Libia: colpiti i pozzi petroliferi

TRIPOLI - La Libia ha affermato ieri sera che un raid di aerei britannici ha colpito il campo petrolifero di Sarir, nel sud della Cirenaica, uno dei più vasti e importanti del Paese, e danneggiato l'oleodotto che lo collega al porto mediterraneo di Hariga. «Aerei da guerra britannici - ha dichiarato ai giornalisti il viceministro degli Esteri Khaled Kaim - hanno attaccato, hanno effettuato un raid aereo contro il campo petrolifero di Sarir, uccidendo tre guardie e ferendo diversi altri lavoratori». «Questa è senza dubbio un'aggressione - ha affermato Kaim - è contro le leggi internazionali e non è contemplata dalla risoluzione dell'Onu» 1973, che ha imposto la no-fly zone alla Libia.In precedenza, il portavoce degli insorti, Hafiz Ghoga, aveva affermato che le forze fedeli a Muammar Gheddafi avevano colpito con l'artiglieria, ieri e martedì, i pozzi petroliferi a Misla e nella zona di Waha, che erano sotto il controllo dei ribelli e che avevano dovuto interrompere la produzione. Il campo petrolifero di Sarir, scoperto nel 1961, si trova nel bacino della Sirte - come anche quelli di Misla e Waha - che racchiude circa l'80% delle riserve petrolifere conosciute della Libia.
Intanto la Segretaria di Stato americana Hillary Clinton, interpellata dai giornalisti sulla lettera inviata da Gheddafi al presidente USA Obama, ha detto che il rais libico «sa cosa deve fare: deve andarsene e lasciare la Libia».