Lo sciopero di SAS blocca in Norvegia anche un gruppo di ticinesi

Erano partiti il 18 agosto da Lugano per un viaggio di una settimana. Destinazione: Norvegia. Ieri, domenica 25, avrebbero dovuto prendere un volo da Bodø diretti a Malpensa – con scalo a Oslo –, ma uno sciopero ha cambiato i piani delle 31 persone in gita con ATTE, l'Associazione ticinese terza età.
«È stato un viaggio bellissimo», dicono i partecipanti. Partito da Oslo con ultima tappa Bodø, insieme a un'accompagnatrice di ATTE (volontaria) e a una guida che ha fatto vivere ai partecipanti «un'esperienza davvero arricchente».
Ma, ieri, diverse decine di voli nazionali e internazionali operati dalla compagnia aerea scandinava SAS sono stati cancellati in Norvegia a causa di uno sciopero del personale di cabina. E tra i voli annullati ci sono anche quello interno Bodø-Olso e il successivo diretto a Malpensa che avrebbe dovuto riportare a casa la comitiva.
Lo sciopero
Il personale di bordo di SAS ha indetto la protesta venerdì, dopo che non è stato raggiunto un accordo con l'azienda per migliorare la retribuzione e le condizioni di lavoro nell'ambito delle trattative collettive. «Stiamo facendo tutto il possibile per portare le persone a destinazione, ma in questo momento purtroppo alcune partenze sono state cancellate», ha dichiarato Oystein Schmidt, portavoce della SAS, all'emittente norvegese Ntb, si parla di almeno 40 decolli saltati tra ieri e oggi. «SAS non è disposta ad accettare nessuna delle nostre richieste, quindi non abbiamo avuto altra scelta se non quella di scioperare», ha dichiarato Martinus Rokkum della SAS Cabin Crew Association in Norvegia. Circa 120 dipendenti stanno attualmente partecipando allo sciopero, ma si prevede che altri si uniranno nei prossimi giorni, il che potrebbe costringere tutti gli aerei della compagnia nel Paese scandinavo a rimanere a terra se nel frattempo non si raggiunge un accordo.

Il viaggio ATTE
I partecipanti al viaggio organizzato dall'Associazione ticinese terza età, questa notte, sono stati alloggiati a spese di SAS, che ieri sera ha coperto anche il costo della cena in una pizzeria. Come è ovvio in questi casi, i disagi non mancano. In particolare, la necessità di cambiare albergo «con la valigia sempre pronta», perché non è evidente trovare spazio per 31 persone nella stessa struttura. E, lo ricordiamo, i partecipanti al viaggio non sono giovanissimi.
«La nostra accompagnatrice sta facendo di tutto con grande professionalità per farci rientrare e ci sta supportando nel migliore dei modi», ci dice una partecipante, ma ovviamente tutto dipende dalla compagnia aerea scandinava. «Al momento stiamo avendo difficoltà anche per trovare voli di ripiego che portino la nostra comitiva a Oslo, dal quale poi proseguire eventualmente con un'altra compagnia», spiegano dall'ATTE. «Vorremmo evitare ai nostri partecipanti di tornare a casa facendo due o tre scali, e stiamo cercando pure di non "spaccare" il gruppo. Stiamo fornendo assistenza ai nostri viaggiatori minuto dopo minuto e speriamo che la situazione possa risolversi a breve, anche se non dipende da noi».
