Le migliaia di telefonate del terrorista in carcere

Il jihadista Sid Ahmed Ghlam, accusato di aver pianificato un attentato e ucciso una giovane, ha chiamato fra gli altri più volte gli attentatori di Parigi
Ats
29.04.2016 20:34

PARIGI - Sospettato di aver pianificato un attentato contro una chiesa alla periferia di Parigi e di aver ucciso la giovane Aurelie Chatelain, il jihadista Sid Ahmed Ghlam, pur rinchiuso in isolamento nel carcere di Fresnes, a est di Parigi, avrebbe fatto migliaia di telefonate con il cellulare dalla sua cella. Lo rivela Le Figaro.

Il giornale aggiunge dettagli inquietanti: Ghlam era in contatto con diversi terroristi coinvolti negli attentati di Parigi e faceva parte del gruppo di integralisti del XIX arrondissement, come i fratelli Kouachi della strage a Charlie Hebdo. Le telefonate di Ghlami si sarebbero misteriosamente interrotte il 13 novembre, giorno delle stragi.

Una scheda sim con la traccia di migliaia di chiamate è stata ritrovata nella cella di Sid Ahmed Ghlam, che nei primi sei mesi di detenzione avrebbe quindi tranquillamente continuato a chiamare, passando il suo tempo al telefono. Nel carcere di Fresnes, al contrario, era in isolamento e non poteva avere contatti neppure con gli altri detenuti.

Fonti dell'inchiesta parlano di sistemi in uso fra i detenuti per far passare oggetti da cella a cella e che sarebbero serviti, fra l'altro, ad evitare che i servizi penitenziari - in due perquisizioni - scoprissero il telefono. Ghlam nega ogni responsabilità nell'omicidio di Aurelie Chatelain, uccisa nella sua auto che il jihadista voleva rubare. E afferma che quel giorno doveva essere commesso un attentato che, grazie al suo intervento, non ci fu.