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Lago maggiore, recupero a rilento dell'imbarcazione affondata

«Siamo stati sorpresi da una tempesta mentre stavamo rientrando», hanno raccontato i sopravvissuti – Oggi i funerali dell'ex agente del Mossad, in Israele – Autopsie sui corpi delle vittime non ritenute necessarie
© KEYSTONE (EPA/PURICELLI)
Red. Online
31.05.2023 21:09

La sera del 28 maggio 21 persone, tra cui due membri dell'equipaggio, si trovano su una barca nel Lago Maggiore e vengono travolte da un «downburst». Il battello si ribalta e muoiono 4 persone: due italiani, moglie e marito di rispettivamente 53 e 62 anni, impiegati nell’Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica italiana (l'intelligence); un 53.enne nato in Israele che prima della pensione avrebbe militato nel Mossad (i servizi segreti israeliani); e una donna di 50 anni, russa (della città di Bryansk), in Italia con un permesso di soggiorno a tempo illimitato e moglie dello skipper. Tutte cose che sappiamo. Si parla di una festa di compleanno. Alcune indiscrezioni parlano di un incontro per scambi di documenti. Chi investiga ha detto alle agenzie di stampa che nella lente c'è solo l'accertamento dei fatti: «Il resto non è affar nostro». Tuttavia, qualcuno ammette che lo scenario è «peculiare» per la presenza di diversi esponenti dell'intelligence, in particolare israeliani.

Questa mattina, il rientro della salma in patria dell'israeliano deceduto, a una manciata di ore dal funerale celebrato alle 14 (ora svizzera), blindato e con divieto di accesso alla stampa. Un caro amico, un professionista che ha dedicato la sua vita alla sicurezza dello Stato di Israele per decenni, anche dopo il suo pensionamento: queste le parole usate dall'intelligence per descrivere il 53.enne. Un ex agente, ufficialmente non più operativo sul campo ma a detta della sua stessa agenzia «dedicato alla sicurezza del Paese» anche successivamente.

Oggi, al termine del terzo giorni di lavoro, gli specialisti hanno riportato in superficie il relitto, ma non sono ancora riusciti a trascinarlo a riva. Tracce di eventuali incontri operativi tra i due servizi di intelligence, sui quali ovviamente viene mantenuto il più stretto riserbo, potrebbero trovarsi proprio a bordo della Good…uria, l'imbarcazione della Love Lake SRL.

«Siamo stati sorpresi da una tempesta mentre stavamo rientrando», hanno raccontato i sopravvissuti, «in pochi attimi siamo finiti in acqua dopo che si è capovolta». Non ci sarebbe però stato modo di sentire nuovamente gli agenti del Mossad, vista la repentina ripartenza a bordo di un jet privato per «trasporti sensibili», arrivato direttamente da Israele, così come per quelli italiani, che avevano la necessità di rientrare immediatamente. Le autopsie sui corpi delle vittime, a quanto emerso, al momento non sono state ritenute necessarie, dopo l'esame del medico legale che ne ha accertato il decesso per annegamento.

Un «crocevia di spie»?

Sentiti come testimoni dai carabinieri nelle ore immediatamente successive al naufragio i 19 agenti dell'Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica italiana (Aise) e quelli del Mossad si sono limitati a dire rispettivamente: «Sono un funzionario della Presidenza del Consiglio» e «Faccio parte di una delegazione governativa israeliana». È quanto trapela dalle indagini coordinate dalla Procura di Busto Arsizio, stando all'AGI. Gli 007 forniranno le loro versione sulla dinamica dei fatti mentre potrebbero decidere di non rispondere in maniera esaustiva a domande sul perché si trovassero a Sesto Calende, se solo per partecipare alla gita in acqua per il compleanno di uno dei sopravvissuti israeliani o anche per uno scambio di informazioni.

I cittadini di Sesto Calende, ha dichiarato il vicesindaco Edoardo Favaron, «sono frastornati». «Nei bar ci si chiede come sia possibile che siamo diventati un crocevia di "spie" addirittura di tre Stati: Italia, Israele e, ora, come scrivono alcuni media, anche Russia ai cui servizi sarebbe stata vicina una delle vittime. È vero che ospitiamo realtà importanti come la Leonardo (il 27 maggio Sesto Calende ha ospitato le celebrazioni dei 100 anni dell'Aeronautica alla Training Academy di Leonardo, ndr), ma quello che è accaduto ci sorprende molto». Per domani il sindaco Giovanni Buzzi ha proclamato il lutto cittadino «vista la profonda commozione tra i cittadini, nella nazione e a livello internazionale, in particolare nelle comunità di appartenenza delle vittime».

Sui media italiani, poi, un'altra ipotesi: le partenze in fretta e furia sono state facilitate travalicando il confine dalla più vicina sponda svizzera del Lago Maggiore? Magari per il possibile espatrio di qualcuno? I contorni della vicenda restano tutti da chiarire.

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