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Le notizie false utilizzate per accreditare la teoria del complotto transmisogina contro Brigitte Macron

A fine luglio ha fatto il giro del mondo la notizia che Emmanuel e Brigitte Macron hanno denunciato per diffamazione Candace Owens, influencer e podcaster statunitense di destra con milioni di follower: ecco perché
©CHRISTIAN LIEWIG / POOL
Facta.News
17.08.2025 06:00

A fine luglio ha fatto il giro del mondo la notizia che Emmanuel e Brigitte Macron hanno denunciato per diffamazione Candace Owens, influencer e podcaster statunitense di destra con milioni di follower, che ha diffuso sui suoi canali social la falsa teoria del complotto transmisogina secondo cui la moglie del presidente francese sarebbe in realtà un uomo. In passato, i coniugi avevano già denunciato per diffamazione altre due donne che sul proprio canale YouTube aveva affermato senza prove che Brigitte Macron era una donna transgender nata uomo.

Questa teoria cospirativa infondata contro la moglie del presidente francese Macron non è una novità e rientra nelle speculazioni denominate «transvestigazioni». Con questo termine si indicano le «indagini» complottiste che – basandosi su interpretazioni anatomiche campate per aria, pseudo-medicina, misoginia e omolesbobitransfobia – puntano a smascherarela cosiddetta «Elite Gender Inversion» (EGI), ossia «l'inversione di genere delle élite».

Stando a questa teoria, la maggior parte delle celebrità e dei politici mentirebbe sul loro reale genere. I bersagli preferiti di questi complottisti sono le donne di potere e le compagne di leader invisi all'estrema destra, come ad esempio Michelle Obama, moglie dell'ex presidente statunitense, l'ex premier neozelandese Jacinda Arden e Begoña Gómez, moglie del primo ministro spagnolo Pedro Sanchez. È importante precisare che se anche queste teorie possono sembrare assurde, in realtà inquinano il dibattito pubblico e legittimano discorsi d'odio contro comunità già prese di mira.

Dopo la forte reazione dei coniugi Macron a simili tesi cospirative, sui social sono iniziate a circolare contenuti che hanno tentato di delegittimare la denuncia e al contempo rafforzare la teoria dell’»inversione di genere» contro la première dame.

«La denuncia è stata ritirata»

In questi giorni su Facebook è circolata la presunta notizia secondo cui il presidente francese Emmanuel Macron e sua moglie Brigitte Macron avrebbe ritirato la causa per diffamazione contro Candace Owens.

Questa tuttavia è un’informazione falsa, nata da una traduzione errata di un titolo di un articolo del The Western Journal, giornale conservativo statunitense, che riportava invece la notizia – uscita in quei giorni – della querela contro la complottista statunitense. 

La titolazione oggetto di disinformazione era «President Macron Drops 22-Count Defamation Lawsuit on Candace Owens». Alcuni utenti l’hanno tradotto con «Il presidente Macron ritira la causa per diffamazione con 22 capi d’accusa contro Candace Owens». In questo caso, però, il termine inglese «drop» non va inteso come «ritirare» o «lasciare cadere», ma come «lanciare delle accuse» («drop on»). Dunque, la traduzione corretta del titolo è «Il presidente Macron lancia/(presenta) una causa per diffamazione con 22 capi d’accusa contro Candace Owens».

«Questa assoluzione dimostra che Brigitte Macron è un uomo»

In un altro contenuto virale sui social media di queste settimane si leggeva della recente assoluzione di due donne da parte della Corte di appello di Parigi che nel 2021 avevano diffuso la tesi che Brigitte Macron fosse in realtà un uomo. Questa sentenza, secondo i complottisti, significa quindi che le due imputate avevano detto la verità sulla moglie del presidente francese. 

Le cose però non stanno così. Nel 2021 Amandine Roy, donna conosciuta con il nome di «Delphine Jegousse» che si definisce una medium, e Nathalie Rey, che si identifica come «giornalista indipendente autodidatta», in un video pubblicato su YouTube aveva affermato senza prove che Brigitte Macron era una donna transgender nata uomo. All’epoca la première dame aveva querelato le due donne per diffamazione, che erano state condannate in primo grado nel 2024 dalla Corte giudiziaria di Parigi. Nel luglio 2025 la Corte d’appello di Parigi ha però assolto Roy e Rey. Brigitte Macron ha presentato ricorso in Cassazione contro l’assoluzione delle due donne.

Come riportato da Radio France e Reuters, che hanno consultato la sentenza di assoluzione, per i giudici dire che qualcuno è una persona trans non può essere considerato diffamazione, vera o falsa che sia. La sentenza tuttavia non convalida in alcun modo le affermazioni complottistiche fatte da Amandine Roy e Nathalie Rey nel 2021. Al contrario, esaminando l’elenco dei documenti legali forniti dalle parti civili, la Corte d’Appello di Parigi ha ritenuto che essi «evidenzino le incongruenze e le debolezze dell’argomentazione di Natacha Rey».

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