Lugano, fame di riscatto per tornare a giocare i playoff

Vicky Mantegazza c’è e ci sarà. La presidente lo ha ribadito questa mattina in conferenza stampa. «Per me l’HC Lugano è una passione e i colori bianconeri continuano ad assorbire una parte importante del mio cuore e dei miei pensieri. In questi mesi abbiamo lavorato molto per reagire a una stagione che ci ha delusi profondamente. Oggi sono fiduciosa, ringrazio chi ha voluto rinnovare l’abbonamento (3.808 le tessere vendute, per un calo del 5%, ndr.) e chi opterà per l’acquisto di biglietti singoli. Non diamo nulla per scontato. Mi auguro che chi ama il club possa condividere bei momenti in pista e ritrovare l’entusiasmo». Vicky Mantegazza ha poi rivolto lo sguardo al futuro della società: «Io ci sono, la mia volontà è quella di continuare a scrivere nuove pagine di storia dell’HCL con il mio impegno personale e il mio sostegno. Io, la mia famiglia e il Consiglio d’amministrazione, siamo però consapevoli che il contesto sportivo ed economico in cui ci muoviamo richiede risorse finanziarie molto significative. Il club è dunque aperto a nuove persone e investitori che, insieme a noi, abbiano il piacere di mantenere competitiva la prima squadra e di garantire un futuro solido e duraturo a un club che dà lavoro a più di 100 persone e che permette a più di 400 ragazze e ragazzi di praticare lo sport che amano. Il mio non è un appello, ma una precisazione, visto che sono stata spesso sollecitata sull'argomento». Un primo importante gesto di fiducia è arrivato da Cornèr Banca, che ha rinnovato il «naming» dell’arena per ulteriori 14 anni, fino al 2039. Il CEO Vittorio Cornaro ha escluso un suo futuro ingresso in società, ma ha sottolineato il successo «oltre le aspettative» di questa partnership: «Appena mi è stato proposto il rinnovo, non ho neanche dovuto pensarci».
Due membri hanno lasciato il CdA: Gabriele Zanzi (dal 2021 vicepresidente insieme ad Andy Näser) e Claudio Broggini. «Ci piacerebbe accogliere profili nuovi, con sensibilità diversificate, ma la visione strategica è tracciata e la gestione operativa e giornaliera funziona. Quindi, non ci mettiamo né fretta, né pressione», ha concluso Mantegazza.
Quattro pilastri
Nel suo intervento, il CEO bianconero Marco Werder ha passato in rassegna le quattro principali fonti di ricavo del club: gastronomia, hospitality, ticketing e sponsoring. In particolare, Werder ha evidenziato i limiti strutturali per quanto concerne i posti a sedere per mangiare alla pista: 425, ovvero meno della metà della media di National League. «Questo si traduce in un gap di 700 mila franchi a stagione rispetto alla media». Per contro, il servizio hospitality, con le sue lounge occupate al 93%, gode di ottima salute. Le maggiori opportunità di crescita si hanno a livello di abbonamenti e biglietti: «Ne siamo coscienti e vogliamo fare meglio, anche con azioni mirate verso studenti, aziende e scuole».
I giochi che contano
Infine, ha preso la parola il direttore sportivo Janick Steinmann. Oltre a rassicurare sugli infortuni («Dovremmo iniziare con la rosa quasi al completo, ma ancora non conosciamo i tempo di recupero di Sekac») e a ribadire la nuova cultura della squadra, basata sullo spirito di gruppo, il ds ha svelato l’obiettivo stagionale: «Tornare a giocare i playoff. Non importa come ci arriviamo, ma vogliamo esserci».