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Sisma nel Pacifico
L'allarme è rientrato nelle Hawaii, il Giappone l'ha declassata per un'ampia fascia dell'arcipelago – Onde di tre metri si dirigono verso la Polinesia Francese – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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17:54
17:54
Alle Galapagos scatta l'allerta tsunami, evacuate le coste
Le autorità delle isole Galápagos, in Ecuador, hanno ordinato l'evacuazione precauzionale delle persone che vivono nelle zone costiere, dopo che il forte terremoto di magnitudo 8,8 in Russia ha attivato una rete di allerta nei porti dell'Oceano Pacifico.
Secondo l'Istituto oceanografico e antartico della Marina militare ecuadoriana, il sisma ha generato un potenziale spostamento di masse oceaniche che potrebbe tradursi in onde fino a 1,5 metri nelle zone più esposte del Paese. Nella sua valutazione, l'Istituto ha segnalato che esiste un «pericolo imminente di tsunami» e che la minaccia per le coste ecuadoriane è costantemente monitorata.
Di fronte a questo scenario, le misure preventive non si sono fatte attendere e nelle Galápagos, le autorità hanno attivato l'allerta per la regione insulare e disposto l'evacuazione preventiva delle spiagge e delle zone costiere.
«Uno tsunami arriva in Polinesia francese. Tutti i servizi dello Stato sono mobilitati per proteggere i nostri connazionali. Esorto alla vigilanza: seguite le istruzioni delle autorità locali. Il mio pieno sostegno agli abitanti delle isole Marchesi e a tutti i nostri connazionali nel Pacifico»: lo scrive in un messaggio pubblicato su X il presidente francese, Emmanuel Macron.
17:30
17:30
Sisma in Kamchatka da meccanismo tipico del Pacifico
All'origine del terremoto di magnitudo 8,6 avvenuto in Kamchatka c'è il meccanismo tipico di tutti i terremoti del Pacifico, compreso quello dell'11 marzo 2011 in Giappone.
«Sono generati dal movimento della placca del Pacifico, che sprofonda sotto la placca continentale», dice all'ANSA Alessandro Amato, del Centro allerta tsunami dell'Istituto Nazionale italiano di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e presidente per il Sistema di Allarme Rapido e Mitigazione degli Tsunami dell'Unesco.
La regione in cui la placca del Pacifico sprofonda sotto quella continentale, rileva il servizio geologico degli Stati Uniti Usgs, corrisponde all'arco chiamato Curili-Kamchatka, che si estende per circa 2.100 chilometri dall'isola giapponese di Hokkaido, lungo le Isole Curili, e la costa pacifica della penisola di Kamchatka, fino a terminare all'intersezione con l'arco delle Aleutine a sud delle Isole russe del Commodoro.
Questo movimento è responsabile della generazione della catena delle Isole Curili, dei vulcani lungo l'intero arco e della Fossa Curili-Kamchatka. Si calcola che la placca pacifica si stia muovendo verso nord-ovest a una velocità compresa fra i 79 millimetri l'anno registrati vicino all'estremità settentrionale dell'arco, e gli a 83 millimetri l'anno nella parte vicina a Hokkaido.
«La faglia coinvolta è lunga fra 400 e 500 chilometri lungo la direzione della costa», ha detto ancora Amato. «È stato inoltre registrato uno spostamento di molti metri dei due blocchi di faglia e »le repliche sono state moltissime: delineano tutta la zona della faglia«.
L'allerta tsunami è scattato dopo pochi minuti dal terremoto. »Anche l'Ingv lo aveva calcolato. Le prime onde si sono registrate in buona parte del Nord del Pacifico« e si prevede che successivamente dovranno spostarsi verso Sud, anche se è difficile immaginare con quale frequenza.
»È importante capire - rileva Amato - che lo tsunami non è un'onda, ma è un treno di onde che si susseguono, e spesso la prima non è la più forte. Per questo - aggiunge - è necessario un controllo costante della situazione, che si evolve progressivamente e che potrebbe durare per molte ore«. Le prime ondate, dell'altezza di tre metri, hanno raggiunto la Papua Nuova Guinea, secondo la mappa dell'Usgs.
Rispetto a uno degli tsunami più violenti e distruttivi, quello generato dal terremoto di Sumatra del 26 dicembre 2004, quello avvenuto oggi dopo il terremoto in Kamchatka è stato 5 volte meno grande in termini di energia. »La grande differenza rispetto ad allora è che nel 2004 non esisteva ancora un sistema di allerta tsunami.
17:03
17:03
Erutta il vulcano Klyuchevskoy
Il vulcano Klyuchevskoy, nella penisola russa della Kamchatka, ha iniziato a eruttare dopo il potente terremoto che ha scosso l'intero Pacifico. Lo riferiscono alcuni media internazionali citando Ria Novosti.
12:32
12:32
Il Giappone declassa l'allerta tsunami nel sud
Il Giappone ha declassato l'allerta tsunami per un'ampia fascia dell'arcipelago, ha annunciato oggi l'Agenzia meteorologica del Paese: rimangono invariate, invece, le allerte per le aree settentrionali.
Le allerte per la regione orientale del Giappone, Ibaraki, fino alla regione meridionale di Wakayama, sono state declassate ad «avvisi», si legge sul sito dell'Agenzia.
Onde di tsunami alte fino a 60 centimetri sono state registrate in vaste aree della costa pacifica del Paese in seguito al terremoto di magnitudo 8.8 che ha colpito la penisola di Kamchatka, in Russia.
Fino alla prima serata, era ancora in vigore l'allerta di evacuazione per quasi 2 milioni di persone emesso dall'Agenzia meteorologica, che copre zone dall'Hokkaido, nel nord dell'arcipelago, fino alla prefettura di Wakayama, a sud-ovest. I trasporti ferroviari, stradali e aerei lungo la costa orientale sono stati interrotti.
Onde fino a 60 centimetri hanno raggiunto dopo le 13:00 la città di Hamanaka nell'Hokkaido, e il porto di Kuji nella prefettura di Iwate. Un'onda di 20 centimetri è stata registrata nel quartiere di Harumi di Tokyo.
Il premier Shigeru Ishiba ha promesso di adottare tutte le misure possibili per garantire la sicurezza della popolazione, ordinando ai ministeri e alle agenzie di mitigare eventuali danni causati dallo tsunami.
L'allerta tsunami ha portato alla chiusura delle piste dell'aeroporto di Sendai nella prefettura di Miyagi, nel nord-est del Giappone, mentre i due operatori ferroviari, JR East e JR Central, hanno sospeso i servizi nelle zone costiere, e le spiagge della prefettura di Miyagi sono state chiuse.
Cautela anche tra le aziende: la Nissan ha interrotto la produzione negli stabilimenti delle prefetture di Kanagawa e Fukushima, così come gli operatori delle catene di mini-market, tra cui Seven-Eleven, che hanno temporaneamente chiuso centinaia di negozi lungo la costa del Pacifico.
11:56
11:56
Onde di tre metri verso la Polinesia francese
«Onde da tsunami fino a 1-3 metri sopra il livello del mare sono possibili lungo alcune coste» di diversi territori del Pacifico, tra cui la Polinesia francese, ha avvertito il Centro Nazionale Tsunami (PTWC) degli Stati Uniti.
«Il Laboratorio Geofisico ha informato l'Alto Commissario della Repubblica nella Polinesia francese di un potenziale impatto» sul territorio nella notte tra martedì e mercoledì.
11:40
11:40
Cosa è successo, dal punto di vista scientifico
Il terremoto di magnitudo 8.6 che si è verificato alle ore 01,24 svizzere del 30 luglio al largo della costa della Penisola della Kamchatka, in Russia, è tra i 10 più forti mai registrati, fa sapere l'Istituto Nazionale italiano di Geofisica e Vulcanologia.
L'evento, inoltre, è avvenuto in una zona di subduzione, dove una placca tettonica scorre sotto un'altra placca, che ha già prodotto altri due dei 10 terremoti più intensi al mondo: quello di magnitudo 9.0 del 1952, localizzato molto vicino a quello odierno, e quello di magnitudo 9.1 del 2011, il cui epicentro si trova un po' più a Sud.
La scossa di oggi è stata preceduta, nei giorni scorsi, da altre molto forti la cui magnitudo è arrivata fino a 7.4 e che hanno interessato la stessa area. Eventi di questa intensità si verificano tipicamente lungo la faglia che separa due placche tettoniche convergenti, com'è quella coinvolta. In un sisma di così grande energia, inoltre, potrebbe essere avvenuto uno scorrimento di diversi metri su un tratto di faglia lungo centinaia di chilometri, sottolinea l'Ingv. Il terremoto è poi stato seguito da 50 repliche di magnitudo superiore a 5, la più forte delle quali è arrivata a 6.9.
Per molti eventi di questo tipo il pericolo maggiore è lo tsunami, e infatti circa 10 minuti dopo sono state diramate allerte per tutti i Paesi che si affacciano sull'Oceano Pacifico. Le coste della Russia nelle vicinanze del terremoto sono state colpite da onde di qualche metro, quelle giapponesi, dove sono state disposte diverse evacuazioni preventive, da onde di circa un metro. Onde tra due e tre metri hanno colpito anche le Hawaii e lo tsunami è ora arrivato alle coste della California.
11:23
11:23
Alle Hawaii l'allerta rientra
L'allarme rientra alle Hawaii, dove nelle scorse ore si è assistito a un esodo di massa dalle città sulla costa orientale.
Secondo il Pacific Tsunami Warning Center, l'arcipelago non dovrebbe essere colpito da un'onda di grandi dimensioni. L'allerta tsunami è stata quindi declassata a livello "consultivo" e le persone possono ora fare rientro nelle proprie case.
11:19
11:19
Lo tsunami ha raggiunto la California
Secondo l'US National Weather Service, le onde hanno raggiunto anche la California intorno all'1 di notte (ora locale). Si tratta di onde di 1,3 metri.
Altre sono attese a breve. Secondo il servizio meteorologico nazionale avrebbero colpito anche la costa di Washington. Nel resto della costa occidentale Usa è in vigore un avviso di tsunami.
10:12
10:12
La grande onda sta arrivando
Finora il record è di cinque metri, sulla punta meridionale della penisola di Kamchatka. Ma la «grande onda» generata dal terremoto di questa notte deve ancora arrivare.
Sulla costa del distretto russo di Severo-Kurilsk i marosi hanno raggiunto un'altezza di cinque metri, ma non ci sono morti o feriti né danni gravi, ha riferito il governatore Valery Limarenko alla televisione Rossiya-24.

Le immagini provenienti da Kurilsk sembrano tuttavia in parte contraddirlo: almeno i danni alle infrastrutture appaiono ingenti. Riprese effettuate tramite droni nell'area del porto mostrano diversi stabilimenti completamente inondanti e devastati.
Per quanto riguarda le persone, ha assicurato il governatore all'agenzia russa Tass, non vi sarebbero per ora vittime. «I residenti si sono rifugiati rapidamente sulle alture e nessuno è rimato ferito».
In Giappone invece le onde sono arrivate a un'altezza di 1,30 metri, in particolare in un porto nella prefettura di Miyagi, nel nord del paese. Lo riferisce l'agenzia meteorologica giapponese (JMA) che mantiene un'allerta massima (previste onde fino a tre metri) lungo tutta la costa pacifica del paese.
Intanto lo tsunami ha raggiunto anche le isole Hawaii, con onde altre fino a 1,20 metri. Nell'arcipelago è in corso da ore un esodo di massa dalle zone costiere all'entroterra, con immagini di lunghe code e traffico intasato che stanno facendo il giro del web.