Lagarde: «Prematuro dire dove si fermerà il calo dei tassi»

«In questo momento è prematuro dire dove il calo dei tassi d'interesse dovrà fermarsi», una decisione che «sarà basata sui dati economici» così come il ritmo, l'ampiezza e la sequenza delle prossime decisioni di politica monetaria.
Lo ha detto la presidente della Banca centrale europea (BCE) Christine Lagarde. L'ex ministra francese ha spiegato che la decisione di oggi «è stata presa all'unanimità» e «non c'è stata alcuna decisione se fosse la decisione giusta». Il taglio dei tassi da 50 punti base «non è proprio entrato nel dibattito» del Consiglio direttivo, che invece ha preso la decisione di ridurre i tassi di 25 punti base all'«unanimità».
La 69.enne si è espressa anche sulla congiuntura. «L'economia è in stagnazione nel quarto trimestre, e resterà debole nel breve termine. La manifattura è in contrazione, i servizi si espandono ma la fiducia dei consumatori si deteriora e la spesa delle famiglie non sale». Nonostante il quadro, «le condizioni per la ripresa restano», ha assicurato Lagarde.
«I dazi avrebbero globalmente un impatto negativo»
I dazi, di cui per ora ci sono solo voci ma nessun elemento concreto da prendere in considerazione, avrebbero «in generale un impatto globale negativo» per l'economia: lo ha detto la presidente della Banca centrale europea (BCE) Christine Lagarde.
Secondo la 69.enne è difficile dire se eventuali dazi USA avrebbero un effetto inflattivo o deflattivo per l'Eurozona, perché «ci sono molte variabili», ad esempio se il commercio troverà altre rotte, se ci sarà una rappresaglia. In ogni caso per adesso ci sono solo «voci, supposizioni» su eventuali mosse della nuova amministrazione Usa, ma «niente di tangibile che può essere integrato nelle stime» economiche di marzo.
La BCE guarda solo alle informazioni «consolidate» e secondo Lagarde a marzo la situazione non sarà ancora chiara. «Credo che a marzo saremo ancora nell'incertezza», ha spiegato l'ex ministra francese.