Lo sciopero del 6 giugno? Avrà ripercussioni anche in Svizzera

Scioperi, scioperi e ancora scioperi. Ne parlavamo pochi giorni fa. Puntuali, le agitazioni in Italia e in Francia hanno scombinato, e scombineranno, i piani di molti viaggiatori. Compresi i passeggeri di Swiss. Tramite un comunicato, il vettore elvetico ha annunciato che lo stop annunciato da controllori del traffico e personale di terra, domani nell'Esagono, comporterà non pochi problemi. Swiss, al riguardo, ha spiegato che «le autorità dell'aviazione civile francese si aspettano ripercussioni importanti sui voli che decollano o atterrano in Francia». Ma anche i voli che sorvolano lo spazio aereo francese «saranno interessati, in particolare quelli diretti in Spagna, Portogallo e Stati Uniti». Insomma, da qualsiasi angolazione sarà un (mezzo) disastro. «I viaggiatori devono aspettarsi forti ritardi», già, visto che «in alcuni casi saranno necessarie delle rotte di aggiramento attraverso il Sud o il Nord della Francia, che causeranno anch'esse dei ritardi».

Sciopero in Italia, 23 voli Swiss cancellati
Lo sciopero di domani, va da sé, avrà un impatto considerevole sulle operazioni di volo di Swiss. Che, dal canto suo, oltre ai ritardi prevede pure alcune cancellazioni. «Siamo spiacenti per i disagi che i nostri passeggeri dovranno sopportare» ha spiegato, nello stesso comunicato, Oliver Buchhofer, responsabile delle operazioni in seno alla compagnia svizzera. «I nostri dipendenti hanno lavorato duramente negli ultimi giorni per trovare il modo di mantenere il programma dei voli il più stabile possibile. La nostra priorità assoluta è evitare le cancellazioni. Attribuiamo grande importanza anche alla puntualità dei nostri voli, che purtroppo non potremo sempre garantire».
Ne sanno qualcosa, d'altronde, i passeggeri che, lo scorso fine settimane, hanno dovuto fare i conti con uno sciopero del personale di terra in molti aeroporti italiani. Sono stati colpiti circa 2 mila passeggeri di Swiss diretti a Milano, Firenze, Venezia, Roma, Napoli e Bologna, per un totale di 23 voli cancellati. «Nella storia di Swiss – ha detto Buchhofer – non abbiamo mai dovuto cancellare così tanti voli a causa di scioperi come negli ultimi 12 mesi». L'impatto finanziario degli scioperi ammonta già a diverse decine di milioni di euro il 2023.
La IATA a gamba tesa
Sul tema è intervenuto, da Istanbul, in occasione dell'assemblea generale, anche Willie Walsh, il direttore generale di IATA. Ovvero, dell'organizzazione mondiale delle compagnie aeree. «In Francia, in particolare, abbiamo una situazione caotica con scioperi quasi quotidiani dei controllori del traffico aereo» ha detto il dirigente. Vero. A causa (anche) delle proteste contro la riforma delle pensioni varata da Emmanuel Macron, che tocca evidentemente pure il settore dell'aviazione, il controllo del traffico aereo francese dall'inizio dell'anno ha accumulato 40 giorni di sciopero.
Detto dell'impatto per le compagnie che servono la Francia, anche Walsh ha ricordato che uno sciopero a livello locale ha ripercussioni anche al di fuori della Francia: «Questi scioperi non stanno solo interrompendo il traffico in Francia, ma stanno avendo un impatto sul traffico in tutto il mondo dal momento che costringono le compagnie a passare attraverso altri Paesi per evitare lo spazio aereo francese». Il che, a suo dire, ha esasperato i vettori.
Walsh, al pari dell'associazione Airlines for Europe, ha chiesto che il sistema francese si evolva. Garantendo maggiori risorse e, soprattutto, un'organizzazione più efficiente che, quantomeno, protegga i cosiddetti sorvoli. Si tratta, in sostanza, di limitare i disagi per il traffico europeo e internazionale. Passi, insomma, che la Francia voglia bloccare il suo Paese. Ma uno sciopero «non dovrebbe avere un impatto così significativo sulle compagnie di altri Paesi che cercano di sorvolare il territorio francese».