficiente per fornire il raffreddamento essenziale al sito nei mesi a venire», ha dichiarato il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) dopo l'esplosione della diga di Kakhovka, che rifornisce di acqua la centrale.

«Ora più che mai, la presenza rafforzata dell'Aiea presso la centrale nucleare di Zaporizhzhia è di vitale importanza per contribuire a prevenire il pericolo di un incidente nucleare e le sue potenziali conseguenze per la popolazione e l'ambiente in un momento di maggiore attività militare nella regione. La possibile perdita della principale fonte di acqua di raffreddamento dell'impianto complica ulteriormente una situazione di sicurezza nucleare già estremamente difficile e impegnativa», ha dichiarato il direttore generale dell'Aiea Rafael Mariano Grossi, che la prossima settimana sarà a Zaporizhzhia.

Nella centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia si sta lavorando per garantire la massima riserva di acqua di raffreddamento, nel caso in cui non sia più possibile accedere al vicino bacino di Kakhovka, il cui livello continua a scendere dopo che la diga a valle è crollata, ha affermato Grossi.

Il livello dell'acqua del bacino è sceso finora di circa 2,8 metri da quando la diga è esplosa martedì, raggiungendo i 14,03 metri, tuttavia, il tasso di perdita orario è leggermente rallentato. Se il livello scende sotto i 12,7 metri, la centrale nucleare non sarà più in grado di pompare l'acqua dal bacino al sito.

Il direttore generale dell'Aiea ha indicato che per prepararsi a questa eventualità, la centrale nucleare sta continuamente rifornendo le sue riserve d'acqua - tra cui il grande bacino di raffreddamento vicino all'impianto e i bacini di raffreddamento a pioggia più piccoli e i canali adiacenti - utilizzando completamente l'acqua del bacino di Kakhovka finché è ancora possibile. Quando saranno piene, queste fonti d'acqua saranno sufficienti a fornire alla centrale l'acqua necessaria per raffreddare i sei reattori e il combustibile esaurito per diversi mesi. Anche se i sei reattori di Zaporizhzhia sono tutti in modalità di arresto, hanno ancora bisogno di acqua di raffreddamento per evitare la fusione del combustibile e un possibile rilascio di materiale radioattivo, ha spiegato Grossi.

Stando a quanto dichiarato stamani su Telegram direttamente dal capo dell'amministrazione militare regionale ucraina di Kherson, Oleksandr Prokudin, «questa mattina il livello medio delle inondazioni è di 5,61 metri. 600 chilometri quadrati della regione di Kherson sono sommerse dall'acqua, il 32% dei quali sulla riva destra e il 68% sulla riva sinistra».

I servizi di emergenza russi citati dalla Tass hanno dal canto loro reso noto questa mattina che oltre 14.000 abitazioni sono state allagate dopo il crollo della diga e circa 4.300 persone sono state evacuate.

© AP/Planet Labs PBC 
© AP/Planet Labs PBC 
08:00
08:00
Rasmussen: «I Paesi NATO potrebbero dispiegare le truppe»

Alcuni Paesi della NATO potrebbero decidere di schierare truppe sul terreno in Ucraina se i suoi stati membri non forniranno a Kiev significative garanzie di sicurezza al vertice di Vilnius dell'11 e 12 luglio, ha dichiarato al Guardian l'ex segretario generale dell'alleanza Anders Rasmussen.

«Se la NATO non riesce a concordare un chiaro percorso per l'Ucraina, c'è una chiara possibilità che alcuni Paesi individualmente possano agire», ha detto Rasmussen. «Sappiamo che la Polonia è molto impegnata nel fornire assistenza concreta a Kiev e non escluderei la possibilità che si impegni ancora di più in questo contesto su base nazionale e sia seguita dagli Stati baltici, magari includendo la possibilità di truppe sul terreno».

L'ex segretario generale della NATO ha affermato che l'Ucraina dovrebbe ricevere prima del vertice garanzie di sicurezza scritte che comprendano la condivisione dell'intelligence, l'addestramento, la produzione di munizioni e la fornitura continua di armi prima del vertice.

07:25
07:25
«Cinque anni per la costruzione di una nuova diga-centrale»

La costruzione di una nuova diga e della centrale idroelettrica nel sito di Kakhovka richiederà almeno cinque anni e oltre un miliardo di dollari. Lo ha dichiarato il capo della compagnia energetica statale ucraina Ukrhydroenergo, Ihor Syrota.

«Si tratta di un complesso impianto idroelettrico che richiederà tempo per essere ricostruito», ha affermato Syrota spiegando che l'Ucraina non conosce ancora l'entità completa dei danni causati dalla distruzione della diga.

© AP/Planet Labs PBC
© AP/Planet Labs PBC
07:20
07:20
Il punto alle 7.00

Oggi, giovedì 8 giugno, è il 469.esimo giorno dall’inizio della guerra in Ucraina. Ecco i principali aggiornamenti delle scorse ore. Al centro dell’attenzione internazionale e delle due parti in conflitto, che si rimpallano le responsabilità, c’è ancora la diga di Nova Kakhovka, fatta esplodere causando un disastro ambientale e mettendo a rischio migliaia di persone.

«Circa 42 mila persone a rischio a causa delle inondazioni»
Circa 42.000 persone sono a rischio a causa delle inondazioni su entrambe le sponde del fiume Dnipro dopo che la diga Nova Kakhovka è stata fatta saltare in aria: il picco dell'onda alluvionale è previsto per oggi. Lo riporta il Guardian citando funzionari ucraini. Volodymyr Zelensky, sul sito web della presidenza ucraina, ha inoltre reso noto che «si è formata una chiazza di petrolio di almeno 150 tonnellate che viene trasportata dalla corrente verso il Mar Nero. Non possiamo ancora prevedere quanta parte delle sostanze chimiche, dei fertilizzanti e dei prodotti petroliferi stoccati nelle aree alluvionate finirà nei fiumi e nel mare. L'evacuazione delle persone dall'area allagata è in corso: quasi ottanta insediamenti sono a rischio».

Zelensky: «I russi sparano ai soccorritori nelle aree allagate»
Le forze russe stanno sparando ai soccorritori ucraini che tentano di raggiungere le persone intrappolate nelle aree colpite dalle inondazioni di Kherson, dopo la distruzione della diga di Nova Kakhovka. Lo ha detto ieri il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un'intervista al gruppo Axel Springer, riportata da Politico.eu. «Non appena i nostri soccorritori cercano di salvarli, vengono colpiti», ha affermato parlando di quanti stanno cercando di raggiungere i residenti delle città sulla sponda del fiume Dnipro occupata dai russi. «Dai tetti delle case allagate, la gente vede galleggiare persone annegate. Si possono vedere dall'altra parte. È molto difficile far uscire le persone dalla parte occupata della regione di Kherson - ha affermato Zelensky -. Quando le nostre forze cercano di tirarli fuori, vengono attaccati dagli occupanti a distanza». Sulla distruzione della diga, i russi «temono che inizieremo la controffensiva in questa direzione e vogliono rendere difficile la liberazione delle nostre aree - ha detto Zelensky -. Non ci hanno pensato due volte ad allagare anche i loro territori occupati. Non vedo altri motivi». Il presidente ucraino ha puntato il dito anche contro l'assenza delle organizzazioni umanitarie internazionali sulle aree allagate: «Non ci sono», ha affermato segnalando che l'Ucraina ha chiesto aiuto. «Non abbiamo ricevuto alcuna risposta - ha detto -. Sono scioccato».

Erdogan propone un'indagine internazionale sulla diga
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha proposto una commissione d'inchiesta internazionale sull'esplosione della diga di Kekhovka in Ucraina. La proposta nel corso di una telefonata con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Secondo il presidente turco la commissione d'inchiesta potrebbe essere formata da delegati di Russia, Ucraina, Turchia e Nazioni Unite, fa sapere l'agenzia di stampa turca Anadolu. Ankara è pronta a fare la sua parte per assicurare la pace tra Mosca e Kiev, ha aggiunto Erdogan durante la telefonata con Zelensky. Da parte sua Zelensky - nel corso della telefonata con Erdogan -, ha evocato le conseguenze umanitarie sulle inondazioni. «Ho avuto una conversazione telefonica con il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan. Ho parlato delle conseguenze umanitarie e ambientali dell'attacco terroristico russo alla diga di Kakhovka e in particolare, dei rischi per la centrale di Zaporizhzhia. Ho consegnato un elenco di urgenti necessità per eliminare il disastro», ha riferito Zelensky, scrive Ukrinform. Il leader ucraino ha anche osservato che la voce della Turchia è importante quando si tratta del ritiro delle truppe di occupazione russe dal territorio ucraino e del ritorno dalla prigionia russa delle nostre persone imprigionate illegalmente, in particolare dei tatari di Crimea. I presidenti dei due paesi hanno anche discusso della continuazione e dell'espansione dell'iniziativa sul grano. «Il ritorno al negoziato» tra Ucraina e Russia «dovrebbe essere l'idea dominante perché prevenire la perdita di vite ogni giorno è impossibile dal momento che il conflitto si protrae», ha affermato Erdogan, come fa sapere la presidenza della Repubblica di Ankara, durante la telefonata con Zelensky. La Turchia continuerà con i suoi sforzi per arrivare a una «pace giusta», ha aggiunto Erdogan.