Svizzera

Le Camere federali approvano il preventivo 2026

Esso prevede entrate complessive per circa 90,4 miliardi di franchi e spese per 91,1 miliardi
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Ats
19.12.2025 10:42

Le Camere federali hanno approvato oggi il preventivo 2026 della Confederazione, accettando entrambe le proposte della Conferenza di conciliazione. Esso prevede entrate complessive per circa 90,4 miliardi di franchi e spese per 91,1 miliardi.

Il Consiglio nazionale l'ha sostenuto con 127 voti a 67. Solo l'UDC si è opposta, chiedendo più austerità, alla luce della difficile situazione economica. In precedenza gli Stati lo hanno accolto all'unanimità.

Tra i crediti decisi dal legislativo, spiccano i settanta milioni supplementari per gli armamenti - ciò che porta il budget complessivo del settore a 2,7 miliardi - dieci per la sicurezza informatica e quasi due per l'Ufficio federale di polizia (Fedpol). Le due Camere hanno pure trovato un'intesa per stanziare dieci milioni a sostegno dei viticoltori e, sempre in ambito agricolo, altri dieci per il vaccino contro la febbre catarrale ovina.

Spesso è stata la sinistra a dover cedere, come sul finanziamento del collegamento ferroviario notturno Basilea-Malmö, ai quali non sono stati concessi i dieci milioni per entrare in servizio ad aprile. Lo schieramento rosso-verde l'ha però spuntata per quanto riguarda il milione supplementare per combattere la violenza contro le donne.

Inizialmente respinto dal Consiglio nazionale, è stato infine accettato di fronte all'indignazione popolare. In totale, l'importo stanziato per l'Ufficio federale per l'uguaglianza fra donna e uomo ammonta a poco più di 18 milioni, 2,5 milioni in più rispetto a quanto previsto dal governo.

La sinistra difendeva anche la cooperazione internazionale e il sostegno alle ONG della Ginevra internazionale. In questo ambito sono stati decisi dei tagli, anche se molto inferiori a quelli previsti dal Consiglio nazionale. La dotazione per la cooperazione internazionale ammonta a poco più di 800 milioni, 16 milioni in meno rispetto a quanto inizialmente previsto, mentre quella per le ONG è di 300 milioni, ovvero 5 milioni in meno.

Il Centro e il PLR hanno svolto il ruolo di mediatori in questi dossier, e i loro compromessi hanno spesso ottenuto la maggioranza. Questa tendenza si è osservata anche nel caso del numero d'emergenza antiveleni Tox Info Suisse, il cui futuro è a rischio e per il quale alla fine sono stati stanziati 1,5 milioni.

Il Parlamento ha invece tagliato in modo significativo i fondi previsti per l'amministrazione federale, seguendo la linea intrapresa questa settimana dal Consiglio degli Stati sul pacchetto di risparmi per il periodo 2027-2029.

Infine, oggi il Parlamento ha rinunciato a tagliare sei milioni di franchi a Svizzera Turismo. Il Nazionale avrebbe voluto destinare meno fondi alla pubblicità all'estero, ma ha desistito di fronte alla volontà degli Stati di mantenerli.