L'autista lasciato a casa: «Solo De Rosa mi ha salutato»

Dopo quarant’anni sulle strade senza mai un incidente, non si sarebbe aspettato un trattamento del genere. Non avrebbe mai immaginato di essere scaricato da quei consiglieri di Stato che per lungo tempo ha scarrozzato ovunque e ognora. «Sono deluso, speravo in un po’ di comprensione, almeno in un po’ di umanità, invece mi hanno lasciato a casa e nessuno si è più fatto sentire, il solo Raffaele De Rosa mi ha cercato per esprimermi la sua vicinanza», racconta un autista governativo, ormai ex, che quest’anno è stato lasciato a casa a seguito di alcuni problemi di salute.
«Ho iniziato a lavorare come autista nel 1985 per la Danzas - spiega -. Il mio primo viaggio è stato da Bellinzona a Catania. Sono sempre stato impiegato nel privato finché dieci anni fa l’allora cancelliere Giampiero Gianella mi ha cercato per il servizio auto del Consiglio di Stato. Ci siamo incontrati e il giorno dopo ho iniziato a lavorare. Il lavoro mi piaceva molto, permetteva di conoscere tanta gente nuova. Dopo due anni sono stato nominato. È andato tutto bene finché nel 2023 ho avuto qualche problema di salute. Sono stato ricoverato in cure intense e ho dovuto fare tre interventi, più un altro intervento quest’anno».
È a questo punto che l’autista è stato lasciato a casa. All’età di 59 anni. «Io avrei sperato di poter lavorare ancora qualche anno, almeno quanto basta per andare in pensione anticipata - afferma -. Ero disposto a fare qualsiasi cosa, in qualsiasi ufficio. Avevo già lavorato otto mesi in messaggeria e avrei potuto tornarci. Ma non c’è stato nulla da fare».
Allo scoccare dei sessant’anni, l’ex autista si ritrova quindi a terra. «Ho ricominciato a fare l’autista, perché a livello di salute sto di nuovo meglio - spiega -. Solo che invece di portare in giro i consiglieri di Stato adesso trasporto gli anziani e i malati come volontario per la Croce Rossa. Almeno così non resto a casa e faccio del bene. Però la delusione non è ancora smaltita. Mi sono sentito trattato davvero come un numero».