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Washington critica Israele: «La chiusura dei valichi a Rafah è inaccettabile»

La Casa Bianca ribadisce la propria posizione: «Contrari all'operazione a Rafah» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Washington critica Israele: «La chiusura dei valichi a Rafah è inaccettabile»
Red. Online
07.05.2024 06:36
22:06
22:06
«Colpito con l'artiglieria il municipio di Rafah»

Secondo il corrispondente di Al Jazeera l'artiglieria dell'esercito israeliano ha colpito la sede del municipio di Rafah, mentre sta intensificando gli attacchi contro la città meridionale di Gaza.

21:54
21:54
«Lior Rudaeff è stato ucciso il 7 ottobre»

Il Forum delle famiglie degli ostaggi e delle persone scomparse ha annunciato la morte di Lior Rudaeff, 61 anni: è stato ucciso il 7 ottobre dai terroristi di Hamas. Il suo cadavere è stato portato a Gaza.

Non sono stati forniti altri dettagli, precisa il Times of Israel. Rudaeff partecipò alla difesa del kibbutz e a un certo punto inviò un messaggio dicendo che era stato ferito. Scrisse alla moglie Yaffa e ai suoi quattro figli e da allora ogni comunicazione si è interrotta. Lior Rudaeff ha prestato servizio volontario per 40 anni come autista di ambulanze.

21:50
21:50
Manifestanti filo palestinesi evacuati dalla Sorbona

La polizia è intervenuta questa sera alla Sorbona per evacuare i manifestanti filo palestinesi che da circa due ore occupavano un anfiteatro dell'università parigina in "solidarietà" con Gaza. Lo hanno dichiarato fonti della polizia.

I primi manifestanti, un centinaio in tutto, secondo fonti confermate, sono stati portati in strada da una porta d'accesso laterale dell'università, anche a braccia dagli agenti, mentre gli attivisti filo palestinesi erano ancora nelle vicinanze.

21:35
21:35
Washington critica Israele: «La chiusura dei valichi a Rafah è inaccettabile»

La chiusura dei valichi di frontiera con Gaza da parte di Israele è «inaccettabile». Lo ha ribadito la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre dopo che il portavoce per la sicurezza nazionale americana John Kirby ne aveva chiesto la riapertura immediata.

20:56
20:56
«Impreditore ebreo ucciso a Alessandria d'Egitto»

Secondo i media egiziani un uomo d'affari ebreo è stato ucciso oggi ad Alessandria d'Egitto da uomini armati: lo riferiscono i siti israeliani affermando che potrebbe trattarsi di terrorismo.

Per il momento, riporta il Times of Israel, non è chiaro se l'uomo ucciso avesse la cittadinanza israeliana.

Il ministero degli Esteri israeliano ha dichiarato di essere a conoscenza del caso, di cui si sta occupando insieme con l'Ambasciata di Israele al Cairo. Al Arabiya riferisce che l'uomo assassinato era proprietario di un'azienda di esportazione di frutta e verdura e lavorava in Egitto da nove anni. La polizia egiziana sta indagando sulle circostanze dell'omicidio

20:02
20:02
«Bloccati al valico 1.000 palestinesi tra cui 46 feriti»

«Per la prima volta dallo scorso ottobre, 1000 palestinesi, tra cui 46 feriti con 104 accompagnatori, non sono riusciti a entrare in Egitto». Lo segnalano fonti della Mezzaluna Rossa egiziana e del valico di frontiera di Rafah.

Mille palestinesi provenienti da Gaza erano attesi in Egitto, la maggior parte dei quali residenti all'estero, e con loro circa 200 egiziani, ma non hanno potuto completare il viaggio a seguito della chiusura del valico sul lato palestinese dopo l'attacco da parte dell'esercito israeliano. Le ambulanze li aspettavano sul lato egiziano, nessuno è arrivato.

Secondo le fonti l'ingresso degli aiuti a Gaza potrebbe riprendere entro 5 giorni dal valico di Kerem Shalom, chiuso anch'esso dopo l'attacco di Hamas di tre giorni fa.

19:16
19:16
Gli USA insistono: «Contrari all'operazione a Rafah»

Gli Stati Uniti ribadiscono di essere contrari ad un'operazione israeliana a Gaza. Lo ha detto il portavoce per la sicurezza nazionale John Kirby in un briefing con la stampa. «Biden lo ha detto al premier israeliano nel colloquio di ieri», ha aggiunto il funzionario sottolineando che Washington «monitora la situazione con molta attenzione».

«Restano delle distanze, ma siamo ottimisti che si possa trovare un punto di incontro tra Israele e Hamas» sull'accordo per la tregua a Gaza, ha aggiunto Kirby.

Il portavoce per la sicurezza nazionale ha poi sottolineato che «I valichi di Rafah e Karem Shalom» per Gaza «devono riaprire il prima possibile», puntualizzando che gli Stati Uniti «esigono che ciò accada».

19:15
19:15
«Judith Weinstein è morta il 7 ottobre: da Hamas solo propaganda»

La notizia della morte dell'ostaggio Judith Weinstein (e non Feinstein), annunciata oggi da Hamas, è definita dal Jerusalem Post «di propaganda». La Weinstein - che era anche cittadina americana - secondo una dichiarazione di dicembre scorso fu dichiarata dal kibbutz Nir Oz, dove viveva, uccisa da Hamas durante l'attacco del 7 ottobre.

La stessa fonte confermò che il suo corpo era stato portato a Gaza da Hamas quel giorno. Judith - secondo il kibbutz - fu uccisa insieme al marito Gadi Haggai durante l'attacco di Hamas che oggi ha sostenuto invece che la donna «è morta a causa di un bombardamento israeliano» sulla Striscia. Nello scorso dicembre - quando il kibbutz Nir Oz rivelò la morte di Weinstein - il presidente Joe Biden, ha ricordato il Jerusalem Post, scrisse di «essere devastato insieme alla moglie Jill nell'apprendere la notizia».

18:52
18:52
Ankara condanna l'attacco di Israele a Rafah

La Turchia ha condannato l'attacco di Israele su Rafah con un comunicato del ministero degli Esteri che accoglie l'approvazione del piano per un cessate il fuoco a Gaza da parte di Hamas. «Nel contesto di questi sviluppi positivi verso la fine della distruzione e dei massacri a Gaza, gli attacchi di Israele a Rafah hanno dimostrato ancora una volta che il governo di (Benjamin) Netanyahu non agisce in buona fede», si legge nel comunicato che chiede il ritiro immediato dell'esercito israeliano dal valico di Rafah dal lato di Gaza.

17:22
17:22
«intercettati numerosi droni dal Libano»

Le forze di difesa israeliane (Idf ) hanno fatto sapere di aver intercettato e abbattuto numerosi droni entrati nel nord di Israele dal Libano. Uno di questi è caduto in un area vicino Menara nel Golan. Non sono segnalati né vittime né danni. Il risposta - ha spiegato l'esercito - sono state colpiti obiettivi degli hezbollah nel sud del Libano.

17:03
17:03
Proteste pro-Gaza: sgomberata la tendopoli a Chicago

Le proteste pro-Gaza sui campus americani continuano e così le azioni della polizia. All'University of Chicago, ateneo che da tempo si considera un modello per la libertà di espressione sui campus, una tendopoli è stata sgomberata con la forza.

Le manifestazioni hanno ricevuto slancio dalla nuova incursione israeliana a Rafah. Ieri sera intanto a Providence studenti si sono barricati nel più importante edificio amministrativo della Rhode Island School of Design con lo scopo di aprire un dialogo con i vertici della scuola. Manifestanti restano accampati anche a Mit, nonostante l'ultimatum lanciato ieri dall'ateneo di Cambridge, Massachusetts, di sgomberare entro la notte.

17:01
17:01
«Solo a una piccola parte degli studenti americani interessa il conflitto a Gaza»

Le proteste universitarie contro la guerra israeliana a Gaza dominano i titoli dei giornali americani e non solo ma solo una piccola parte degli studenti negli Stati Uniti considera il conflitto una questione importante.

Lo rivela un sondaggio di Generation Lab riportato da Axios. Secondo la statistica, solo l'8% degli universitari americani ha partecipato alle proteste - da entrambe le parti - e tra una serie di opzioni il conflitto in Medio Oriente è stato classificato come la meno rilevante dietro a riforma sanitaria, giustizia razziale e i diritti civili, uguaglianza economica, accesso all'istruzione e cambiamento climatico.

Inoltre, circa il 34% incolpa Hamas per l'attuale crisi, il 19% premier israeliano Benjamin Netanyahu, il 12% il popolo israeliano e il 12% Joe Biden. L'81%, infine, ritiene che i manifestanti che hanno distrutto o vandalizzato o occupato edifici dovrebbero essere perseguiti.

16:52
16:52
«Una 70.enne in ostaggio è morta a causa dei bombardamenti israeliani»

Il portavoce delle Brigate Al-Qassam Abu Ubaida ha annunciato che una donna israeliana di 70 anni, Judy Feinstein, ostaggio di Hamas, «è morta per le gravi ferite riportate con un altro ostaggio in un bombardamento delle Forze di difesa israeliane (Idf) sul luogo in cui erano detenuti un mese fa». Lo riporta la radio turca Tnt.

Secondo quanto riferito, la donna sarebbe morta «in mancanza delle necessarie cure mediche a causa della distruzione degli ospedali nella Striscia di Gaza da parte di Israele». La donna, sarebbe rimasta gravemente ferita il 7 ottobre, curata a Gaza e, dopo essersi ripresa, riportata al luogo di detenzione e colpita durante un raid.

16:42
16:42
«La delegazione di Israele è arrivata al Cairo»

La delegazione israeliana per continuare i negoziati sulla proposta di tregua accettata da Hamas è atterrata al Cairo. Lo ha riferito Haaretz.

Secondo quanto riferito, della delegazione israeliana fanno parte membri del Mossad, dello Shin Bet e delle Forze di difesa israeliane (Idf).

16:42
16:42
In video un tank dell'IDF che travolge la scritta «I love Gaza»

Alcuni video trapelati dalla presa del valico di Rafah da parte dell'esercito israeliano mostrano un carro armato che schiaccia un cartello con la scritta 'I love Gaza'. Lo riporta il Times of Israel. Un'altra clip mostra un tank che si schianta contro un altro cartello all'ingresso del valico nella parte orientale di Rafah.

Il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf) Daniel Hagari aveva rilasciato una dichiarazione diversi mesi fa invitando i soldati a non filmarsi se la documentazione non serve a uno scopo operativo, affermando che tali azioni violano i comandi militari.

16:41
16:41
«Un accordo tra Israele e Hamas è essenziale»

«Un accordo tra Israele e Hamas è essenziale, un'opportunità cruciale che la regione - e il mondo - non può permettersi di perdere. Ma le cose si stanno muovendo nella direzione sbagliata. Sono turbato e angosciato dall'attività militare israeliana a Rafah. La chiusura dei valichi di Rafah e Karem Shalom è particolarmente dannosa per una situazione umanitaria già disastrosa, devono essere riaperti immediatamente».

Lo ha detto il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres, esortando Israele a «fermare qualsiasi escalation e impegnarsi nei colloqui diplomatici».

Rafah è l'epicentro delle operazioni umanitarie a Gaza - ha aggiunto il segretario generale Onu - Attaccare Rafah vanificherebbe ulteriormente i nostri sforzi per sostenere le persone in gravi difficoltà umanitarie mentre la carestia incombe. Il diritto internazionale umanitario è inequivocabile: i civili devono essere protetti, sia che lascino la città sia che restino«. Quindi, ha sottolineato che »anche i migliori amici di Israele sono stati chiari, un assalto a Rafah sarebbe un errore strategico, una calamità politica e un incubo umanitario«.

15:54
15:54
«Un'offensiva di terra su Rafah è totalmente inaccettabile, Israele riapra i valichi»

«Un'offensiva di terra su Rafah è totalmente inaccettabile. Aggiungerebbe una catastrofe alla catastrofe. Chiedo inoltre a Israele di aprire immediatamente i due principali punti di passaggio verso Gaza. Nessun'altra via può compensare questa situazione». Lo scrive su X il commissario UE alle Emergenze, Janez Lenarcic.

15:37
15:37
Madrid: «Orgogliosi delle proteste degli studenti per Gaza»

Il governo spagnolo ha espresso «orgoglio» per le mobilitazioni degli studenti in vari campus universitari in segno di solidarietà con il popolo palestinese, in quanto «esercitano il loro pensiero critico e lo trasmettono alla società». Lo ha detto la ministra per la Scienza, l'Innovazione e l'Università, Diana Morant, nella conferenza stampa successiva all'odierno consiglio dei ministri.

Morant ha riconosciuto il diritto di manifestazione degli studenti e ha rilevato che «gli atenei non sono solo spazi di formazione accademica, ma anche di formazione del pensiero critico».

La posizione espressa nelle proteste in solidarietà con i palestinesi «è la posizione che sta difendendo il presidente del governo di Spagna dentro e fuori le nostre frontiere», ha concluso.

15:35
15:35
Abu Mazen: «Gli USA fermino Israele su Rafah»

Abu Mazen fa appello agli Usa «per impedire alle autorità di occupazione israeliane di invadere Rafah e di sfollarne i cittadini». Lo ha detto Nabil Abu Rudeina, portavoce del presidente palestinese, ricordando che «il valico di Rafah e il resto del territorio di Gaza sono terra palestinese occupata in conformità con le risoluzioni sulla legittimità internazionale.

L'occupazione, sostenuta dall'America con armi, denaro e copertura politica, insiste nel continuare a sfidare la legittimità internazionale, visto che il veto Usa la protegge».

15:16
15:16
Il direttore della CIA torna al Cairo per i negoziati

Il direttore della Cia Bill Burns torna oggi al Cairo per nuovi colloqui su Gaza: lo ha detto alla Cnn una fonte vicina agli incontri, mentre gli Stati Uniti e altri mediatori cercano di rilanciare gli sforzi per raggiungere un accordo di cessate il fuoco per gli ostaggi.

15:08
15:08
Iran-Aiea, servono passi concreti

Servono tentativi pratici e tangibili, oltre a passi concreti, per risolvere le restanti questioni tra l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) e l'Iran e per accelerare i colloqui sulle attività nucleari del paese: lo ha affermato oggi a Isfahan il direttore generale dell'Aiea, Rafael Grossi, nel corso di una conferenza stampa congiunta con il capo dell'Organizzazione per l'energia atomica iraniana, Mohamad Eslami. Lo riporta l'Irna.

«Ho inoltrato una proposta sui passi pratici necessari da intraprendere per spianare la strada futura, e i team dell'Aiea e dell'Iran terranno colloqui sulle proposte», ha aggiunto.

«Non c'è bisogno di una nuova dichiarazione e l'Iran e l'Aiea ricorreranno alla dichiarazione congiunta di marzo tra Teheran e l'agenzia per rimuovere le questioni rimanenti nel quadro delle salvaguardie e del Trattato di non proliferazione», ha concluso Grossi.

13:25
13:25
«L'occupazione di Rafah conferma l'intenzione di interrompere la mediazione»

«L'occupazione di Rafah conferma l'intenzione dell'occupazione di interrompere gli sforzi di mediazione per il cessate il fuoco e il rilascio dei prigionieri, nell'interesse personale di Netanyahu e del suo governo estremista». Lo ha affermato Hamas su Telegram.

«Chiediamo all'amministrazione Usa e alla comunità internazionale - ha aggiunto - di esercitare pressioni sull'occupazione per fermare questa escalation che minaccia la vita di centinaia di migliaia di civili sfollati a Rafah e nell'intera Striscia di Gaza».

13:20
13:20
«L'Egitto riprende i lanci di aiuti per via aerea»

L'Egitto ha ripreso i lanci di aiuti umanitari per via aerea nel nord della Striscia di Gaza dopo un giorno di pausa, d'intesa con la Giordania.

Fonti dell'aeronautica egiziana hanno fatto sapere che questa mattina un aereo militare egiziano Airbus C295M ha lanciato aiuti umanitari e forniture di soccorso nel nord della Striscia di Gaza «come parte dei suoi sforzi per sostenere la popolazione di Gaza all'interno della coalizione internazionale per gli aiuti».

«In coordinamento con le autorità giordane all'interno della coalizione internazionale - riferisce la fonte -, un aereo cargo militare Airbus C295M appartenente all'aeronautica egiziana è decollato da una base militare giordana nel sud-ovest dell'aeroporto di Amman, con il numero di volo HERC30. Il velivolo ha rilasciato nelle zone più isolate di Gaza forniture di soccorso tra cui cibo, medicine, vestiti, tende e coperte.

13:04
13:04
Chiuso il valico di Erez

Le forze di difesa israeliane hanno confermato che anche l'altro importante valico di frontiera con la Striscia di Gaza, il valico di Erez, è stato chiuso. Lo afferma Sky News dopo la chiusura anche dei valichi di Kerem Shalom e Rafah. ActionAid denuncia che attualmente nessun aiuto è in grado di arrivare a Gaza.

«Siamo seriamente preoccupati che l'intensificarsi dell'attacco a Rafah abbia portato alla chiusura di tutte le rotte degli aiuti verso Gaza», ha detto un portavoce. «Non arriva alcun aiuto umanitario, creando una situazione disastrosa per i 2,2 milioni di persone che già lottano contro la fame, le malattie e carenze mediche».

12:45
12:45
Israele: «La proposta di Hamas è inaccettabile, ma andremo al Cairo»

La proposta di accordo di Hamas «è inaccettabile» ma una delegazione israeliana andrà al Cairo nelle prossime ore per condurre «una valutazione sulla capacità di Hamas di cambiare le sue posizioni». Lo ha detto una fonte israeliana citata dai media.

Già ieri il Gabinetto di guerra aveva definito la proposta di accordo della fazione islamica « lontana dai requisiti necessari per Israele».

12:12
12:12
«I tank israeliani si allontanano dal valico di Rafah»

L'organizzazione non governativa Sinai per i Diritti Umani ha documentato su X il ritiro di un certo numero di veicoli militari israeliani che erano entrati questa mattina oltre il lato palestinese del valico di Rafah, nell'asse Filadelfia.

«La squadra della ong - scrive il post accompagnato da una foto del valico - ha osservato la rimozione di un certo numero di veicoli israeliani dal valico di terra di Rafah sul lato palestinese e il loro spostamento presso l'ex aeroporto internazionale di Gaza, a est della città da Rafah».

In precedenza video e immagini diffusi sulle reti sociali hanno mostrato grandi bandiere israeliane issate su tank israeliano della 401esima Brigata corazzata che ha preso il controllo del valico di Rafah nel lato di Gaza. Accanto a questa la bandiera dell'unità. Sui social sono apparse anche immagini di bandiere israeliane innalzate sul valico stesso, sempre nel versante di Gaza.

11:33
11:33
L'ONU: «Israele blocca l'accesso degli aiuti al valico di Rafah»

Israele ha negato alle Nazioni Unite l'accesso al valico di Rafah nella Striscia di Gaza: lo ha reso noto un portavoce dell'Ufficio dell'Onu per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha).

«Al momento non abbiamo alcuna presenza fisica al valico di Rafah perché il Cogat (l'ente israeliano di governo dei Territori palestinesi, ndr) ci ha rifiutato l'accesso a quest'area», che è il principale punto di passaggio per gli aiuti umanitari, ha affermato Jens Laerke nel corso di una conferenza stampa a Ginevra.

11:32
11:32
«Israele e Hamas distanti su ostaggi e fine della guerra»

I divari tra Hamas e Israele, in base alla proposta di accordo dei mediatori accettata ieri dalla fazione islamica, riguardano i detenuti palestinesi, gli ostaggi israeliani da rilasciare e la fine della guerra. Lo hanno indicato alcune fonti riferite dalla CNN.

Per quanto riguarda il primo punto, Hamas ha chiesto che sia eliminato, in questa intesa, il veto di Israele al rilascio di detenuti «pesanti». Se così fosse, potrebbe tornare in libertà il leader di al-Fatah Marwan Barghuti, condannato in Israele a vari ergastoli.

Il secondo punto concerne gli ostaggi: Hamas - secondo le fonti - si rifiuta di rilasciare nella prima fase dell'accordo solo quelli ancora in vita.

Infine il nodo del cessate il fuoco: nella prima fase dell'intesa sarebbe solo temporaneo ma diventerebbe definitivo a partire dalla seconda o terza fase con Hamas che vuole garanzie internazionali precise.

La fazione islamica - secondo le stesse fonti - sarebbe pronta a rilasciare 33 ostaggi «vivi o morti», ma solo 18 se Israele non dovesse accettare la fine della guerra.

Israele ha sempre respinto le richieste sia sulla fine delle operazioni militari sia sul ritiro totale da Gaza.

Sempre secondo la CNN, che cita una fonte a conoscenza dei fatti, l'operazione di Israele a Rafah sarà «limitata» dal punto di vista militare e condotta con l'obiettivo di premere su Hamas per un accordo sugli ostaggi.

La stessa fonte ha detto che Israele «ha informato gli Usa del piano di evacuazione dei civili da Rafah prima del colloquio Biden-Netanyahu di ieri».

11:28
11:28
I morti a Gaza sono 34.789

Il bilancio dei morti a Gaza è salito a quota 34'789, di cui 54 nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto il ministero della sanità di Hamas. Secondo la stessa fonte i feriti sono 78'204.

10:23
10:23
L'Egitto ha interrotto l'operatività del terminal al valico di Rafah anche dal lato egiziano

L'Egitto ha interrotto l'operatività del terminal al valico di Rafah anche dal lato egiziano dopo che Israele ha preso il controllo del lato palestinese nelle prime ore del mattino.

Una fonte della sicurezza della Rafah egiziana ha rivelato che il traffico al valico oggi è stato completamente bloccato in entrambe le direzioni «finché le forze israeliane non lo lasceranno», sottolineando che il varco ha sempre funzionato dal 12 ottobre per l'invio di aiuti e squadre di soccorso medico e l'ingresso in Egitto di feriti con accompagnatori, stranieri e persone con doppia nazionalità.

Il capo della Mezzaluna Rossa egiziana nel Nord Sinai, Khaled Zayed, ha confermato che il flusso degli aiuti verso la Striscia di Gaza è stato completamente interrotto, sia dal valico di Rafah che da Kerem Shalom. «Ci aspettiamo di sapere nei prossimi giorni come gli aiuti entreranno nella Striscia di Gaza alla luce dell'occupazione israeliana.»

10:00
10:00
15 persone uccise in raid aerei su Rafah

Tre persone sono state uccise in un attacco aereo israeliano contro una casa appartenente alla famiglia al-Darbi a ovest della città di Rafah: lo riferisce al-Jazeera spiegando che le tre vittime si aggiungono alle almeno altre 12 persone che sono state uccise in vari attacchi su Rafah stanotte «mentre l'esercito israeliano intensifica il bombardamento della città nel sud di Gaza».

L'agenzia di stampa palestinese Wafa riferisce da parte sua che sono 20 i palestinesi, tra cui donne e bambini, uccisi dagli attacchi aerei israeliani su Rafah.

09:15
09:15
Al New York Times il Pulitzer per le storie su Gaza

I giornalisti del New York Times hanno vinto il premio Pulitzer per il miglior giornalismo internazionale per la copertura dell'attacco di Hamas contro Israele il 7 ottobre, il fiasco dell'intelligence israeliana e la vasta risposta militare di Israele.

Lo ha annunciato oggi la Columbia University al diffondere i nomi dei vincitori della 108. edizione del riconoscimento considerato una delle più prestigiose onorificenze mondiali per il giornalismo, i successi letterari e le composizioni musicali. Venne istituito dal giornalista ungherese-statunitense Joseph Pulitzer nel 1917.

I fotografi della Reuters hanno a loro volta vinto il Pulitzer nella categoria immagini breaking news per gli scatti del 7 ottobre e delle prime settimane dell'assalto di Israele su Gaza.

Negli ultimi anni la giuria del Pulitzer aveva deliberato omaggi anche ai giornalisti al lavoro nelle guerre in Ucraina e Afghanistan. Quest'anno a ricevere l'omaggio sono stati «i coraggiosi reporter e operatori di media» a Gaza: «in circostanze orribili - viene affermato -, un numero straordinario di giornalisti sono morti nello sforzo di raccontare la storia di palestinesi e altri a Gaza, una guerra che ha reclamato anche le vite di poeti e scrittori».

Un premio Pulitzer è andato anche al «Washington Post» per gli editoriali del columnist Vladimir Kara-Murza dal carcere in Russia. Kara-Murza è in prigione dall'aprile 2022. Ha scritto commenti sul presidente russo Vladimir Putin e l'invasione dell'Ucraina.

Inoltre, la scrittrice messicana Cristina Rivera Garza, professoressa al College of Liberal Arts and Social Sciences dell'Università di Houston, in Texas, è stata insignita del Premio Pulitzer al memoir e all'autobiografia per il libro «L'invincibile estate di Liliana», denuncia del femminicidio di sua sorella avvenuto nel 1990.

«El invencible verano de Liliana», che gareggiava contro «The Best Minds: A story of Friendship, Madness and the Tragedy of Good Intentions», di Jonathan Rosen, e «The Country of the Blind: A Memoir at the End of Sight», di Andrew Leland, è stato scelto perché è «una storia che mescola memorie, giornalismo investigativo femminista e biografia poetica uniti a una determinazione nata dalla perdita», secondo l'organizzazione Pulitzer.

08:36
08:36
«La proposta di Hamas presenta lacune significative»

«La proposta avanzata da Hamas non corrisponde al dialogo che ha avuto luogo finora con i mediatori e presenta lacune significative». Lo ha detto il ministro del Gabinetto di guerra israeliano Benny Gantz confermando che la squadra negoziale sta esaminando il testo.

Gantz ha poi detto che «l'operazione a Rafah è parte integrante del nostro impegno e dei nostri sforzi per riavere i nostri ostaggi e cambiare la realtà della sicurezza nel sud».

08:25
08:25
Due soldati uccisi al nord

L'esercito israeliano ha annunciato la morte di due soldati riservisti uccisi ieri a Metulla, nel nord del paese, da un drone esplosivo degli Hezbollah.

Lo ha fatto sapere il portavoce militare aggiungendo che si tratta di due 31enni della 551esima Brigata.

Il bilancio dei soldati caduti da ottobre scorso sul fronte nord è ora salito a 13. A questi vanno aggiunti anche nove civili uccisi negli attacchi Hezbollah.

07:25
07:25
«L'IDF ha preso il controllo del valico di Rafah»

L'esercito israeliano (Idf) ha confermato di aver preso il controllo del valico di Rafah sul lato della Striscia di Gaza, tramite le forze della 410. Brigata. Lo hanno riferito i media.

L'emittente tv Canale 12 ha mostrato un video diffuso sulle reti sociali che mostra un tank israeliano avanzare nel lato di Gaza del valico di Rafah, al confine con l'Egitto.

Il valico con l'Egitto - secondo le informazioni - è ora disconnesso con la strada principale di Salah a-Din nella parte orientale della città di Rafah, a sua volta presa dalla Brigata Givati durante l'offensiva di questa notte. Secondo i dati dell'Idf - riportati dai media - circa 20 miliziani armati sono stati uccisi e i soldati hanno localizzato tre «significativi» imbocchi di tunnel.

Le truppe dell'Idf «hanno preso il controllo operativo della parte di Gaza del valico di Rafah» a seguito «di informazioni di intelligence che il valico stesso nella parte est della città era usato a scopi terroristici», ha detto il portavoce militare spiegando che «la scorsa notte è stata avviata una precisa operazione di antiterrorismo in base a informazioni di intelligence per eliminare i terroristi di Hamas e smantellare le strutture di Hamas nelle specifiche aree della parte est della città».

L'esercito ha quindi ricordato che domenica «colpi di mortaio sono stati sparati dall'area del valico verso Kerem Shalom uccidendo 4 soldati». Confermata anche l'uccisione, la notte scorsa durante l'operazione, di 20 miliziani e l'individuazione di 3 imbocchi di tunnel di Hamas.

Nella tarda serata di ieri media palestinesi citati dal Jerusalem Post avevano affermato che le forze israeliane stavano attaccando il valico di Kerem Shalom, bombardando l'area dall'alto e con il fuoco dell'artiglieria.

L'emittente Al-Aqsa ha riferito che i carri armati israeliani stavano sparando contro il valico da circa 200 metri di distanza, distruggendo il terminal che da novembre è uno dei principali canali di trasporto degli aiuti a Gaza. Il valico si trova a circa 3 chilometri dai confini orientali di Rafah, nell'estremo sud della Striscia di Gaza.

06:36
06:36
Il punto alle 06.00

Le forze israeliane si sono mosse per impadronirsi del lato palestinese del valico di Rafah tra Egitto e Gaza nelle prossime ore e monitorare tutti gli aiuti che arrivano nella Striscia: lo riferisce Axios, citando due fonti con conoscenza diretta della situazione. Una delle fonti ha detto che Israele crede che prendere il controllo del valico impedirà ad Hamas di dimostrare che sta ancora governando Gaza. Nei prossimi giorni e settimane, secondo la fonte, Israele vuole che i palestinesi di Gaza che non sono collegati ad Hamas siano coinvolti nel controllo e nella distribuzione degli aiuti che entrano nella Striscia dall'Egitto.

L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che è salito ad almeno otto morti e diversi feriti il bilancio degli ultimi attacchi israeliani sulla città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza.

L'esercito israeliano ha annunciato la morte di due soldati riservisti uccisi ieri a Metulla, nel nord del Paese, da un drone esplosivo degli Hezbollah. Lo ha fatto sapere il portavoce militare aggiungendo che si tratta di Dan Kamkagi (31 anni) e Nahman Natan Hertz (31) della 551. Brigata. Il bilancio dei soldati caduti da ottobre scorso sul fronte nord è ora salito a 13. A questi vanno aggiunti anche nove civili uccisi negli attacchi Hezbollah.