Cronaca

Luino: «Tra padre e figlio non c'erano motivi di risentimento»

Parla l'avvocato del 24.enne di Lugano in carcere per l'omicidio di Luino - Sul giovane verrà richiesta una perizia psichiatrica - In corso accertamenti sui precedenti in Ticino
©Gabriele Putzu
Red. Online
10.07.2025 12:30

Dopo le prime ammissioni, ora si avvale della facoltà di non rispondere. Il 24.enne di Lugano arrestato domenica a Luino per l'omicidio del padre, è rinchiuso nel carcere di Varese e si trova ancora «in stato di profonda prostrazione» secondo il suo avvocato. Sul giovane, accusato di omicidio volontario aggravato da futili motivi, verrà richiesta a breve una perizia psichiatrica in accordo con la Procura.   

Contattato da Cdt.ch, l'avvocato difensore Eugenio Losco conferma che il suo assistito si è chiuso nel silenzio dopo le prime dichiarazioni rilasciate la notte del fermo («se lo meritava») e non esclude una collaborazione con gli inquirenti, ma «bisognerà aspettare ancora del tempo». Il giovane si trova «in uno stato di profondo disagio, comprensibilmente» e la comunicazione non è facile. 

Rispetto a quanto finora trapelato sui media, il legale tiene a precisare che l'accoltellamento «si è verificato a seguito di un diverbio occasionale» scoppiato appunto nel pomeriggio di domenica durante una trasferta di famiglia da Lugano - dove vive la famiglia - a Luino, in visita alla madre. Tra la vittima 57.enne e il figlio adottivo «non c'erano motivi di risentimento e nemmeno un conflitto pregresso» afferma l'avvocato. 

Saranno eventualmente gli accertamenti medico-psichiatrici ad appurare il contesto, anche psicologico, da cui è scaturita l'aggressione. «Di sicuro abbiamo di fronte una situazione complessa di disagio, che andrà approfondita nelle opportune sedi» aggiunge Losco.

Nel corso degli anni il giovane era stato protagonista di diverse fughe da casa - con avvisi di ricerca emessi dalla Polizia cantonale - e in un caso, nel 2019, era stato arrestato in Italia nell'ambito di un'inchiesta sugli ambienti anarchici tra Torino e Milano, che frequentava. L'avvocato Eugenio Losco, a sua volta vicino agli ambienti dei centri sociali e già difensore dell'attivista e poi eurodeputata Ilaria Salis, ha richiesto in accordo con la Procura degli accertamenti sui precedenti del ragazzo in Ticino, e su eventuali ricoveri ospedalieri nella clinica socio-psichiatrica cantonale.