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Lavrov: «Espansione della NATO guidata dalle stesse ambizioni delle politiche hitleriane»

Wagner: «A Bakhmut morti 50.000 ucraini e 20.000 russi» – L'Ucraina: «La Russia ha schierato d'urgenza la fregata Admiral Makarov nel Mar Nero» – L'intelligence di Kiev: Zaporozhzhia «utilizzata come base logistica e militare» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Lavrov: «Espansione della NATO guidata dalle stesse ambizioni delle politiche hitleriane»
Red. Online
24.05.2023 06:14
23:43
23:43
«Facciamo il possibile per far volare presto gli F-16»

«Stiamo facendo tutto il possibile per ridurre i tempi» perché i «nuovi potenti velivoli (F-16) pilotati da ucraini possano cominciare a volare nei cieli ucraini». E «il primo F-16 ucraino sarà il segnale più forte dal mondo che la Russia perderà per colpa della sua aggressione, diventando più debole e isolata»: lo ha dichiarato Volodymyr Zelensky in un discorso serale postato dal sito ufficiale della presidenza ucraina. «È chiaro - ha continuato - che questo passo globale permetterà di espandere le nostre capacità difensive, perché è solo con aerei potenti che un sistema di difesa aereo può essere completo», ha aggiunto Zelensky.

22:14
22:14
Podolyak: «La controffensiva è in corso da giorni»

«La controffensiva è già in corso da giorni, è una guerra intensa lungo 1.500 chilometri di confine, ma le azioni sono già partite». Lo ha detto in un'intervista al telegiornale italiano Tg1 Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

«Noi non vogliamo colpire il territorio russo, useremo le armi che ci avete dato per distruggere le posizioni russe sui territori che Mosca ha occupato, compresi Donbass e Crimea», ha aggiunto Podolyaky.

«Oggi abbiamo i missili a lungo raggio 'Storm Shadow', i Leopard, i sistemi antimissilistici che ci hanno dato Francia e Italia. Gli F-16 ci permetteranno finalmente di chiudere lo spazio aereo. Il paradosso è che se li avessimo avuti un anno fa la guerra sarebbe già finita», ha detto ancora.

22:07
22:07
«Ci sarebbe l'intelligence ucraina dietro all'attacco con il drone al Cremlino»

L'attacco con drone sul Cremlino all'inizio del mese è stato probabilmente orchestrato da una delle divisioni speciali militari o di intelligence ucraine. Lo riporta il New York Times citando fonti dell'intelligence americana, secondo le quali non è chiaro quale divisione abbia condotto l'attacco e se il presidente Volodymyr Zelensky ne fosse al corrente. La conclusione è stata raggiunta sulla base di alcune comunicazioni intercettate.

20:21
20:21
Partigiani russi: «Successo a Belgorod, arriveremo a Mosca»

L'operazione a Belgorod «è stata un successo» e «verremo di nuovo. A Belgorod, Bryansk, Kursk, Voronezh, Rostov, Mosca». Lo hanno dichiarato i gruppi di resistenza russi Legione Libertà della Russia e Rdc incontrando i giornalisti al confine dell'Ucraina di ritorno dalle azioni a Belgorod.

«La nostra lotta continua, l'operazione ha avuto successo e i suoi obiettivi sono stati raggiunti», ha affermato 'Caesar', portavoce della Legione Libertà in una dichiarazione rilanciata su Telegram. I combattenti «verranno di nuovo, a Belgorod, Bryansk, Kursk, Voronezh, Rostov, Mosca. Aspettateci», ha aggiunto.

«Abbiamo catturato una grande quantità di equipaggiamento e fatto prigionieri», ha detto Caesar. I due gruppi hanno riportato che «le perdite totali per l'operazione ammontano a 2 morti e 10 feriti» tra i ribelli, «in contrasto con le dichiarazioni ipocrite dei propagandisti». Secondo il portavoce, per realizzare l'operazione «insieme all'Rdk sul territorio della Russia abbiamo utilizzato l'equipaggiamento che l'esercito degli zombi del Cremlino aveva portato via dalle forze armate ucraine vicino a Bakhmut».

«Nella regione di Belgorod, abbiamo assistito alla mancanza di scrupoli e alla crudeltà delle truppe di Putin» che «con cannoni e gli aerei lavoravano in città pacifiche», è l'accusa di Caesar che ha parlato di truppe russe «completamente impreparate alla resistenza» dei ribelli russi. «Sono demoralizzate e impreparate, e praticamente non hanno opposto resistenza, nonostante l'enorme superiorità numerica», ha dichiarato.

17:04
17:04
«False le notizie sul ferimento di Zaluzhny»

«Bugie». Così il Centro per le comunicazioni strategiche (Spravdi) del governo ucraino ha bollato le ultime notizie diffuse dai media russi sul ferimento del comandante in capo delle Forze armate ucraine Valeriy Zaluzhny all'inizio di maggio.

«Una bugia: i falsi del Cremlino hanno lanciato un altro "flash" che, a seguito di un attacco missilistico russo, il comandante Valery Zaluzhny è stato gravemente ferito», scrive il centro su Telegram, sottolineando che «è falso e di questo c'è la conferma video». Lo Spravdi ha condiviso poi un filmato che mostra l'intervento online del generale a una conferenza a Odessa il 20 maggio.

15:18
15:18
Zaporozhzhia «utilizzata come base logistica e militare»

I russi continuano a portare uomini e mezzi dentro vicino a ciascuna delle unità di potenza della centrale nucleare occupata di Zaporozhzhia che è « effettivamente utilizzata come base logistica e militare».

Lo denuncia la direzione principale dell'intelligence di Kiev come riportano i media ucraini. «Nonostante i numerosi appelli dell'Aiea e dei leader mondiali, gli occupanti non riducono la loro presenza nella centrale nucleare di Zaporizhzhia. Ora sul territorio delle unità di potenza n. 1, 2, 4 sono presenti in modo permanente personale russo, veicoli blindati e camion».

14:56
14:56
«Ferito alla testa comandante delle forze armate»

Il comandante in capo delle Forze armate ucraine Valeriy Zaluzhny ha riportato ferite alla testa e da schegge in un attacco missilistico delle truppe russe contro un posto di comando nei pressi di Kherson (sud) all'inizio di maggio. Lo scrive Ria Novosti.

Secondo le fonti dell'agenzia di stampa statale russa Ria Novosti, il generale Zaluzhny ha subito un trauma cranico e ferite multiple da schegge durante un attacco delle forse russe a un posto di comando ucraino vicino al villaggio di Posad-Pokrovskoye, nelle vicinanze di Kherson.

È stato trasportato a Mykolaiv per i primi soccorsi e successivamente in elicottero all'ospedale militare di Kiev.

Secondo una fonte «le condizioni del comandante in capo sono complicate da una malattia pregressa: vivrà, ma non potrà fare il suo lavoro».

14:09
14:09
«A Bakhmut morti 50.000 ucraini e 20.000 russi»

Nella battaglia di Bakhmut sono stati uccisi 50'000 soldati ucraini e altri 50-70'000 sono rimasti feriti. Mentre tra le file della Wagner gli uccisi sono stati 20'000, di cui la metà erano ex detenuti arruolati nella compagnia privata militare. Lo ha detto il capo della stessa Wagner, Yevgeny Prigozhin, in un'intervista al politologo Konstantin Dolgov, ripresa dalla testata RBC.

Per la battaglia, ha sottolineato Prigozhin, erano stati arruolati 50'000 detenuti russi, il 20% dei quali è rimasto ucciso.

13:52
13:52
L'OMS condanna gli attacchi russi al sistema sanitario

Una risoluzione che condanna gli attacchi russi al sistema sanitario ucraino è stata adottata oggi dall'Assemblea mondiale della sanità di Ginevra - l'organo legislativo dell'Organizzazione mondiale della sanità -, in un'ulteriore dimostrazione di sostegno a Kiev.

Il testo, che chiede a Mosca di «cessare immediatamente tutti gli attacchi agli ospedali e alle altre strutture sanitarie» in Ucraina, è stato adottato con 80 voti a favore e 9 contrari, tra cui Russia e Cina.

Le persone anziane hanno sofferto e sono morte a un tasso sproporzionatamente alto a partire dal momento dell'invasione russa dell'Ucraina, si legge nel rapporto delle Nazioni Unite, con alcuni che sono morti perché gli è stato impedito di andare a prendere medicine o di lasciare gli scantinati, come riporta il «Guardian».

13:51
13:51
Mosca schiera con urgenza la fregata nel Mar Nero

La Russia ha schierato d'urgenza la fregata Admiral Makarov nel Mar Nero, secondo il portavoce del Comando operativo meridionale ucraino Vladislav Nazarov, citato da Unian.

«Pertanto, abbiamo fino a otto missili Kalibr nel Mar Nero. Prestate attenzione agli avvisi di raid aerei. Rimanete nei rifugi nelle regioni in cui è stata dichiarata» l'allerta, ha detto Nazarov.

12:19
12:19
Le autorità della Crimea vogliono nazionalizzare la casa a Yalta di Zelensky

Le autorità della Crimea hanno deciso di nazionalizzare l'appartamento di Yalta della famiglia del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha dichiarato Sergei Aksyonov, capo dell'amministrazione della penisola annessa unilateralmente da Mosca nel 2014. Lo riporta Interfax.

«Un'altra serie di beni, grandi aziende vinicole, istituzioni finanziarie, l'appartamento del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e altre proprietà di tutti coloro che contribuiscono al regime anti-russo in Ucraina saranno presi in considerazione nella sessione parlamentare di oggi», ha scritto Aksyonov su Telegram.

E ha ringraziato il presidente del consiglio di Stato della Crimea Vladimir Konstantinov e i parlamentari per aver nazionalizzato le proprietà degli oligarchi ucraini. «Come ho promesso, i nemici della Russia non faranno soldi nella Crimea russa», ha detto Aksyonov.

I funzionari della Crimea hanno dichiarato in precedenza che la famiglia Zelensky possiede un appartamento nella residenza dell'imperatore a Livadiya.

Nell'ottobre 2022, il consiglio di Stato della Crimea ha modificato la risoluzione «sulla gestione della proprietà della Repubblica di Crimea» per consentire il riconoscimento dei beni di Stati e cittadini stranieri come proprietà della Repubblica.

11:55
11:55
Ucraina: 2 morti nelle ultime 24 ore

Due civili sono stati uccisi e altri 17 sono rimasti feriti negli attacchi russi delle ultime 24 ore in Ucraina: lo hanno reso noto le autorità locali, come riporta il "Kyiv Independent".

Le regioni prese di mira sono Sumy, Chernihiv, Kharkiv, Kherson, Zaporizhzhia, Dnipropetrovsk, Mykolaiv, Luhansk e Donetsk. Le vittime sono state segnalate nella regione di Kherson, nel sud dell'Ucraina, che è stata colpita 64 volte. Nella regione di Zaporizhzhia le truppe russe hanno lanciato ieri 102 attacchi, ma non si segnalano vittime o feriti.

11:26
11:26
Belgorod, «nessun combattente ucraino è entrato nel territorio della Russia»

Durante l'operazione nella regione russa di Belgorod, nessun combattente ucraino è entrato nel territorio della Russia: lo riporta il New York Times, che cita un alto funzionario ucraino che ha voluto mantenere l'anonimato.

Secondo quest'ultimo, l'esercito ucraino fornisce sostegno ai combattenti e sta proteggendo il confine dell'Ucraina in caso di un contrattacco russo.

La fonte ha poi affermato che nessun combattente ucraino è entrato in territorio russo.

10:47
10:47
Nuove azioni in tre regioni russe

Il segretario del Consiglio nazionale di sicurezza e difesa ucraino Oleksiy Danilov ha parlato in tv di nuove azioni in tre regioni russe, dopo quelli che Mosca ha definito operazioni di sabotatori nella regione di Belgorod: «ci saranno dei passi avanti in altre regioni di confine della Russia finché il regime criminale di Putin non porrà fine alla sua guerra contro l'Ucraina. I russi non si sentiranno al sicuro in nessun angolo della Federazione», ha detto, come riporta Unian.

«Bryansk, Kursk, Voronezh e altre regioni non possono essere sicure, dato il numero di cittadini russi che sono contro il regime», ha aggiunto Danilov.

10:44
10:44
Putin: «Cresce l'instabilità globale»

«Cresce l'instabilità globale, i vecchi focolai di tensione si espandono e ne emergono di nuovi in varie regioni». Lo afferma il presidente russo Vladimir Putin, secondo la Tass, sostenendo che «la crisi energetica e alimentare è provocata dagli Stati Uniti e da altri paesi occidentali».

La Russia ha a cuore i suoi legami di amicizia con molti paesi ed è intenzionata a promuovere queste relazioni, ha ancora detto Putin in occasione dell'11esimo incontro internazionale degli Alti rappresentanti per le questioni di sicurezza.

«Apprezziamo il fatto che la Russia ha numerosi alleati e partner in tutte le regioni e i continenti. Abbiamo sinceramente a cuore i legami storicamente forti, amichevoli e di vera fiducia con i paesi asiatici, africani e latinoamericani. E continueremo a promuoverli», ha aggiunto.

10:42
10:42
Un ferito a Belgorod

Un uomo è rimasto ferito la notte scorsa alla periferia del villaggio di Terezovka, nella regione russa di Belgorod, in seguito ai bombardamenti delle forze armate ucraine: lo scrive su Telegram il governatore della regione, Vyacheslav Gladkov.

Gladkov ha inoltre reso noto che a Novaya Tavolzhanka un ordigno è stato sganciato da un drone sopra un'abitazione ma non è esploso, precisando che non ci sono state vittime o danni. I servizi di emergenza si trovano sul posto, ha aggiunto.

10:40
10:40
«A Bakhmut non è rimasto nessun civile»

A Bakhmut non è rimasto nessun civile: lo ha detto il capo della autoproclamata repubblica di Donetsk Denis Pushilin, come riporta Ria Novosti.

«Per quanto riguarda i civili, ieri abbiamo attraversato quasi tutta la città, non abbiamo visto alcun civile. Wagner ha evacuato i civili non appena sono stati trovati. Pertanto, secondo loro, non ci sono civili in città», ha detto in onda sul canale televisivo «Russia 24».

10:39
10:39
«L'attuale espansione della NATO è guidata dalle stesse ambizioni delle politiche hitleriane»

L'attuale espansione della Nato è guidata dalle stesse ambizioni delle politiche hitleriane: lo ha detto il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov in occasione di un incontro internazionale di alti rappresentanti per le questioni di sicurezza. Lo riporta la Tass.

«In effetti, l'espansione sconsiderata della Nato riflette le stesse idee di quelle che guidavano la politica della 'Drang nach Osten' (Spinta verso l'est) di (Adolf) Hitler», ha affermato Lavrov.

«In realtà e di fatto de jure, i paesi della Nato sono direttamente coinvolti nel conflitto, combattendo per Kiev», ha affermato il ministro degli esteri russo. «Queste politiche irresponsabili aumentano significativamente i rischi di un confronto militare diretto tra potenze nucleari», ha aggiunto.

09:29
09:29
«Numerosi attacchi di droni» a Belgorod

«La notte non è stata del tutto tranquilla. Ci sono stati numerosi attacchi di droni. La maggior parte dei sistemi di difesa aerea ha retto, ma ci sono danni a Belgorod: auto, case private, edifici», ha riferito il governatore della regione russa di Belgorod Vyacheslav Gladkov su Telegram, secondo cui non ci sono state vittime.

«Un gasdotto è stato danneggiato nel distretto di Grayvoron, è in corso un incendio. Si stanno ripristinando le reti elettriche, danneggiate durante l'ingresso del gruppo di sabotaggio lunedì. Tutti i lavori di ripristino dell'alimentazione elettrica nel distretto di Grayvoron saranno completati oggi - ha sostenuto -. Successivamente saranno ripristinati l'approvvigionamento idrico e le comunicazioni cellulari».

Il governatore ha spiegato che al momento nella regione le forniture di servizi continuano a essere interrotte e oltre 500 persone sono sfollate.

«Ho anche ricevuto ulteriori informazioni dal distretto di Yakovlevsky. Di notte, ordigni esplosivi sono stati sganciati due volte dai droni nel villaggio di Tomarovka su due edifici amministrativi. Non ci sono stati incendi, morti o feriti», ha scritto.

08:58
08:58
Mosca costretta a rivedere i piani dopo gli attacchi a Belgorod

Gli attacchi nella regione russa di Belgorod da parte di militanti russi che combattono al fianco dell'Ucraina potrebbero costringere Mosca a schierare un maggior numero di forze lungo il confine invece che in prima linea, dove è attesa la grande controffensiva di Kiev. Lo sostiene Andriy Zagorodnyuk, un ex ministro della difesa ucraino oggi consulente del governo di Kiev, come riporta il «New York Times».

Per questo, Zagorodnyuk definisce le operazioni a Belgorod una «pietra miliare» della guerra. «I russi vedranno che ci sono problemi tra i loro stessi cittadini, quindi l'idea di una Russia unificata sarà seriamente danneggiata», aggiunge.

Concorda con Zagorodnyuk il capo politico dei militanti russi della legione Libertà della Russia, l'ex deputato Ilya Ponomarev: «pensiamo che ora debbano riconsiderare la situazione e dispiegare più forze lungo il confine ucraino», ha detto in un'intervista al «New York Times» aggiungendo che il gruppo ha catturato una decina di guardie di frontiera russe.

«Gli ucraini stanno cercando di spingere i russi in diverse direzioni per aprire dei varchi - osserva l'analista del Royal United Services Institute, Neil Melvin, in un'analisi della situazione pubblicata sul sito dell'agenzia di stampa Reuters -. I russi sono costretti a inviare rinforzi».

08:30
08:30
«Le forze di Mosca non sono pronte a resistere alle incursioni nella regione russa di Belgorod»

Le forze di Mosca non sono pronte a resistere alle incursioni nella regione russa di Belgorod da parte di gruppi anti-governativi che combattono al fianco dell'Ucraina: lo ha detto il fondatore del Gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, in un'intervista al blogger filo-Cremlino Konstantin Dolgov, come riporta il «Kyiv Independent».

«I gruppi del Corpo dei volontari russi stanno entrando senza vergogna nella regione di Belgorod», ha affermato Prigozhin, e le forze armate russe «non sono assolutamente pronte a resistere».

Prigozhin ritiene inoltre che l'Ucraina abbia attualmente uno degli eserciti più forti del mondo. Gli ucraini, ha spiegato, sono «altamente organizzati, altamente addestrati, la loro intelligence è ai massimi livelli e possono operare con uguale successo con qualsiasi sistema militare, compresi quelli sovietici e della Nato».

06:15
06:15
Il punto alle 06.00

«La Russia sta passando momenti difficili», ma ciò porterà a «un forte consolidamento». Lo ha detto, ieri, il presidente Vladimir Putin durante una cerimonia per la consegna di onorificenze a personale del settore pubblico. «Oggi è un momento particolare - ha sottolineato Putin - per il nostro consolidamento e il rafforzamento del nostro sentimento nazionale, del desiderio di rafforzare in ogni modo le basi della nostra spiritualità, creare le condizioni nelle sfere dell'economia, della produzione e dell'educazione dei nostri giovani per garantire un futuro incondizionato del nostro Paese».

«L'addestramento dei piloti per gli F-16 è già iniziato in diversi Paesi. Servirà del tempo ma prima è meglio è. La porta è aperta per la fornitura dei jet. È sempre la stessa, come per i tank Leopard: discutiamo, all'inizio tutti sono riluttanti ma alla fine arriva la decisione di fornire il supporto militare perché è assolutamente necessario affinché l'Ucraina si difenda». Lo ha detto l'Alto rappresentante UE per la politica estera, Josep Borrell, al Consiglio Difesa a Bruxelles. Borrell ha poi aggiunto che uno dei Paesi dove è iniziato l'addestramento degli F-16 è la Polonia.

Intanto, gli Stati Uniti hanno preso le distanze dagli attacchi da parte di gruppi armati nei pressi di Belgorod, in territorio russo vicino al confine con l'Ucraina, che Mosca afferma esser stati portati avanti da terroristi ucraini. Lo afferma la Bbc citando un portavoce del Dipartimento di Stato, Matthew Miller, secondo cui Washington «non incoraggia e non agevola attacchi all'interno della Russia». Il portavoce si è detto «scettico» sui reportage e le ricostruzioni via social secondo cui coloro che hanno effettuato gli attacchi erano equipaggiati con mezzi di produzione USA, aggiunge l'emittente Gb. Kiev ha affermato di non essere responsabile degli attacchi, che invece asserisce sarebbero stati effettuati da gruppi paramilitari russi che si oppongono al presidente Vladimir Putin. Ieri gli attacchi hanno provocato l'evacuazione della regione di Belgorod. Diversi civili sono rimasti feriti, e secondo Mosca una donna di 82 anni è morta durante la fuga.