«Le terrazze affacciate sul lago resteranno»

Sui platani sul Lungolago le foglie iniziano congedarsi dai rami, mentre i colori della piazza passano gradualmente dalle vivaci tonalità estive a sfumature più autunnali. Come ogni anno, ad Ascona il periodo è propizio per i bilanci di fine stagione e porta buone notizie. A dire il vero la storia la si è già sentita anche altrove, anzi, un po’ dappertutto: impossibile confermare i dati astronomici registrati nel biennio pandemico 2020-2021, quando il turista non poteva viaggiare oltre confine e ha quindi riscoperto le bellezze elvetiche. Al di là di questo aspetto però, le rive baciate dal Verbano continuano a riscuotere successi. «Per quanto riguarda i pernottamenti siamo intorno al 10-15% in più rispetto al 2019», conferma il municipale Stefano Steiger. Un dato che comprende anche Locarno e che è di assoluto rispetto, per il quale il capodicastero Turismo asconese ha una spiegazione.
Nuova fetta di mercato
«Chi ha scoperto la nostra regione durante il confinamento, ovvero i turisti svizzeri, poi è anche ritornato. Così abbiamo acquisito una nuova fetta di mercato». In particolare ci sono stati molti romandi a passeggiare tra le vie del Borgo, riversati - a onor del vero - anche in altre aree turistiche del cantone proprio a causa della difficoltà ad intraprendere viaggi all’estero. Poi però, ad Ascona, in molti sono tornati. «Un’altra cosa positiva è stato osservare molte più famiglie e giovani – continua Steiger –. È solo una sensazione, ma in ottica futura è sicuramente un dato interessante».
«Un’atmosfera da salotto»
Il ringiovanimento dei visitatori però non è l’unico cambiamento in corso. Ad esempio le terrazze affacciate sul lago “spuntate” con la pandemia sono state promosse anche quest’anno e torneranno in futuro, dalla primavera all’autunno. «Si tratta di un progetto che avevamo in mente già prima, la situazione ha contribuito ad accelerare il processo – continua il municipale –. La soluzione è stata molto ben accolta da tutti: turisti, locali e ristoratori. Inoltre crea un’atmosfera da salotto e un ambiente di vacanza che sicuramente dà valore alla piazza». La questione legata ai costi che i ristoratori devono sostenere per tenere sedie e tavolini più vicini all’acqua è passata in Consiglio comunale già l’anno scorso, ci spiega Steiger. «In pratica non ci sono maggiori spese da sostenere perché contano i posti a sedere. L’idea della terrazza era di avere più spazio tra un tavolo e l’altro e non di aumentare la capienza del locale. Quindi, mantenendo questo numero invariato, sostanzialmente si paga la stessa cifra».
«C’è sempre qualcosa da fare»
Ma se da una parte cedi più spazio alla ristorazione e al comfort dei clienti, dall’altra lo devi togliere all’animazione. «Vero, questo aspetto ci ha obbligati a rivedere alcuni appuntamenti: discutendone con l’Ente turistico abbiamo pensato di proporre eventi un po’ più piccoli ma su tutti i weekend della stagione per lanciare un concetto chiaro: c’è sempre qualcosa da fare». E il messaggio è arrivato, insieme ai concerti sul balcone, la Dj night o la rock night. «La partenza è stata la jazz night che ha attirato moltissima gente. Apprezzatissimi anche gli artisti di strada».
Tra fuochi e fontane
Fra i tanti eventi, anche le fontane danzanti del 1. agosto, che hanno preso definitivamente il posto del tradizionale spettacolo pirotecnico. «Con la nuova disposizione della piazza non si possono più fare». Il problema sono proprio le terrazze vicino alla riva. «Bisogna calcolare che solitamente arrivano quasi 10.000 spettatori e non ci sarebbe posto. Le fontane danzanti sono un’alternativa molto apprezzata, mentre i fuochi si faranno ma solo il 1. gennaio». Ad Ascona sono arrivate anche numerose iniziative private. «Ci ha fatto particolarmente piacere, c’è stata la ruota panoramica, ad esempio, o l’iniziativa dei cuori. Sono davvero in tanti a voler realizzare qualcosa di particolare. Speriamo che questo interesse duri negli anni a venire».
Senza avere certezze, l’anno prossimo si potrebbe mangiare da una piattaforma sospesa a decine di metri di altezza. «Dipende dai privati, ma come Municipio cerchiamo di dare il massimo supporto a iniziative del genere», conclude Steiger.