Il day after

Lugano abbacchiata: ha tre parlamentari in meno

In Gran Consiglio i deputati cittadini sono scesi da 20 a 17 – Tra i nuovi eletti la capogruppo del PS Simona Buri, la promessa della Lega Andrea Censi e la popolare democratica Maddalena Ermotti-Lepori, che torna in politica da nonna
A Lugano il day after è un po’ così. (Foto Zocchetti)
Giuliano Gasperi
09.04.2019 17:03

LUGANO - Meno luganese il Governo, meno luganese anche il Gran Consiglio. Per chi segue la politica ed espone con fierezza lo scudo simbolo della città – o il suo nuovo logo minimal: dipende dai gusti – non è stato un grandissimo weekend. La sconfitta di Paolo Beltraminelli ha lasciato Lugano senza rappresentanti in Governo – per il distretto è rimasto il malcantonese Zali, ma fra lui e la regina del Ceresio non sono sempre state rose e fiori – mentre in Parlamento il numero di deputati sbroja è sceso dai 20 del 2015 a 17. Tra chi ce l’ha fatta spicca Maddalena Ermotti-Lepori (PPD), per anni consigliera comunale a Lugano (ma ora vive a Massagno) e già granconsigliera. Perché è tornata? «Prima di tutto perché adesso ho tempo, dato che sono in pensione». Però c’è altro. «Ho 62 anni, sono una nonna e pensando ai miei nipotini sono motivata a lavorare per garantire un buon futuro alla loro generazione. La sento come responsabilità». A proposito di nuove generazioni, tra i debuttanti in Parlamento c’è il consigliere comunale leghista a Lugano Andrea Censi, classe 1992. Riuscire a farsi eleggere al primo colpo in un gruppo che perde quattro seggi non è impresa da poco. «È stata tostissima fino all’ultimo, ma è andata bene e sono molto contento per il mio risultato personale. Non molto invece per quello del partito – aggiunge subito – È un segnale che gli elettori ci hanno dato, dobbiamo cambiare qualcosa». Ne abbiamo parlato sul giornale di ieri: diversi leghisti vorrebbero un cambio di rotta, ma cosa significa in concreto? Cosa comporta nella gestione di una città come Lugano e che impatto può avere sull’equilibrio fra l’anima «governativa» del partito e quella «barricadera»? «A caldo è difficile dirlo – osserva Censi – Personalmente credo sia necessario un ritorno ai temi leghisti della prima ora e ad uno spirito più libertario». È meno tormentato il PS cittadino, che in Parlamento avrà la sua capogruppo Simona Buri. Anche per lei è un debutto. «Non me l’aspettavo – ammette – cercherò di fare del mio meglio». Buri è anche l’unica rappresentante della Val Colla a Palazzo delle orsoline: una responsabilità nei confronti di chi la abita. «Cercherò sicuramente di sostenere la nostra valle, perché purtroppo le zone periferiche tendono a finire in secondo piano. Penso in particolare alla cattiva organizzazione dei trasporti pubblici, ad esempio per quanto riguarda le coincidenze. In Ticino abbiamo posti bellissimi che però non vengono valorizzati».

IL QUADRO COMPLETO
Ecco i nomi di tutti i parlamentari del Luganese. Per la città ci sono Tamara Merlo, Maristella Patuzzi, Raoul Ghisletta, Simona Buri, Alessandra Gianella, Fabio Schnellmann, Giovanna Viscardi, Lorenzo Jelmini, Nicola Schoenenberger, Boris Bignasca, Attilio Bignasca, Michele Foletti, Amanda Rückert, Sabrina Aldi, Enea Petrini, Andrea Censi e Tiziano Galeazzi. Per il resto del distretto (che ha mantenuto lo stesso numero di rappresentanti: 14) sono stati eletti Carlo Lepori, Tatiana Lurati Grassi, Nicola Corti, Alex Farinelli, Cristina Maderni, Maristella Polli, Alessandro Cedraschi, Roberta Passardi, Sabrina Gendotti, Giovanni Berardi, Maddalena Ermotti-Lepori, Eolo Alberti, Piero Marchesi e Lara Filippini. I deputati del Luganese che invece hanno perso il loro posto sono Sara Beretta-Piccoli, Maruska Ortelli, Giancarlo Seitz, Nicholas Marioli, Felice Campana, Daniele Casalini, Paolo Pamini e Franco Denti.