Lotta al riciclaggio di denaro: serve registro federale

Per lottare contro il riciclaggio di denaro serve un registro federale degli aventi economicamente diritto. È quanto prevede un progetto di legge approvato oggi dal Consiglio degli Stati, con 26 voti a 6 contrari e 3 astensioni.
Il dibattito è stato lungo e molti oratori hanno sollevato dubbi sulla reale utilità di questo strumento, che dovrebbe consentire alle autorità di polizia di identificare meglio chi è coinvolto in una società, ma rischia di aumentare notevolmente la burocrazia.
Non li ha sciolti nemmeno il portavoce della commissione, Daniel Jositsch (SP/ZH), evocando da un lato le forti pressioni dall'estero e ammettendo dall'altro che il registro non permetterà davvero di combattere il riciclaggio.
Una minoranza, capeggiata da Mauro Poggia (MCG/GE), ha chiesto invano di non entrare in materia, sostenendo che la Svizzera fa già abbastanza e che legge andrebbe addirittura al di là di quanto preconizzato a livello internazionale. Il Gruppo di azione finanziaria internazionale (GAFI) non chiede l'istituzione di un registro centrale, ha affermato Poggia, criticando la volontà elvetica di voler figurare sempre come prima della classe.
La consigliera federale Karin Keller-Sutter ha puntualizzato che quella discussa oggi è solo una delle molte misure contro il riciclaggio e il finanziamento di criminalità e terrorismo. Se non facciamo nulla - ha chiarito - le prime a pagarne le conseguenze saranno le banche, con banchieri che finiscono su liste nere, per esempio.
La ministra ha poi affermato che sono 94 i Paesi che dispongono di un tale registro, tra cui gli Stati Uniti, il Regno Unito e Singapore e che l'infrastruttura per metterlo in atto esiste già. Il processo di segnalazione è semplice, poiché la maggior parte delle PMI è già iscritta nel registro delle imprese. Secondo le prime valutazioni, la maggior parte di loro impiegherà circa venti minuti il primo anno per compilare i dati. Negli anni successivi, il tempo richiesto scenderà a pochi minuti.
Il plenum ha deciso di esentare le fondazioni, le associazioni e gli amministratori fiduciari dall'iscrizione nel registro. Keller-Sutter si è opposta senza successo, sostenendo che ciò avrebbe creato scappatoie, proteggendo le società «bucalettere» e prestanome.
Il Consiglio federale prevede ulteriori misure per combattere il riciclaggio di denaro, in particolare l'obbligo di diligenza per i consulenti. Gli Stati dibatteranno in merito solo l'anno prossimo, presumibilmente in primavera.
Il dossier passa ora al Nazionale.