L'ultimo segnale dal sottomarino scomparso riportava di un principio d'incendio

BUENOS AIRES - Dall'Ara San Juan, il sottomarino scomparso il 15 novembre nell'Atlantico meridionale con 44 persone a bordo, era partita nel corso dell'ultimo contatto con la base la segnalazione di un "principio di incendio" in un settore dell'imbarcazione dove sono custodite le batterie che riforniscono di energia il natante. A renderlo noto è oggi la stampa locale.
"Ingresso di acqua di mare attraverso il sistema di ventilazione al contenitore delle batterie numero tre ha provocato un corto circuito e un principio di incendio. Batteria di prua fuori servizio. Al momento dell'immersione propulsione a circuito diviso", ha comunicato il sottomarino, secondo quanto riferito dall'emittente America 24. La comunicazione è avvenuta alle 8.52 del 15 novembre. Da quel momento non si è saputo più nulla del destino del sommergibile e del suo equipaggio, formato da 43 uomini e una donna.
Intanto le intense ricerche dell'imbarcazione non hanno prodotto risultati positivi: barche e aerei hanno perlustrato l'area in cui si è registrata un'esplosione ore dopo l'ultima comunicazione con la base.
Emerge ora che il comando della Marina militare argentina avrebbe nascosto al Governo il rapporto confidenziale che descriveva la situazione a bordo dell'Ara San Juan inviato poco dopo l'incidente. Il documento, reso noto dalla stampa di Buenos Aires, fu inviato dal comandante dei sottomarini, Claudio Villamide, lo scorso 15 novembre alle 8.52, ora locale, cioè poco più di un'ora dopo l'ultima comunicazione ricevuta dal San Juan, alle 7.30. Secondo il sito newsInfobae, questo rapporto non è mai stato mostrato né al presidente Mauricio Macri, che in due occasioni ha visitato la sede della Marina per monitorare le operazioni di ricerca, né al suo ministro della Difesa, Oscar Aguad.
Nel testo del rapporto confidenziale si legge: "Ingresso di acqua di mare, attraverso il sistema di ventilazione, all'insieme di batterie numero 3 ha causato un corto circuito e un principio di incendio nel balcone delle batterie. Batterie di prua fuori servizio. Attualmente in immersione, propulsato con circuito diviso. Senza novità del personale".
È a causa di questa mancata comunicazione da parte della Marina, scrive lo stesso sito, che Macri avrebbe già deciso la sostituzione del comandante della Marina militare, ammiraglio Marcelo Srur, nonché di Luis Enrique Lopez Mazzeo, addetto all'allenamento del corpo militare e lo stesso Villamide, in quanto responsabile della flotta di sottomarini.