Verso il 9 maggio

L'Ilyushin Il-80, «l'aereo del giorno del giudizio», tra verità e smentite

Costruito per fungere da «cabina di comando» dal cielo in caso di estremo pericolo (anche nucleare), sarà presente alla parata russa di lunedì
Jenny Covelli
07.05.2022 17:38

«Putin invierà un messaggio da "giorno del giudizio" all'Occidente», il 9 maggio, in occasione delle celebrazioni per la vittoria sui nazisti nella Seconda guerra mondiale, schierando l'Ilyushin Il-80. Così titolava venerdì un articolo della Reuters. Un sensazionalismo figlio del soprannome dell'aereo - «Doomsday» appunto - che è piaciuto e che è stato ripreso da numerose testate internazionali, da «Putin mostra i muscoli al mondo» fino all'«avvertimento» sul nucleare. Il «Cremlino volante» - altro nome con cui è stato definito l'Ilyushin Il-80 - è stato pensato per fungere da «cabina di comando» dal cielo in caso di emergenza, fino all'estremo del conflitto nucleare. In pratica, l'aereo su cui viaggerebbero il presidente russo e i vertici del governo in caso di estremo pericolo. E che, in occasione della parata di lunedì, farà la sua comparsa sulla Cattedrale di San Basilio accompagnato da due caccia supersonici MiG-29 Fulcrum. 

Un po' di chiarezza

I «Doomsday Planes», chiamati così negli Stati Uniti, sono la categoria tra gli aerei militari sulla quale le informazioni pubblicate sono generalmente lacunose o incomplete. È il politologo ed esperto dell'arsenale russo Benjamin Gravisse a scriverlo sul suo blog, Red Samovar. La prima precisazione: si tratta di velivoli destinati a servire come posti di comando volanti in caso di scoppio di ostilità su larga scala (non solo, ma anche, attacchi nucleari) o in caso di disastri naturali che vedrebbero i centri di comando a terra minacciati o distrutti. Un modo per assicurarsi la capacità di garantire la continuità della catena di comando e la deterrenza del Paese «dall'alto». Essendo progettati per assicurare il collegamento con le forze strategiche in ambienti potenzialmente molto pericolosi, sono dotati di mezzi di comunicazione potenti e ridondanti e una maggiore autonomia (capacità di rifornimento in volo). Per evitare il rischio che i sistemi elettronici e di comunicazione di bordo vengano disattivati da un impulso elettromagnetico (EMP), su questi aerei è stato valutato - oltre alla blindatura del cablaggio - l'abbandono delle cabine di pilotaggio «tutto schermo» utilizzate sui velivoli moderni a favore di un ritorno a display che hanno meno probabilità di essere intaccati irrimediabilmente da un EMP.

Cosa sappiamo di questo bestione dei cieli?

L'apparizione del Boeing E-4(B) nel 1973 e successivamente del Boeing E-6(B) TACAMO impiegato dalla marina statunitense ha spinto l'URSS a desiderare di sviluppare una sua versione in grado di svolgere missioni simili: l'Ilyushin Il-80, prodotto in quattro unità e poi completato con due Il-82 e dal Tu-142MR (simile al Boeing E-6B). Ma la strada è stata lunga. A fine anni '70 - inizio anni '80, l'esercito sovietico espresse il desiderio di disporre di un velivolo equivalente a quello americano che permettesse di garantire la continuità in caso di calamità naturali, di pericoli che avrebbero potuto rendere inutilizzabili i centri decisionali sovietici o nel caso di un'ipotetica terza guerra mondiale. Gli ingegneri valutarono diverse piattaforme disponibili e trovano nell'Ilyushin Il-86 (che trasportava passeggeri) la più adeguata da «trasformare e adattare». Un primo aereo lasciò le linee di montaggio nel 1985 (il CCCP-86146), un secondo «primo volo» verrà effettuato nel marzo del 1987. La scomparsa dell'URSS, nel 1991, darà un piccola battuta d'arresto al programma di test dell'Il-80. Subendrerà l'Aeronautica militare russa che metterà in servizio l'Il-80 nel 1992.

Attualmente le forze aeree russe hanno a disposizione tre di questi velivoli. Stando al sito aviation-report.com, gli Il-80 Maxdome, sviluppati utilizzando come modello l’aereo civile Il-86 (Camber) di Ilyushin, sono notevolmente diversi dagli aerei commerciali. «Visivamente, soprattutto per la grande antenna SATCOM che poggia sulla parte superiore della fusoliera. La coda dell’aereo contiene inoltre un verricello per un’antenna trainata per le comunicazioni a bassissima frequenza con i sottomarini nucleari e gli stabilizzatori orizzontali possono ospitare sensori aggiuntivi o antenne di comunicazione. Inoltre, il Maxdome è anche dotato di schermature elettromagnetiche EMP a protezione dell’equipaggio e vicino alla cabina di pilotaggio c’è la sonda retrattile per il rifornimento in volo».

Tra verità e smentite

La presenza dell'Il-80 alla parata del 9 maggio ha scatenato ogni tipo di commento. Alcuni anche incompleti, altri addirittura errati. È Libération, ad esempio, a smontare la teoria secondo cui il velivolo non si vedeva dalla parata della Vittoria del 2010, dodici anni fa, come pure che si tratti di una sorpresa dell'ultimo minuto. Già quando la lista degli aerei presenti in quella importante giornata è stata presentata dalle autorità russe era stato segnalato l'Il-80. E se è vero che l'Ilyushin ha effettivamente sorvolato la Piazza Rossa per l'ultima volta dodici anni fa, gli osservatori non hanno mai parlato della sua scomparsa. Resta la volontà di discrezione, sì, ma l'aereo è stato visto occasionalmente. Nel 2016 e nel 2019 (lo dimostrano alcune immagini catturate dai satelliti), ad esempio, e anche lo scorso 18 aprile.

L’anno scorso, riferisce ancora il sito aviation-report.com, è stato riferito che la Russia starebbe sviluppando dei nuovi velivoli, Il-96, per la missione «Airborne Command and Control». Il primo dei nuovi aerei sarebbe in fase di costruzione. L’Il-96-400M è una versione aggiornata dell’aereo di linea civile Il-96 a lungo raggio. Una variante dell’Il-96 attualmente opera come mezzo di trasporto aereo principale del presidente Vladimir Putin, simile al 747 Air Force One degli Stati Uniti.

Oggi le prove generali

Nel frattempo, riferisce l’agenzia di stampa russa Tass, la prova generale della parata militare per il 77. anniversario si è tenuta oggi nella Piazza Rossa di Mosca, con lo schieramento di 131 unità di equipaggiamento militare. Stando ai media russi, saranno coinvolte 11 mila persone con 33 unità cerimoniali che marceranno coinvolgendo «ufficiali, sergenti, soldati, studenti e cadetti di istituzioni educative militari, studenti delle scuole militari di Suvorov e Nakhimov, il Kronstadt Cadet Corps e membri del movimento panrusso Yunarmiya, nonché rappresentanti di altre forze dell’ordine e dell’esercito cosacco». Le immagini di una piazza gremita di schieramenti e militari arrivano dal canale Telegram del ministero della Difesa russo.

© Ministero della difesa russo
© Ministero della difesa russo

«La parte aerea della parata militare sulla Piazza Rossa sarà rappresentata da 77 aerei ed elicotteri, secondo il numero di anni trascorsi dalla fine della Grande Guerra Patriottica - aggiunge la Tass -. Si aprirà con il più grande elicottero da trasporto del mondo: il Mi-26. Sarà seguito dagli elicotteri Ka-52, Mi-28N, Mi-24, Mi-8. Quindi, un centro di controllo strategico aereo, il cosiddetto “aereo del giorno del giudizio” (eccolo il nostro Il-80, ndr), che sorvolerà la capitale accompagnato da due caccia MiG-29 Fulcrum». Quindi, ecco la lettera «Z» formata in cielo dagli aerei Su-57 - «Vgite Swan» e «Chuban Diamond» - stando al video diffuso dal canale Telegram Intel Slava Z. Anche i bombardieri missilistici strategici Tu-95MS e Tu-160 prenderanno parte al flypast, e i caccia Su-57 di quinta generazione, i bombardieri a lungo raggio Tu-22M3 e otto caccia MiG-29SMT.

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