L’ex terrorista Cesare Battisti atterrato a Ciampino

ROMA - L’ex terrorista italiano Cesare Battisti è atterrato nella tarda mattinata di lunedì all’aeroporto romano di Ciampino ed è stato trasferito al carcere di Rebibbia, dove deve scontare due ergastoli per omicidi commessi o ai quali ha partecipato durante i cosiddetti «anni di piombo». Battisti è stato catturato in Bolivia dopo una lunghissima latitanza. A Ciampino erano presenti anche il vicepremier italiano Matteo Salvini e Alfonso Bonafede, ministro della Giustizia.
Nella notte su lunedì, Enzo Moavero Milanesi, ministro degli Esteri, in un colloquio telefonico ha ringraziato il suo omologo della Bolivia, Diego Pary, «per l’efficace e solerte collaborazione che le Autorità boliviane hanno garantito nell’arrestare e nel permettere la rapida espulsione verso l’Italia del pluricondannato per omicidio Cesare Battisti». «Con l’impegno boliviano - ha aggiunto il ministro - ha encomiabilmente interagito quello altrettanto fondamentale delle autorità brasiliane, alle quali va anche il nostro sentito ringraziamento». «Si è trattato - ha concluso Moavero - di una concreta azione al servizio della giustizia; un’azione corale e condivisa portata avanti con determinazione e discrezione, in uno stretto raccordo di fiducia reciproca e collaborazione con tutte le competenti autorità italiane, incluse le nostre Ambasciate a Brasilia e a La Paz».
Respinta la richiesta d’asilo in Bolivia
Il ministro dell’Interno della Bolivia, Carlos Romero, ha dichiarato oggi che l’ex terrorista Cesare Battisti è stato consegnato alle autorità italiane dopo che la sua richiesta di asilo è stata valutata e respinta dalla Commissione nazionale per i rifugiati (Conare). Lo riferisce il quotidiano El Deber di Santa Cruz de la Sierra.
La precisazione giunge dopo le polemiche suscitate a La Paz dall’uso di un ‘fast track’ da parte del governo boliviano per consegnare ieri Battisti alla polizia italiana.