Germania

L'ipotesi della pista russa dietro al sabotaggio delle ferrovie tedesche

L'incidente arriva a pochi giorni dalle misteriose esplosioni che hanno danneggiato i gasdotti di Nord Stream – La Procura generale aveva avvertito di temere altri attacchi, anche a infrastrutture strategiche
© Deutsche Bahn
Red. Online
09.10.2022 17:37

Ieri mattina il traffico ferroviario è andato in tilt nel nord della Germania. La Deutsche Bahn ha dovuto fermare la circolazione per circa tre ore nel Nord, prima dell'ora di pranzo. La portavoce delle ferrovie ha subito stabilito la causa: «Un sabotaggio ai cavi che sono irrinunciabili per il traffico ferroviario». Il problema ha colpito i cavi del Global System for Mobile Communications-Rail (GSMR), che «serve alla comunicazione fra i posti di comando che dirigono i treni e i treni stessi». In realtà, si è saputo in seguito, gli atti di sabotaggio sono stati due, a Berlino e nel Nordreno-Vestfalia. La Deutsche Bahn ha dovuto bloccare la circolazione dei treni in ben quattro Länder: Brema, Amburgo, Bassa Sassonia e Schleswig-Holstein. Il guasto ha avuto un impatto sul traffico regionale e sui treni di lunga percorrenza (coinvolte anche alcune tratte internazionali). Disagi che in alcune regioni sono coincisi con il fine settimana di inizio delle ferie autunnali.

Atti di sabotaggio, dunque. Che avrebbero «una nuova dimensione» nell'ambito delle azioni di boicottaggio, stando agli inquirenti, citati in questi termini dalla Welt am Sonntag. Per la ministra dell'Interno Nancy Faeser, i fatti che hanno portato al blocco delle ferrovie «sono stati premeditati». «Dobbiamo ritenere che le circostanze che hanno bloccato per diverse ore il traffico ferroviario siano dipese da fatti premeditati. In due posti i cavi indispensabili per la circolazione ferroviaria sono stati danneggiati. La matrice dell'accaduto non è ancora chiara. La polizia federale indaga sotto forte pressione».

Chi è stato?

Stando alla Welt am Sonntag, le ipotesi messe in campo dagli investigatori sono due: ad aver agito potrebbe essere stata una forma di criminalità legata a fini politici, oppure un altro Stato. Ma c'è chi si spinge oltre. È la Bild, che paventa una pista russa. Il sabotaggio della linea ferrovia, quindi, avrebbe dei legami con la guerra in Ucraina?

Il giornale tedesco sostiene di avere avuto accesso a un primissimo documento stilato dalla polizia giudiziaria nazionale. In cui si ritiene «quantomeno possibile» un sabotaggio operato da un altro Stato. Anche perché i cavi indispensabili alla circolazione dei treni, sono stati sabotati contemporaneamente in due punti diversi della rete che distano tra loro ben 540 chilometri. 

Sì, ma cosa c'entra la Russia? La manomissione della rete ferroviaria tedesca arriva a pochi giorni dalle misteriose esplosioni che hanno danneggiato forse irreparabilmente i gasdotti russo-tedeschi di Nord Stream. E che ancora non hanno un colpevole. La Procura generale aveva avvertito nei giorni scorsi di temere altri attacchi, dopo quelli alle pipeline che attraversano il Mar Baltico. Anche a infrastrutture strategiche. E in Germania si parla da giorni sulla necessità di proteggerle meglio. Lo scorso mercoledì Der Spiegel, citando un documento dell'Anticrimine federale BKA, scriveva che le falle provocate nei gasdotti Nord Stream 1 e 2 sarebbero effetto di un «sabotaggio mirato» attuato probabilmente da «attori statali».

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