L'Austria difende il segreto bancario

Secondo il ministro degli Esteri non protegge manovre finanziarie illegali
AtseAnsa
08.04.2013 13:15

VIENNA - Il vicecancelliere e ministro degli Esteri austriaco Michael Spindelegger difende il segreto bancario: «L'Austria non è un paradiso fiscale», ha detto oggi in una conferenza stampa tenuta col vicepresidente del Parlamento Ue Othmar Karas a Vienna.Il segreto bancario, ha aggiunto, non può essere paragonato a un paradiso fiscale e «deve rimanere in vigore». L'Austria, ha aggiunto, non vuole proteggere nessuna manovra finanziaria illegale, «si tratta invece della tutela della sfera privata».«Il vicino non deve avere la possibilità di sapere quanto resta sul mio conto bancario», ha aggiunto il vicecancelliere. La reazione del ministro degli Esteri austriaco arriva all'indomani dell'apertura del Lussemburgo sull'ipotesi di allentare il segreto bancario. Il Granducato e l'Austria sono infatti gli unici due paesi dell'Ue che, in nome del segreto bancario, rifiutano lo scambio automatico di informazioni su conti correnti su richiesta dei giudici.Per l'Austria sarà però «molto difficile» mantenere il segreto bancario così com'è dopo la decisione di ieri del ministro delle Finanze del Lussemburgo. Lo ha detto la portavoce del commissario europeo per la fiscalità, Algirdas Semeta, annunciando che i servizi della Commissione europea sono già in contatto con il Lussemburgo. La portavoce ha aggiunto che Bruxelles si attende «una rapida approvazione» sulla direttiva per lo scambio automatico di informazioni bancarie bloccata da Austria e Lussemburgo.

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